PIMONTE 46mila firme per chiedere le dimissioni del sindaco

29 novembre 2017 | 20:03
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PIMONTE 46mila firme per chiedere le dimissioni del sindaco

 Pimonte. “Uno stupro non è una bambinata”. E’ questo il claim con cui l’Associazione Maison Antigone ha lanciato una petizione su change.org per chiedere le dimissioni del sindaco di Pimonte Michele Palummo dopo che definì “una bambinata” la violenza sessuale subita da una ragazzina 15enne da 12 suoi coetanei, tutti minorenni. La petizione ha toccato […]

 Pimonte. “Uno stupro non è una bambinata”. E’ questo il claim con cui l’Associazione Maison Antigone ha lanciato una petizione su change.org per chiedere le dimissioni del sindaco di Pimonte Michele Palummo dopo che definì “una bambinata” la violenza sessuale subita da una ragazzina 15enne da 12 suoi coetanei, tutti minorenni. La petizione ha toccato quota 46mila firme ed è stata consegnata alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini in occasione dell’iniziativa #Inquantodonna, organizzata nell’ambito della giornata dedicata alla lotta alla violenza sulle donne. La ragazzina che all’epoca dei fatti aveva 15 anni ha decisio di lasciare il piccolo comune dei monti Lattarui per trasferirsi in Germania con la sua famiglia dopo che i ragazzi protagonisti delle violenze sono usciti dalle comunità e destinati ai servizi sociali. “Ci ha lasciato sgomente un anno fa conoscere la storia della ragazzina di 15 anni di Pimonte stuprata ripetutamente da 12 suoi coetanei, minacciata, dileggiata e ricattata dai video registrati durante gli stupri. E ci ha lasciato nuovamente sgomente l’aver appreso che un anno dopo il verificarsi di questi crimini orrendi, il sindaco durante un intervista sostenesse che lo stupro commesso fosse stata solo una bambinata e che la vicenda fosse da archiviare come storia passata. – Dichiara Michela Nacca Presidente dell’Associazione – Vogliamo dare voce alle 46.000 firme raccolte e consegnate alla Presidente Boldrini per chiedere ancora una volta le dimissioni del Sindaco di Pimonte, 46.000 persone sono con noi in questa battaglia e credono che una dichiarazione simile non possa essere sostenibile”. Il primo cittadino Palummo successivamente fece dietrofront dicendo che quella parola, “bambinata”, era solo riferita all’età dei ragazzi e non diretta a sminuire la gravità del fatto. Proprio in questi giorni l’amministrazione comunale del sindaco Palummo ha organizzato incontri ed eventi per ricordare la lotta alla violenza sulle donne e l’assessore regionale Chiara Marciani ha annunciato che sarà aperto uno sportello antiviolenza da destinare alle donne della comunità.

di Raffaele Cava il mattino