Studenti in piazza Lauro a Sorrento, sciopero contro alternanza scuola-lavoro. VIDEO
Stamattina 6 Novembre 2017 gli studenti degli istututi della penisola sorrentina sono scesi piazza per scioperare contro l’alternanza scuola lavoro. Grande adesione da parte degli istituti di Sorrento e del Nautico Nino Bixio a Piano di Sorrento Si protesta anche per le condizioni degli immobili del Nautico e del San Paolo, in particolare l’edificio della […]
Stamattina 6 Novembre 2017 gli studenti degli istututi della penisola sorrentina sono scesi piazza per scioperare contro l’alternanza scuola lavoro. Grande adesione da parte degli istituti di Sorrento e del Nautico Nino Bixio a Piano di Sorrento
Si protesta anche per le condizioni degli immobili del Nautico e del San Paolo, in particolare l’edificio della Ragioneria.
L’obbligo dell’alternanza introdotto dalla legge 107, prosegue Sinistra Italiana, ha “prodotto disastri, ne fanno le spese le ragazze e i ragazzi che perdono ore di scuola per essere scaraventati in esperienze spesso inadeguate rispetto alla capacità formativa. Esperienze che si traducono troppe volte in vero e proprio lavoro gratuito. Per questo motivo la battaglia degli studenti riguarda un mondo del lavoro impoverito e precario, riguarda quei quasi 4 milioni di lavoratori in nero di cui l’Istat ha dato conto, riguarda tutte e tutti coloro chiamati a ‘regalare’ lavoro in cambio di chissà quale futuribile opportunità”. Se l’Unione degli studenti ha chiamato a raccolta i ragazzi contro le derive dell’alternanza scuola-lavoro, la Rete degli studenti nel suo cahier de doleances include anche il sottofinanziamento della scuola pubblica e le condizioni dell’edilizia scolastica. La ministra Fedeli ha ribadito che l’alternanza scuola-lavoro serve per “dare nuove competenze trasversali” ai ragazzi assicurando che non c’è alcuno sfruttamento, che assolutamente non si tratta di apprendistato ma di innovazione didattica. Bisogna controllare di più? “Sicuramente, il lavoro che sto facendo da quando sono arrivata” ha detto ricordando che stata predisposta una piattaforma ad hoc proprio per monitorare le attività svolte in alternanza e per segnalare situazioni improprie. A dicembre, poi, con gli stati generali sull’alternanza scuola-lavoro, “saranno chiamati a responsabilità anche i rappresentanti dell’economia reale”. Gli studenti sollecitano tuttavia quel che da viale Trastevere è stato promesso: uno Statuto delle studentesse e degli studenti in alternanza scuola lavoro e il codice etico per le aziende coinvolte.