Vico Equense. Al via la seconda edizione della Settimana della Famiglia dal 19 al 26 novembre

20 novembre 2017 | 12:52
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Vico Equense. Al via la seconda edizione della Settimana della Famiglia dal 19 al 26 novembre

Vico Equense. “Madre, cosa posso fare per la pace nel mondo? Torna a casa e ama la tua famiglia”. Con le parole di Madre Teresa di Calcutta si è aperta la seconda edizione della Settimana della Famiglia, organizzata dall’Associazione Movimento famiglie con la Cooperativa sociale “Insieme per la famiglia” e il patrocinio del Comune di […]

Vico Equense. “Madre, cosa posso fare per la pace nel mondo? Torna a casa e ama la tua famiglia”. Con le parole di Madre Teresa di Calcutta si è aperta la seconda edizione della Settimana della Famiglia, organizzata dall’Associazione Movimento famiglie con la Cooperativa sociale “Insieme per la famiglia” e il patrocinio del Comune di Vico Equense.

Sette giorni, da domenica 19 fino a domenica 26 novembre, con eventi e incontri per ascoltare la vita delle famiglie, con le gioie e le fatiche di ogni giorno per sottolinearne la centralità nella società e aiutarle nel prezioso ruolo educativo che svolgono attraverso un percorso ragionato di laboratori in cui i genitori possano essere coadiuvati da esperti nell’approfondimento delle dinamiche relazionali proprie dell’educazione.

Il programma proposto prevede una serie di eventi in cui sarà possibile confrontarsi su quelle che sono le difficoltà che le famiglie affrontano e sugli interventi da mettere in atto per superarle. Si parlerà, fra l’altro, anche di sensibilizzazione sul tema della “violenza di genere” nella giornata nazionale della lotta contro questo fenomeno, con un convegno previsto per il 25 novembre.

L’associazione Movimento Famiglie nasce nel maggio 1999 a Vico Equense come associazione di volontariato, non ha fini di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale. In particolare ha lo scopo di contribuire all’assistenza morale e fisica delle famiglie con particolari difficoltà ove vivono minori a rischio, inabili, anziani; di sensibilizzare le famiglie ai problemi di tali soggetti; di realizzare attività diurna o serale volta a facilitare sia l’assorbimento scolastico sia la formazione culturale e l’espressione creativa degli stessi.