Vico Equense. Halloween? No grazie, se è il pretesto per rovinare uno dei più belli monumenti d’Italia

1 novembre 2017 | 14:39
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Vico Equense. Halloween? No grazie, se è il pretesto per rovinare uno dei più belli monumenti d’Italia
Vico Equense. Halloween? No grazie, se è il pretesto per rovinare uno dei più belli monumenti d’Italia
Vico Equense. Halloween? No grazie, se è il pretesto per rovinare uno dei più belli monumenti d’Italia
Vico Equense. Halloween? No grazie, se è il pretesto per rovinare uno dei più belli monumenti d’Italia
Vico Equense. Halloween? No grazie, se è il pretesto per rovinare uno dei più belli monumenti d’Italia

Vico Equense. Per tutti i vicani è la Cattedrale, nonostante non abbia più questo titolo da ormai due secoli (il lontano 1818 quando la Diocesi di Vico Equense fu soppressa ed inglobata nell’Arcidiocesi di Sorrento, attualmente Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia). Sto parlando della Chiesa della SS. Annunziata, antica Cattedrale, la chiesa più bella d’Italia […]

Vico Equense. Per tutti i vicani è la Cattedrale, nonostante non abbia più questo titolo da ormai due secoli (il lontano 1818 quando la Diocesi di Vico Equense fu soppressa ed inglobata nell’Arcidiocesi di Sorrento, attualmente Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia).

Sto parlando della Chiesa della SS. Annunziata, antica Cattedrale, la chiesa più bella d’Italia dove sposarsi. Ricapitoliamo cosa è successo. Sono da poco passate le 20.30 di ieri, martedì 31 ottobre, giorno in cui si “festeggia” la festa commerciale di Halloween, famosa per le tante zucche vuote che camminano per strada durante la serata, quando un gruppo di ragazzi armati di bombolette spray, hanno pensato giustamente di ricreare il loro habitat naturale, credendo che dagli scherzi delle uova lanciate, bisognasse rovinare obbligatoriamente qualche monumento, soprattutto se fresco da un lungo restauro. Quale luogo perfetto può venire in mente? Il Vescovado.

Approfittando dell’inesistente controllo della zona, abbandonata da tutto e tutti, hanno pensato bene di dare sfoggio della propria intelligenza, con frasi e parole del loro facoltoso vocabolario, che solo a leggerle o sentirle, sembra difficile riconoscere di quale accademia della crusca facciano parte.

Al disprezzo delle bellezze che si trovano davanti, hanno pensato bene di rovinare la facciata con il suo campanile merlato. Questi figli di buona donna, però non sanno che proprio sulla facciata è presente una bella telecamera del comune, che noi tutti cittadini vicani per bene, speriamo abbia fatto il proprio dovere. Potevano solo fermarsi alla facciata? Macché, bisognava portare un po’ di colore anche sull’entrata laterale e sotto il campanile.

Sfruttando un luogo sacro, religioso e caro a tutti noi cittadini, sarebbero servite tutte queste bestemmie? Cari ragazzi, gente che non ha rispetto neanche di sé stessi e della propria “casa comune”, neanche all’Inferno vi prendono! Neanche i lavori forzati servono a portarvi un po’ di sale nelle vostre “zucche” vuote; sarò il primo a deridervi mentre ripulirete tutte queste schifezze senza senso che avete fatto.

Halloween non può essere il pretesto per fare i balordi. Il problema è che questa festa si vuole “vestire” di allegria e divertimento ma è anche un motivo in più per dare sfogo a bulli e teppistelli che hanno carta bianca. E se questi graffiti, che pure i preistorici si rivolterebbero dalla tomba, li avessero fatti a casa vostra, come avreste reagito? Spero avrete una lezione esemplare!

Bisogna dire che questa chiesa, dopo aver perso questo titolo ambito di Cattedrale, è rimasta sede parrocchiale fino a trenta anni fa; uno degli ultimi parroci fu don Mario Buonocore (1897-1991), per 43 anni, dal 1931 al 1973, è stato ad esempio vicario capitolare (una sorta di vice parroco) poi parroco di questa chiesa, oltre che formatore della gioventù equana con il Circolo di Azione Cattolica «Loreto Starace», padre spirituale dell’Arciconfraternita dell’Assunta e assistente dell’Apostolato della preghiera. Dopo aver lasciato per età questi incarichi, fu succeduto dal giovane don Fabio Savarese, che prima guidava questa parrocchia dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie a Puntamare (visto i gravi danni alla ex cattedrale durante il devastante terremoto dell’80) e poi successore di don Antonino Buonocore parroco dei Santi Ciro e Giovanni, unendo così le due parrocchie, scegliendo la chiesa di San Ciro, la “casa” che custodisce le ossa dei santi patroni, come sede parrocchiale.

Una menzione però devo farla per l’attuale parroco don Ciro Esposito che ha voluto e curato i lavori di restauro della facciata e del campanile, dopo tanti anni di incuria ed abbandono.

Piange il cuore vederla soltanto come rettoria, neanche più un titolo, con eterni lavori per la costituzione del Museo Diocesano Sorrentino Stabiese. Dobbiamo dare atto che fortunatamente, abbiamo un arcivescovo che la utilizza per vari incontri diocesani come formazione, giovanili, liturgici, di comunione fraterna ed ecclesiale.

Può bastare la presenza della residenza dell’arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, S.E. Monsignor Francesco Alfano, che ha deciso di vivere qui a Vico Equense, nella palazzina dell’ex Seminario Arcivescovile accanto alla Cattedrale, per far rinascere questo quartiere? Cara amministrazione comunale, porti qualche controllo in più e pensi a dare vita a questo bello e storico quartiere.