LA RETE CHE CI AVVOLGE
E’ quella delle connessioni. Oggi navigare in rete è parte integrante del nostro quotidiano, anche quando non si tratta di lavoro. We are social fotografa così lo scenario digitale dei nostri tempi, con 5 ‘scatti’ che rendono in maniera istantanea la situazione a livello globale: più della metà della popolazione mondiale usa uno smartphone; quasi […]
E’ quella delle connessioni. Oggi navigare in rete è parte integrante del nostro quotidiano, anche quando non si tratta di lavoro.
We are social fotografa così lo scenario digitale dei nostri tempi, con 5 ‘scatti’ che rendono in maniera istantanea la situazione a livello globale:
- più della metà della popolazione mondiale usa uno smartphone;
- quasi due terzi della popolazione mondiale possiede un telefono cellulare;
- più della metà del traffico internet è generato da telefoni;
- più della metà delle connessioni mobile avviene oggi su banda larga;
- più di una persona su cinque della popolazione mondiale ha effettuato almeno un acquisto online negli ultimi 30 giorni.
E in Italia? Presto detto: durante il 2016, il numero di persone che si sono connesse a internet è cresciuto del 4% rispetto all’anno precedente (39.21 milioni di persone), e dell’11% quello relativo all’uso dei social media (17% se osserviamo le persone che accedono a piattaforme social da dispositivi mobile- per un totale di 28 milioni, che corrisponde a una penetrazione del 47%). questo quanto emerge dalla “Raccolta dei dati relativi all’utilizzo di internet, social media e mobile” effettuata da We are social – Hootsuite.
Sorge spontanea una domanda: cosa fa l’italiano tutto questo tempo in rete?
Innanzitutto bisogna partire dall’età dell’utente: i giovani e i giovanissimi ad esempio stanno più con PC gli occhi sullo smartphone che sul PC e preferiscono guardare youtube e youtubers o frequentare social con Instagram. Scattano foto, usano Whatsapp (il servizio ‘classico di SMS per loro praticamente non esiste); guardano le serie TV americane, sempre da cellulare ma soprattutto scaricano e usano app di ogni genere. Siti in generale ne visitano pochi, ma di quelli che frequntano, alcuni, secondo le percentuali emerse dai dati raccolti, sono vietati ai minori.
Gli adulti, generalizzando il termine, esclusi i tempi e usi che vengono dedicati alla rete per motivi professionali, acquistano beni e servizi, guardano siti ‘adult’, film in streaming, si informano e frequentano i social. La rete viene usata, quindi, come passatempo ed è presto spiegato il motivo del successo dei tanti portali che permettono di giocare. Fra i giochi più diffusi ci sono le slot machine online, ma l’elenco è davvero lungo.
Stando sempre alla ricerca, come testimonia anche il volume di traffico internet generato da diversi dispositivi: se la percentuale di persone che navigano da un computer è scesa del 14%, sale quella di chi si connette da qualsiasi altro device (+44% dal proprio telefono, +8% da un tablet e +24% da altri dispositivi – come, ad esempio, console o smart TV).
Così Youtube e Facebook come social, mentre Whatsapp per la messaggistica svettano nella classifica dei siti e delle app maggiormente utilizzati oggi da smarphone.
Di fronte a un quadro simile sembrerebbe che gli italiani abbiano un’impellente necessità di comunicare e condividere, peccato che più passa il tempo più questo bisogno si declini attraverso il ‘virtuale’ invece che svilupparsi nella vita reale e tangibile di tutti i giorni.