Lotito su Colantuono: “Puntiamo all’alta classifica. Rinforzi? Rosa ha già enormi potenzialità”
“Abbiamo scelto Colantuono perché vogliamo puntare in alto”. Le parole di Claudio Lotito concesse al collega Eugenio Marotta per l’odierna edizione del quotidiano Il Mattino suonano come una rassicurazione per i tifosi granata preoccupati di assistere ad un’altra stagione anonima. La Salernitana vuole ambire alle prime posizioni ed è per questo che ha silurato Alberto Bollini. Una […]
“Abbiamo scelto Colantuono perché vogliamo puntare in alto”. Le parole di Claudio Lotito concesse al collega Eugenio Marotta per l’odierna edizione del quotidiano Il Mattino suonano come una rassicurazione per i tifosi granata preoccupati di assistere ad un’altra stagione anonima. La Salernitana vuole ambire alle prime posizioni ed è per questo che ha silurato Alberto Bollini. Una decisione nell’aria da tempo, una trattativa lunga e laboriosa quella che ha portato alla firma di Stefano Colantuono ieri sera presso una struttura ricettiva dei picentini: “Con Colantuono siamo amici da anni, c’è un rapporto di stima reciproca. Mi conosce e sa che con me alla Salernitana si fa sul serio – ha rilanciato Lotito ai colleghi de “La Città” – Abbiamo scelto un allenatore d’esperienza e carattere. Ha un curriculum che parla da sé e da lui mi aspetto una sterzata a trecentosessanta gradi. Al nuovo tecnico consegniamo una squadra che può giocarsela alla pari con tutti. E quando dico tutti intendo anche avversari che oggi hanno molti più punti di noi in classifica. Vogliamo ambire a posizioni migliori. Certo che c’è l’ipotesi serie A. E allora? Cosa ci sarebbe di strano? Vogliamo andare avanti nel progetto a Salerno, mica indietro. Non s’è discusso di rinforzi. L’allenatore lavorerà con una rosa dalle enormi potenzialità. Se tornerà protagonista Rosina? Non lo so, io non faccio la formazione, sono il presidente. Di sicuro è uno degli elementi in organico. Colantuono ha tutti i requisiti per dare quella scossa che serve alla squadra in questo momento – ha aggiunto l’Imperatore Claudio a LiraTv – Ha allenato in serie A, quindi ha grande esperienza e mi auguro possa essere il risolutore per dare quell’atteggiamento giusto alla squadra che in determinati frangenti deve avere la giusta determinazione e grande spirito di gruppo. La Salernitana ha sempre puntato in alto, purtroppo poi abbiamo raccolto poco. Rinforzi? Le scelte le facciamo noi e non l’allenatore. Lui ha a disposizione una rosa già valida, se poi dovessimo ritenere opportuno apportare alcune modifiche non ci tireremo indietro. Ma la rosa è già competitiva, negli scontri diretti non abbiamo fatto la parte dell’agnello sacrificale. Abbiamo allestito una squadra importante, ora bisogna farla rendere. Serve una sterzata, chi scende in campo deve farlo con l’atteggiamento giusto per non essere costretti sempre a rincorrere”. Mercato, Colantuono ha le idee chiare: ecco ruoli da coprire e profili graditi
Difficilmente rinuncia alla difesa a quattro, se non in casi eccezionali. Ed è convinto che la tecnica, il talento, da soli non bastino. Ci vuole anche qualcosa in più: una mentalità vincente, la dedizione al lavoro, la voglia di sacrificarsi per raggiungere un obiettivo. Stefano Colantuono è così, prendere o lasciare. La Salernitana ha scelto la prima opzione ed eccoci qui, con una nuova era pronta a partire, un nuovo capitolo di storia da scrivere. Per l’occasione Stefano da Anzio ha svestito per un attimo i panni di accanito lettore (ama le biografie ed i libri di mafia, ndr), impugnando la penna ed afferrando un foglio bianco sul quale esporre i propri desiderata. L’ex trainer di Udinese ed Atalanta, dopo notti insonni passate ad osservare lo schermo dello smartphone in attesa che arrivasse la chiamata decisiva dai vertici della Salernitana, è stato finalmente annunciato dalla società di via Allende nel tardo pomeriggio di oggi. Contratto di circa 300mila euro netti fino al 2019, con opzione di rinnovo automatico in caso di raggiungimento della massima serie. E già questo la dice lunga sui (buoni) propositi del nuovo condottiero, convinto di prendere in eredità da Alberto Bollini un gruppo valido e formato da uomini veri, ma forse nel complesso non all’altezza… dei sogni del trainer romano. Difatti Colantuono ha dato la priorità al lato tecnico, più che a quello economico, nei diversi summit consumatisi nelle ultime, concitate ore. Era abbastanza preparato, conosceva pregi e difetti della rosa granata ed avrebbe già individuato le zolle da trapiantare. Con ordine.
Innanzitutto tra i pali vanno chiarite, e anche in tempi brevi, le gerarchie. Che dovranno essere definitive. Radunovic ha dimostrato lo scorso anno ad Avellino (ma anche nei primi 4 mesi a Salerno, ndr) di essere un portiere di assoluta affidabilità per la categoria. Certo, patron Lotito vorrebbe che venisse valorizzato Adamonis perchè di proprietà della Lazio, ma l’ultima parola spetterà comunque al tecnico. E non è assolutamente da escludere che alla fine resti tutto invariato, con Radunovic numero uno ed Adamonis suo vice. Ma la prima richiesta in vista del mercato invernale è stata quella di un terzinodestro che sappia accompagnare la manovra offensiva ed al tempo stesso fornire equilibrio, anche in virtù della presenza di uno stantuffo come Vitale dal lato opposto. Confermato, comunque, Pucino, mentre potrebbe andar via Perico. Certo, invece, l’addio di Asmah. Da approfondire la situazione relativa ai centrali di difesa: Bernardini è intoccabile, Schiavi sta dimostrando con i fatti di essere in uno stato di forma psicofisico importante, Mantovani dà garanzie e ha ampi margini di miglioramento. Quanto a Tuia, infortunato ed in scadenza, toccherà alla società offrire il rinnovo per dare un segnale di continuità. Ciò detto, non ci sarebbe da meravigliarsi se Colantuono chiedesse al management un altro centrale.
In mediana, di contro,c’è da attendersi un bel via vai: Della Rocca, Zito ed anche Rizzo sono in equilibrio precario, mentre in entrata il tecnico ha richiesto due pedine. Una mezz’ala ed un centrocampista che possa fungere all’occorrenza sia da interno sia da pivot in un centrocampo a due o a tre. Gli identikit portano dritti a Davide Di Gennaro della Lazio, che però va convinto perchè in B scenderebbe soltanto per un progetto vincente e le richieste non mancano, e ad Aniello Salzano, centrocampista classe 1991 che Colantuono ha avuto alle proprie dipendenze a Bari e che in Puglia ha giocato solo 4 partite fin qui, facendo tanta panchina. Folta la batteria di esterni, che dà così la possibilità al tecnico di giocare sia col 4-3-3 sia col 4-4-2. Inoltre non è più un miraggio il rientro di Orlando, che sgobba a Formello e dovrebbe ritornare a Salerno nelle prossime settimane. Da dipanare la matassa Rosina, richiesto in Lega Pro, ma che potrebbe ritrovare vigore con Colantuono come seconda punta o trequartista, ipotesi che il trainer romano in carriera non ha disdegnato.
In attacco, infine, Colantuono vorrebbe un attaccante con caratteristiche differenti da quelle di Bocalon, Rossi e Rodriguez, che potrebbe ritornare al Chievo per fine prestito. Uno stoccatore, un vero ariete, un calciatore in grado di aprire varchi per i compagni ma anche di assicurare un cospicuo bottino di reti. Sui nomi, tuttavia, vige ancora il massimo riserbo. Ma la stima per El Tanque Denis (che doveva andare a Cremona, operazione poi saltata) è immutata, nonostante le primavere inizino ad essere tante (36) anche per lui. Che attualmente è rientrato in Argentina, al Lanùs. Chissà.