Vico Equense. Alienazione di beni pubblici, il Partito Democratico chiede una consultazione popolare
Vico Equense. Il Partito Democratico, circolo vicano “Carlo Fermariello”, chiede, prima di procedere all’alienazione di beni pubblici comunali del valore di circa 14.000.000€, una consultazione popolare; lo ha fatto inviando una PEC all’ufficio protocollo. “Un’amministrazione pro tempore – dicono dal partito – non può arrogarsi il diritto di vendere beni comuni, senza consultare i cittadini Vicani”. […]
Vico Equense. Il Partito Democratico, circolo vicano “Carlo Fermariello”, chiede, prima di procedere all’alienazione di beni pubblici comunali del valore di circa 14.000.000€, una consultazione popolare; lo ha fatto inviando una PEC all’ufficio protocollo. “Un’amministrazione pro tempore – dicono dal partito – non può arrogarsi il diritto di vendere beni comuni, senza consultare i cittadini Vicani”. Ecco il testo:
“Preg.mo Sig. Sindaco,
con l‘approvazione in Consiglio Comunale della Delibera nr. 20 del 07/04/17 questa Amministrazione ha dato il via ad un programma di alienazione triennale di immobili del Comune di Vico Equense.
Considerata l’entità di questa vendita di beni di proprietà pubblica, di oltre 14 milioni di euro nel triennio 2017/2019 (come indicato dal Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari a valere per il prossimo triennio), prima di attivare qualsiasi procedura di alienazione, il Partito Democratico La invita ad indire una Consultazione Popolare – ai sensi dell’art.12 dello Statuto Comunale – per acquisire il parere del corpo elettorale in merito ad una scelta di cosi rilevante interesse per la città.
Oltre ad essere un alto esercizio di democrazia che qualificherebbe l’operato della Sua Giunta, sarebbe anche una vera occasione di trasparenza. L’Amministrazione Comunale avrà modo di spiegare alla città, che sta per disfarsi una parte così rilevante del suo patrimonio immobiliare, le motivazioni che l’hanno indotta a questa scelta, e soprattutto potrà con chiarezza illustrare quale sarà poi l’impiego delle risorse che si verranno a reperire.
Distinti Saluti”
Il Direttivo del PD – “Carlo Fermariello” – Vico Equense
“Col federalismo fiscale e con l’elezione diretta del Sindaco da parte del corpo elettorale – commenta il segretario del circolo Tommaso De Gennaro– la politica di Bilancio diventa un elemento cruciale e caratterizzante per la vita amministrativa dei Comuni.
Nessuna attività amministrativa può avere una qualche credibilità se non è accompagnata da una politica di bilancio consapevole e soprattutto concreta che deve essere impostata su una visione di largo respiro, capace di armonizzare le entrate, combattere l’evasione per mantenere la tassazione a livelli più bassi possibili, razionalizzare le spese, ridurre gli sprechi, evitare di perseguire su strade pericolose di finanza creativa e soprattutto capace di attivare finanziamenti regionali e comunitari.
La cosa assolutamente da non fare è quella di procedere con una navigazione a vista senza prospettive. Questa sembra essere invece la modalità che, la nostra Amministrazione, abbia scelto di seguire. E’ oramai evidente che manchino strategie di fondo e il tempo trascorso per per sostituire l’ Assessore al Bilancio (dopo il siluramento – sinceramente poco comprensibile – della dr.ssa Del Pezzo) ne è la prova più evidente.
E preoccupante assistere a continue variazioni di bilancio (anche di rilevante entità), alla redazione del regolamento per la vendita dei beni abusivi acquisiti al patrimonio pubblico, e soprattutto alla volontà di questa Amministrazione Comunale di procedere con la Alienazione di Beni Immobili della Città che – secondo le previsioni – dovrebbe assicurare introiti per le casse comunali per oltre 14 milioni di euro.
Al di la della scelta politica che ha individuato beni che potrebbero aprire delle problematiche antiche (come quelle sull’assegnazione delle case popolari di via Sconduci), riteniamo che una vendita di beni pubblici possa assumere un significato quando se ne comprende il senso. Si vende per fare cassa o per sostenere un programma di investimenti pubblici?
Ci sono beni pubblici che effettivamente costituiscono un costo e non danno fonte di reddito al Comune, ma ce ne sono altri – fra quelli per cui viene tentata la vendita – che hanno una seria implicazione sociale. Sarebbe sicuramente apprezzabile chiedere alla collettività un parere preventivo su queste scelte.
Per fare chiarezza, il Partito Democratico, ha chiesto a questa Amministrazione di proporre una Consultazione Popolare (ai sensi dall’art. 12 dello Statuto Comunale).
Come capita al buon padre di famiglia che di fronte a momenti importanti riunisce i propri congiunti attorno ad un tavolo e decide il da farsi, così il Sindaco dovrebbe, chiedendo un parere alla città, spiegare perchè si sta decidendo di alienare una parte considerevole del proprio patrimonio pubblico e soprattutto quali poi siano le intenzioni di spesa di fronte a questa entrata straordinaria. Sarebbe un esercizio di democrazia e di trasparenza veramente importante”.