Vico Equense. E’ Natale anche per Patierno: strada dissestata e piena di buche, con infiniti lavori mai ultimati

26 dicembre 2017 | 11:21
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Vico Equense. E’ Natale anche per Patierno: strada dissestata e piena di buche, con infiniti lavori mai ultimati
Vico Equense. E’ Natale anche per Patierno: strada dissestata e piena di buche, con infiniti lavori mai ultimati
Vico Equense. E’ Natale anche per Patierno: strada dissestata e piena di buche, con infiniti lavori mai ultimati
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Vico Equense. E’ Natale anche per Patierno: strada dissestata e piena di buche, con infiniti lavori mai ultimati
Vico Equense. E’ Natale anche per Patierno: strada dissestata e piena di buche, con infiniti lavori mai ultimati

Vico Equense. E’ Natale per tutti, anche per le frazioni più “lontane”, sperdute o disagiate e magari anche dimenticate. Sono tanti i luoghi “remoti” della nostra città lasciati a sé come il Monte Faito dopo gli incendi e le frane, il centro storico con il Vescovado, via Sala a Moiano, il Borgo di Belvedere sopra […]

Vico Equense. E’ Natale per tutti, anche per le frazioni più “lontane”, sperdute o disagiate e magari anche dimenticate. Sono tanti i luoghi “remoti” della nostra città lasciati a sé come il Monte Faito dopo gli incendi e le frane, il centro storico con il Vescovado, via Sala a Moiano, il Borgo di Belvedere sopra Massaquano e l’emblema per eccellenza: la comunità di Patierno.

Nessuno ne parla (e quindi nemmeno scrive), nessuno vuole parlare dei disagi che gli abitanti di questi luoghi patiscono ogni giorno. Certamente non è semplice risolvere i tanti problemi di questi posti, ma un piccolo passo iniziale si potrebbe anche intraprendere.

Serve una scossa, una miccia, un qualcosa che possa almeno rendere vivibile anche ai cittadini che vivono su quelle strade, che assolutamente non sono di serie B rispetto ad altre frazioni o al centro cittadino. Certamente si tende ad abbellire la parte centrale della città, visto che è la porta di accesso alla Penisola Sorrentina e a tutto il comune, con tante luminarie, mercatini e manifestazioni di ogni genere, quando invece in certe frazioni mancano servizi basilari come illuminazione pubblica, telefono (e quindi ADSL o meglio ancora la Fibra Ottica), la Posta, che in alcune abitazioni non arriva proprio o peggio, arrivano fino ad un certo punto visto le condizioni delle strade, che il più delle volte sono sferrate, costringendo la popolazione ad inserire i propri porta lettere, contatori ecc, lontano dalle proprie case.

Nel corso degli anni non si può nascondere che il paese è migliorato molto, anche in qualche servizio, alcune strade sono asfaltate dopo tanti anni, alcuni borghi sono stati abbelliti, ma purtroppo non si può nascondere che manca proprio la programmazione degli interventi e dei lavori. Le varie imprese che propongono servizi non si mettono insieme per programmare i lavori, per attenuare i tanti disagi. Penso alla metanizzazione, alla corrente, alle tubazioni di acqua o le divisioni delle fogne bianche da quelle nere ed ai vari sottoservizi.

A Patierno le strade sono tutte così, con i lavori sì iniziati ma mai conclusi. Lasciati a metà, con tutto quello che se ne può derivare; le foto che vi inserisco alla fine di questo articolo, parlano chiaro. Buche, fosse e letteralmente delle “piscine”, invadono queste piccole stradine, già pericolose di fatto, visto che sono strette e con doppio senso, con piccole piazzole di fortuna per consentire entrambi i passaggi. E non parliamo quando si fa notte; già di giorno sono precarie le condizioni e la notte? Senza illuminazione e con strade in questo stato, bisogna pregare giornalmente che non succeda qualcosa di grave.

Ormai alla fine gli abitanti si affezionano pure a queste buche, le ricordano a memoria dove sono collocate, e quindi conoscono il modo di come evitarle, ma ne puoi evitare una, non tante, una dopo l’altra. Ma ci sono altre strade e altri luoghi in queste condizioni, penso all’inizio della via Raffaele Bosco dal centro città. Lì ci sono lavori che parecchie ditte devono compiere ma sono anni che la strada e così pericolosa, e poco si fa per rappezzare alcune buche pericolose nel frattempo che finiscano tutti i lavori. C’è di peggio.

E così sia! Buon anno a tutti!