“101 scritture di opere rivisitate” e “la confessione di Tommaso”ad Atrani
L’incontro di venerdi 2 febbraio alle 18.30, presso la sala della Cultura di Atrani, sarà su questi due libri. Nell’ambito della XII edizione di ..incostieraamalfitana.it, magistralmente organizzata e diretta da Alfonso Bottone. Le 101 scritture sono una rivisitazione delle grandi opere della letteratura.
Faximile. 101 riscritture di opere letterarie: Tutto si può riscrivere e in mille modi! Con questo spirito, oltre 50 scrittori hanno messo mano ai loro testi di riferimento profanando il verbo dell’autore, aggiungendovi una parte, ribaltando un concetto o un punto di vista, muovendoli nel tempo e nello spazio, facendoli diventare, insomma, altro. Così la Divina Commedia è diventata un problema di geometria, l’Iliade una partita di calcio e il teorema di Pitagora un racconto. Dall’Incoscienza di Zeno al Giro del mondo in 80 rime, dall’ultima mail di Jacopo Ortis fino alla Costituzione italiana in endecasillabi: un viaggio unico e irriverente nel mondo della parola scritta.
Il 15 aprile 1927, in pieno ventennio fascista, a Napoli viene ritrovato il cadavere di Francesco Gaetani, scrittore e poeta amico di Gabriele D’Annunzio. Il commissario incaricato del caso accredita la versione del suicidio: Francesco è riverso sul letto, due flaconi di Veronal aperti, di cui uno completamente vuoto, qualche compressa sparsa sul pavimento e accanto al corpo. Quarantenne, di famiglia facoltosa, orfano di padre, nessuna intesa col serioso fratello, addolorato per la recentissima scomparsa della madre cui era molto affezionato, reduce, stando ai pettegolezzi dei vicini da una delusione d’amore. Caso chiuso. Passa inosservata la presenza, sul comò, di un pastore in terracotta raffigurante una vecchia al telaio nell’atto di recidere il filo della tessitura.
Cinquantacinque anni dopo, al termine di una cerimonia massonica, un giornalista napoletano riceve da un fratello ancora incappucciato un misterioso biglietto firmato dalla contessa Maria D’Algran in cui lo si invita a farle visita il giorno successivo. Nell’occasione la donna dopo avere rievocato alcuni dei fatti a sua conoscenza in merito alla morte di Francesco Gaetani, gli consegna un plico di documenti pregandolo di fare finalmente luce sulla vicenda.
Le carte e i racconti della contessa lo conducono nella Napoli del ventennio fascista, tra bordelli e società segrete, alla ricerca della verità su un inspiegabile suicidio. La vicenda si dipana coniugando abilmente storia e fantasia, e l’intreccio, antico e attuale, fra politica e malavita.
La tremenda confessione dell’omicida chiosa, con sapiente alchimia psicoanalitica, la trama di un romanzo intenso per colpi di scena e ricchezza di personaggi e situazioni.