Cavaiola, controlli sulle puzze

19 gennaio 2018 | 09:10
Cavaiola, controlli sulle puzze

Cava de’ Tirreni. La problematica relativa agli odori nauseabondi con i quali sono costretti a convivere i residenti di via Gaudio Maiori continuano ad essere al centro del dibattito in città. Nei giorni scorsi, infatti, è stata protocollata a Palazzo di Città un’istanza, indirizzata al sindaco Vincenzo Servalli, al Presidente del parlamentino cittadino, Lorena Iuliano […]

Cava de’ Tirreni. La problematica relativa agli odori nauseabondi con i quali sono costretti a convivere i residenti di via Gaudio Maiori continuano ad essere al centro del dibattito in città. Nei giorni scorsi, infatti, è stata protocollata a Palazzo di Città un’istanza, indirizzata al sindaco Vincenzo Servalli, al Presidente del parlamentino cittadino, Lorena Iuliano ed ai capigruppo delle varie forze politiche di Cava de’ Tirreni, sottoscritta da numerosi cittadini metelliani. A farsi promotore della petizione, l’associazione Cava Cava5Stelle Libro Bianco, presieduta da Paolo Pecoraro. Obiettivo della petizione, è quello di sollecitare la massima attenzione dell’amministrazione comunale e di tutte le autorità e degli enti pubblici competenti, rispetto al problema decennale legato al degrado ambientale della parte terminale del torrente Petraro affluente, in sinistra idraulica, del Cavaiola.
Inoltre, la petizione si prefigge anche lo scopo di indurre chi di dovere ad avviare immediati accertamenti per stabilire con certezza quale sia l’origine dei miasmi, insomma se dipendano da processi di trasformazione eseguiti dalle industrie presenti in zona o siano di altra natura, informazione, questa, fondamentale per comprendere se le sostanze inalate dai residenti della zona siano nocive per la salute.
La raccolta firme, in tal senso, fa appello al primo cittadino Vincenzo Servalli che, in qualità di autorità sanitaria locale, viene chiamato ad avviare, con il coinvolgimento dell’Asl e dell’Arpac e di tutte le autorità preposte «adeguate iniziative, affinché il problema venga, quanto prima, definitivamente risolto tutelando l’ambiente e la salute dei cittadini che vivono e transitano nella zona».
Al primo cittadino metelliano, inoltre viene chiesto anche di sottoporre all’attenzione della Procura della Repubblica eventuali elementi che possono ricondurre a reati giudiziari a danno della pubblica salute e a danno dell’ambiente stesso. «I cittadini si legge in una nota del Cava 5 stelle Libro Bianco – chiedono di essere messi a conoscenza di quanto sarà fatto, a tutela della loro salute e dell’ambiente». Per garantire una maggiore trasparenza sulla vicenda, chiesta anche la pubblicazione sul sito istituzionale del Comune la stampa di tutti gli atti. Anche dai dati raccolti da Legambiente emerge che per il fiume Cavaiola, l’indagine a campione fatta nel comune di Cava de’ Tirreni conferma lo stato «cattivo» dello scorso anno. Valentino Di Domenico , Il Mattino