Comune di Sorrento, acquisizione aree di copertura box ,tra i vari Uffici,”smarriti” tre parcheggi interrati.
Tale sembrerebbe essere l’anomala situazione venuta fuori dopo la risposta del Ministero delle infrastrutture all’interrogazione parlamentare del M5s e l’iniziativa del Comune di affidare ad uno studio notarile l’incarico per procedere all’acquisizione al patrimonio comunale delle aree di copertura di alcuni parcheggi interrati a conseguenza della determina 1506/15. Con la quale si conferisce all’Avv.Maurizio […]
Tale sembrerebbe essere l’anomala situazione venuta fuori dopo la risposta del Ministero delle infrastrutture all’interrogazione parlamentare del M5s e l’iniziativa del Comune di affidare ad uno studio notarile l’incarico per procedere all’acquisizione al patrimonio comunale delle aree di copertura di alcuni parcheggi interrati a conseguenza della determina 1506/15. Con la quale si conferisce all’Avv.Maurizio Pasetto, dell’Avvocatura del Comune di Sorrento, procura per promuovere, dinanzi alla Magistratura competente, azione legale finalizzata all’esecuzione/adempimento nei confronti soltanto di tre dei sei proprietari segnalati dall’Ufficio abusivismo edilizio.
Sorrento – Nel frattempo che giungeva la risposta del Ministero alla interrogazione parlamentare, presentata da Movimento 5 Stelle, circa l’acquisizione delle aree di copertura dei parcheggi interrati a patrimonio comunale, risulta alquanto anomalo i provvedimento preso in merito dal Comune di Sorrento. Dopo un primo momento di sorpresa e di polemica ,anche da parte del Sindaco Cuomo,che ha liquidato la vicenda come un tentativo di intralciare il suo percorso parlamentare (come se tale fosse un interesse per i Ministeri delle Infrastrutture dei Trasporti e dell’Interno oltre che del M5S.Mentre sarebbe invece da prendere in considerazione la sua posizione ,come anche sottolineato dal Vice Ministro Riccardo Nencini) intanto, come segnalato da alcuni cittadini, una ulteriore grave anomalia sembra complicare ulteriormente l’intera vicenda.
Sotto osservazione risulta essere proprio la Determina adottata dal Dirigente Responsabile dell’Ufficio contenzioso del Comune di Sorrento, Dott. Donato Sarno. Tramite la quale, come ormai noto, già dal 10 novembre 2015 si conferiva procura all’Avv.Maurizio Pasetto(Avvocatura comunale) per promuovere azione legale dinanzi alla Magistratura competente. Azione finalizzata all’esecuzione/adempimento della condizione prevista nel permesso a costruire nei riguardi dei Sigg. ri: Esposito Pasquale, permesso a costruire n. 21/2003; Spartano Antonino, permesso n. 9/2006; Cardone Pasquale permesso n. 115/2003 successivamente ceduto alla società Gieffe Costruzione srl (socio Sindaco Cuomo). Provvedimento stranamente avviato soltanto qualche settimana fa,allor quando il Comune (a distanza di oltre due anni) affidava ad uno studio notarile l’incarico per procedere all’acquisizione al patrimonio comunale delle aree di copertura dei tre parcheggi interrati indicati appunto nella Determina dirigenziale n. 1506/15. Proprio da tale Determina si evidenzia che tre sono i nominativi dei proprietari presi in considerazione mentre altresì dovevano essere sei i permessi a costruire sotto osservazione, come risulta dalle trasmissioni di note tra il Dirigente Ing. Alfonso Donadio, all’epoca Responsabile dell’Ufficio abusivismo edilizio del Comune di Sorrento ed il Dirigente Dott, Donato Sarno, Responsabile del Settore Contenzioso dello stesso Comune. Infatti 27 maggio 2014 con nota prot. n.22440 l’ing. Donadio comunica i nominativi dei proprietari ai quali era stato rilasciato il permesso a costruire parcheggi pertinenziali gravati da servitù di uso pubblico delle aree superficiali che , già in tale nota,risultano essere quattro, ossia: – Ditta Sogeim Srl, permesso a costruire n. 61/2002 in via S. Renato; – Gieffe Costruzioni Srl, permesso a costruire n. 115/2003 in via Marziale, 22 (indicata come Cardone Pasquale nella Determina n.1506/15); -Esposito Pasquale, permesso a costruire n. 21/2004 in Corso Italia, 259; – Spartano Paolo, permesso a costruire n. 9/2006 (e non 95/2003 come poi indicata nella determina n.1506/15) in Via Degli Aranci.
Ora al di là di alcune inesattezze, tra i dati forniti dall’Ing. Donadio e quelli inseriti nella Determina 1506/15, con la quale si diede mandato all’Avv.Pasetto, risulta in modo evidente che già il parcheggio interrato indicato con il permesso a costruire n. 61/2002 (proprietario societa Sogiem srl), non viene indicato nella Determina a firma del Dirigente Donato Sarno. Non solo successivamente ad integrazione della nota n.22440 del 27 maggio 2014 l’ing. Alfonso Donadio, con nota prot. 25246 del 19 giugno 2014 segnala,al Dirigente del Settore contenzioso del Comune, ulteriori due nominativi relativi ad altri proprietari titolari di permesso a costruire parcheggi interrati gravati da uso pubblico della superficie, ossia: -Gemar Spa,permesso a costruire n.101/2004 in via Marziale; – Buonocore Giuseppe, permesso a costruire n. 25/2004 in via Degli Aranci ,187, anch’essi non indicati nella Determina 1506/15. Confrontando quanto indicato nella Determina a firma del dirigente Responsabile dell’Ufficio contenzioso e la precisione dei dati inviati allo stesso dall’Ing.Donadio appare una situazione quanto meno imbarazzante. Circa la quale il dirigente firmatario, Dott. Donato Sarno, che indica i nominativi di soltanto tre dei sei proprietari di parcheggi interrati, gravati dalla servitù di uso pubblico delle aree superficiali, quanto meno dovrebbe fornire delle spiegazioni, non solo alla cittadinanza! Ulteriormente inquietante appare che in due anni una tale singolare situazione non sia stata evidenziata dagli altri Uffici,oppure, a maggior ragione, da chi è chiamato a controllare l’operato della macchina comunale. Visto la materia trattata è da escludere senz’altro una dimenticanza oppure una svista,poichè metterebbe in forte dubbio le capacità dei dirigenti (ben pagati) che operano all’interno del nostro Comune e pertanto l’intera vicenda farebbe pensare che alcune decisioni siano state volute. Quello descritto, a meno di una spiegazione convincente, si presenta come l’ennesimo esempio di come all’interno del Palazzo comunale si continua ad armeggiare (per usare un eufemismo)favorendo determinate situazioni a discapito di altre ma soprattutto del cittadino comune. Il tutto probabilmente dettato da motivi ben precisi. Ulteriormente sconcertante appare che difronte all’inerzia delle Autorità preposte e talvolta anche della stessa Magistratura ,ancora una volta sia il cittadino a controllare l’operato degli Uffici comunali, quando è ancora opinione comune che il rispetto delle regole dovrebbe albergare al loro interno. 12 gennaio 2018 – salvatorecaccaviello.