La costa d’Amalfi e l’appuntamento elettorale

31 gennaio 2018 | 12:12
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La costa d’Amalfi e l’appuntamento elettorale

E’ iniziata la calata dei questuanti; si è avviata la corsa di chi la “spara” più grossa in promesse da marinaio che puntualmente saranno disattese. Ora tutti sono pronti al dialogo, a distribuire numeri di telefono mobili e fissi che, dopo il 4 marzo, sarannio irrimediabilmenten muti, specialmente quelli degli eletti.       Toccata e fuga per tutti!A RRIVANO, BUTTANO L’AMO SENZA ESCA , ARRAFFANO QUANTI PIU’ VOTI POSSIBILI e……CI SI RIVEDE ALLA PROSSIMA. Se ti vuoi avvicinare la risposta è “siamo in ritardo, dobbiamo proprio andare”. E vanno!

Ma la cosa più importante è che, da decenni, dall’epoca della presenza sulla scena politica di quel gran Signore che rispondeva al nome di Francesco Amodio ( se eri distratto , ti passava accanto e di salutava per primo o ti dava una pacca leggere sulla spalla) la costa amalfitana (comprensorio fatto di persone per bene, lavoratrici, di livello intellettivo accettabile) non riesce a dare un rappresentante. E’  mai possibile che i partiti tradizionali o i nuovi non abbiano trovato una persona degna di poter aspirare all’elezione. Il territorio è limitato, gli abitanti sono pochi, il voto è frastagliato. Ma fateci il piacere perchè noi, comunque, contribuiamo all’elezione del caio di turno. Ti propongono di votare quello che hanno deciso altrove (come per la mia parte politica che ti indica un  signore di Salerno o Pontecagnano quando va bene).

Qualche nome costiero è presente ma in liste minori, quindi senza speranza.

Un segno di protesta?: far cadere il voto su quel candidato .locale. oppure non recarsi al seggio, perchè, se vogliamo, la vicenda Ravello-città della cultura pure insegna qualcosa.

gasp