Sorrento,anomalie lavori restyling Corso Italia, arriva il Ministero!

21 gennaio 2018 | 21:29
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Sorrento,anomalie lavori restyling Corso Italia, arriva il Ministero!
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Sorrento,anomalie lavori restyling Corso Italia, arriva il Ministero!

Fornire urgentemente notizie e chiarimenti,sono le richieste alla Soprintendenza dell’area Metropolitana di Napoli, da parte del Ministero, dopo la segnalazione delle Associazioni contro le illegalità. Le quali chiedono di accertare se le autorizzazioni per i lavori siano state concesse nel rispetto delle norme previste dagli strumenti urbanistici (PUT e PUC) in vigore nel Comune di […]

Fornire urgentemente notizie e chiarimenti,sono le richieste alla Soprintendenza dell’area Metropolitana di Napoli, da parte del Ministero, dopo la segnalazione delle Associazioni contro le illegalità. Le quali chiedono di accertare se le autorizzazioni per i lavori siano state concesse nel rispetto delle norme previste dagli strumenti urbanistici (PUT e PUC) in vigore nel Comune di Sorrento. Di indagare inoltre circa la discordanza tra i pareri obbligatori e vincolanti rilasciati dalla stessa Soprintendenza in merito alla realizzazione dei lavori. Quesiti che, in attesa di altre Autorità interpellate, (tra cui i Carabinieri di Sorrento) hanno colto immediatamente l’attenzione da del MiBACT.

Sorrento – Non si placa l’interesse da parte del Governo circa l’attività del Comune di Sorrento. Dopo vari interventi da parte del Ministero dell’Ambiente ed il recente interesse, dopo l’interrogazione dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, dei Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonchè del Ministero dell’Interno circa l’acquisizione delle aree di copertura dei parcheggi interrati ,stavolta è la volta del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. La vicenda oggetto della nota al momento inviata alla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio dell’Area Metropolitana di Napoli, sono gli attuali lavori di riqualificazione del Corso Italia nel tratto da Piazza Tasso all’Ospedale Civile di Sorrento. Con la nota dello scorso 15 gennaio a firma del Dirigente del Servizio V, Arch. Roberto Banchini ,si invita a fornire urgentemente notizie e chiarimenti, tenendo informati anche gli esponenti, circa un esposto, relativo ad anomalie rilevate in merito ai   lavori di restyling attualmente in corso. A sollecitare tale intervento una segnalazione da parte delle Associazioni contro le illegalità presenti sul territorio sorrentino, datata 6 dicembre 2017, indirizzata al Ministero ed altre Autorità preposte. Con la quale si evidenziava il parere discordante rilasciato dalla Soprintendenza in merito al progetto di restyling presentato dal Comune.
Dopo il parere favorevole della Commissione comunale ,del 15 gennaio 2014, la documentazione fu inviata alla Soprintendenza, per il parere obbligatorio e vincolante. ll Responsabile del Procedimento Arch. dott.ssa Nicolina Ricciardelli, dopo aver accertato che l’intervento consisteva in lavori di riqualificazione urbana e che il tratto di corso Italia, interessato dai lavori, ricadeva in Zona T. “2” del PUT(Piano Urbanistico Territoriale) ed in Zona “A” del PUC(Piano Urbanistico Territoriale) ritenne che la documentazione presentata risultava insufficiente per esprimere un parere di competenza. Oltre ad una documentazione relativa ai materiali usati per la pavimentazione ed alla storia del contesto e delle sue stratificazioni, venne ribadito che l’intervento ricadeva nel Centro Storico e pertanto si ricordava ancora una volta che la categoria di intervento era il restauro conservativo e non la ristrutturazione come proposto dal Comune. Pertanto si sottolineava la necessità di conservare la simmetria dei marciapiedi rispetto alla carreggiata, ciò anche nella previsione della pedonalizzazione totale. Dopo di ché le Associazioni evidenziano che non è dato sapere se la documentazione richiesta fu poi inoltrata alla Soprintendenza, se non l’approvazione successiva del progetto da parte del Comune per la cifra di 1.686,683.70 euro, fino ad arrivare al 28 ottobre 2015 quando fu indetta procedura di gara per affidamento in appalto dell’intervento. Successivamnte, con determina n. 1096/17 ,visto l’offerta più conveniente e le migliorie tecniche che prevedevano anche l’eliminazione dei marciapiedi e dopo aver accolto i verbali della Commissione esaminatrice, fu affidato alla Ditta Parlato CostruzioniSrl, l’esecuzione dei lavori. Anche se ,da quanto evidenziato dalle Associazioni, il Disciplinare di Gara prevede che: “L’offerta tecnica non può, a pena di esclusione, esprimere o rappresentare soluzioni alternative, opzioni diverse, proposte condizionate o altra condizioni equivoche, in relazione  a uno o più d’uno degli elementi di valutazione. Pertanto le proposte tecniche dei concorrenti dovranno essere esclusivamente migliorative del progetto definitivo a base di gara. Non dovranno in alcun modo variare o modificare l’identità e le caratteristiche sostanziali del progetto. Ciò nonostante, la Ditta vincitrice della gara , il 26 giugno 2017, chiedeva all’Ufficio per il Paesaggio del Comune di Sorrento, ottenendo  parere favorevole, l’autorizzazione paesaggistica del progetto esecutivo di riqualificazione del Corso Italia. Secondo gli elaborati grafici, a firma del tecnico di fiducia,le migliorie apportate riguardavano soprattutto l’eliminazione dei marciapiedi. La stessa documentazione, dopo il parere favorevole del Comune, in data 7 luglio 2017, fu inoltrata alla Soprindentenza di Napoli per chiedere di nuovo, dopo oltre tre anni , il parere obbligatorio e vincolante. Stavolta però il responsabile del procedimento è cambiato ed il posto dell’Arch.Ricciardelli è stato preso dall’Arch. dott.ssa Rosaria Crescenzio. La quale esprime parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica in conformità alla proposta pervenuta. Proprio la discordanza di tale parere, con quello rilasciato nel 2014 dalla dott.ssa Ricciardelli, che riteneva la categoria dell’intervento come restauro conservativo e non la ristrutturazione, ha colto l’attenzione delle Associazioni. Infatti, come altresì proposto proprio in considerazione che l’intervento ricadeva nel centro storico in Zona “2” del P.U.T. e zona “A” del P.U.C. , si imponeva la necessità di conservare la simmetria dei marciapiedi rispetto alla carreggiata. Appare pertanto evidente la diversità di interpretazione, da parte dei due Responsabili della stessa Soprindentenza di Napoli e Provincia, delle norme dettate dal Piano Urbanistico Territoriale e dal Piano Urbanistico Comunale. Poiché non si trattava di esprimere un parere di gradimento ma altresì applicare norme chiare e precise. Pertanto le Associazioni contro le illegalità, hanno chiesto un intervento sia al Ministero preposto, all’Autorità Nazionale Anticorruzione, alla Procura Generale di Napoli, nonché al Comando Carabinieri di Sorrento. Affinché si accerti se le autorizzazioni per tali lavori di riqualificazione nel centro storico della nostra Città, siano state concesse nel rispetto delle norme previste dagli strumenti urbanistici in vigore nel Comune di Sorrento. Inoltre indagare ed approfondire l’intera vicenda dato che resta incomprensibile che lo stesso Ente (Soprintendenza) possa esprimere pareri nettamente contrastanti in merito alla realizzazione dei lavori. Quesiti che, in attesa di altre Autorità interpellate, a quanto pare però hanno colto immediatamente l’attenzione del Ministero. 21 gennaio 2018 – salvatorecaccaviello.

RISPOSTA MINISTERO DEI BENI CULTURALI