Vico Equense. Riconosciuti quattro faggi secolari, un Eucalipto ed un Tiglio come Alberi Monumentali

16 gennaio 2018 | 19:58
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Vico Equense. Riconosciuti quattro faggi secolari, un Eucalipto ed un Tiglio come Alberi Monumentali
Vico Equense. Riconosciuti quattro faggi secolari, un Eucalipto ed un Tiglio come Alberi Monumentali
Vico Equense. Riconosciuti quattro faggi secolari, un Eucalipto ed un Tiglio come Alberi Monumentali
Vico Equense. Riconosciuti quattro faggi secolari, un Eucalipto ed un Tiglio come Alberi Monumentali
Vico Equense. Riconosciuti quattro faggi secolari, un Eucalipto ed un Tiglio come Alberi Monumentali

Vico Equense. E’ stata accolta presso la Regione Campania la proposta di “attribuzione di monumentalità” a quattro faggi secolari del Monte Faito (400 anni), all’Eucaliptus Globosus di Matignano (età presunta 150 anni) e al Tiglio di Massaquano (circa 300 anni). Soddisfatto della notizia Dario Russo, presidente dell’Associazione Pro Faito Onlus, che ha avanzato la proposta, […]

Vico Equense. E’ stata accolta presso la Regione Campania la proposta di “attribuzione di monumentalità” a quattrofaggi secolari del Monte Faito (400 anni), all’EucaliptusGlobosus di Matignano (età presunta 150 anni) e al Tiglio di Massaquano (circa 300 anni).

Soddisfatto della notizia Dario Russo, presidente dell’Associazione Pro Faito Onlus, che ha avanzato la proposta, fatta propria dal Comune di Vico Equense. Questi alberi sono tra i più longevi d’Italia, con una smisurata valenza culturale, testimoni viventi della ormai estinta industria della neve.

Queste piante, di circa 400 anni, infatti, bordavano le neviere, le fosse dove, un tempo, nel periodo invernale si ammassava la neve, che erano foderate da uno strato coibentato costituito da fogliame secco proveniente sempre dagli alberi di faggio. Uno stratagemma ideato, per proteggere la neve dal calore del suolo e dai venti di scirocco per assicurarne la consistenza fino al giungere del periodo estivo, quando dopo essere stata cavata, la neve era trasformata in blocchi di ghiaccio per essere trasportata e venduta in tutta la penisola sorrentina e nei paesi del vesuviano.

Agli alberi monumentali è riconosciuto non solo un valore botanico, ma una rilevanza culturale, infatti, un albero monumentale non è solo un “grande albero di bell’aspetto”, ma lo si può considerare quasi un “sopravvissuto”, la testimonianza di un paesaggio, di un ecosistema, di un uso del suolo e di una precisa fase della vita degli uomini che attraverso le generazioni l’hanno piantato, accudito e ne hanno beneficiato.

La catalogazione è mirata all’istituzione di un albo delle piantemonumentali per garantirne la conservazione e la valorizzazione in base a precisi caratteri di rilevanza storica, ambientale e culturale ed a preservare gli alberi da abbattimenti e potature arbitrari e da eventuali danni procurati da terzi.

“Dopo un iter lungo, complesso e non privo di ostacoli – raccontano dalla Pro Faito Onlus – siamo riusciti a far dichiarare alberi monumentali dalla Regione Campania i nostri amatissimi faggi secolari. E’ un risultato inseguito a lungo, frutto di tenacia e perseveranza che rappresenta un messaggio di speranza dopo gli eventi bui che abbiamo vissuto in questi mesi. Ed è con un sentimento di grande riconoscenza che vogliamo ringraziare la agronoma dottoressa Elena De Marco, che ha curato tutta la parte tecnica (le schede che sono state depositate inseguito ai sopralluoghi), e poi anche seguito tutto l’iter fino al raggiungimento dell’obiettivo. Con Faito nel cuore, continuiamo a difendere e rappresentare dovunque possiamo la montagna sul mare”.

L’elenco degli alberi monumentali della Campania lo potete trovare a questo indirizzo.

I nostri alberi sono alle schede 82-83-84-85.