Amalfi, domani manifestazione degli studenti dell’Istituto “Marini-Gioia”: ecco perché

6 febbraio 2018 | 15:41
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Amalfi, domani manifestazione degli studenti dell’Istituto “Marini-Gioia”: ecco perché

Nella giornata di domani, 7 febbraio 2018, si terrà una protesta degli alunni dell’Istituto Marini-Gioia di Amalfi. La motivazione risiede ancora una volta nella questione “Seminario”. Ecco il comunicato completo:

“Amalfi, 07/02/18. Gli alunni sono stanchi perché sono anni che attendono ciò che era stato loro promesso: il “Sacro Seminario”, ristrutturato grazie ad un contratto istituito dalla Provincia e con il totale supporto finanziario della Curia. Lo scopo di questo contratto era riutilizzare l’edificio come nuova struttura ospitante gli indirizzi di studio del “Marini-Gioia”, i cui studenti necessitano di maggior spazio, poiché molte aule, finalizzate ad attività motorie e di laboratorio, sono state sottratte per accogliere gli alunni della sede associata di Atrani sfrattata.
Il motivo che ha portato gli studenti a manifestare è stato non solo l’abbandono dello stabile ma soprattutto la scelta di trasformarlo in un albergo, come risulta dall’articolo pubblicato da Positano News (“Amalfi addio al turistico, il Seminario diventa Hotel” di Redazione – 26/01/2018) a discapito dell’istruzione pubblica. Una scelta da cui traspare un chiaro messaggio: gli studenti e la cultura in Italia non hanno valore. Le istituzioni dimenticano che prima di essere studenti essi sono cittadini che rappresentano il futuro e la crescita della nazione, che non può esistere senza un’adeguata preparazione. E’ inconcepibile che in un paese considerato patria della cultura gli interessi economici prevalgano sulle esigenze didattiche degli studenti.
L’obiettivo al quale gli studenti ambiscono è avere uno spazio adeguato dove coltivare le proprie passioni e sviluppare le proprie capacità.
Gli studenti scendono in piazza per smentire lo stereotipo secondo il quale sono totalmente disinteressati alla vita politica e sociale della scuola dando prova di voler essere parte integrante della comunità e non diventare il capro espiatorio di errori non conducibili a loro.

I rappresentanti d’Istituto
Giuseppe Amendola
Vincenzo Cavaliere
Gianluca Gagliano
con l’aiuto di
Antonella Buonocore”.