A Cava de’ Tirreni il 13 marzo si parla del movimento #MeToo

14 febbraio 2018 | 11:41
Share0
A Cava de’ Tirreni il 13 marzo si parla del movimento #MeToo

Cava de’ Tirreni. Martedì 13 marzo 2018 alle ore 18.00 nel Salone di Rappresentanza del Palazzo di Città, si svolgerà il dibattito “CONTESTIAMO L’INTERO SISTEMA. #MeToo dagli USA all’ITALIA” organizzato dalla La Rosa di Gerico, Associazione di Donne. L’associazione che opera a Cava de’ Tirreni dal 2005 al fianco dei diritti delle donne e contro ogni discriminazione legata al genere, ha organizzato il pubblico dibattito partendo dal movimento #MeToo americano e dalle forti polemiche che stanno attraversando il mondo del cinema e dello spettacolo, polemiche che in Europa, in particolare la Francia, non hanno avuto vasta eco e anzi sono state di diverso tenore, per arrivare a discutere sull’argomento delle molestie sessuali, di cui possono essere vittime tutte le donne in qualsiasi ambito lavorativo, familiare e di relazione.

A confrontarsi Angela Vitaliano, cavese che da 10 anni vive a New York, giornalista e attivista del movimento #MeToo, Gino di Mare, giornalista, Elena Guarino, Sostituto Procuratore della Repubblica presso ii Tribunale di Nocera Inferiore e Irene Maiorino, attrice cavese, che ha interpretato Teresa nella seconda stagione di Gomorra.

Abbiamo scelto questo argomento perché ci è sembrato emblematico di una situazione che riguarda tutte le donne, che quotidianamente vivono molestie, prevaricazioni, angherie e vere e proprie violenze nei luoghi di lavoro o ovunque si manifesti un maschio prevaricatore che pensa di essere un seduttore, ma in realtà è solo un molestatore.- hanno chiosato le donne de “La Rosa di Gerico”- Vogliamo, quindi, dare voce a tutte le donne, non solo a quelle già forti come le attrici che sono sotto i riflettori e possono dar grande eco alle loro denunce, ma anche a tutte coloro che ancora subiscono in silenzio.  Pensiamo che questa vicenda stia cambiando definitivamente gli stereotipi del rapporto uomo/donna e per questo merita riflessioni e approfondimenti.

Durante il dibattito si analizzeranno le diverse reazioni alla problematica che vanno da quella americana, che, con il #MeToo, lanciato per la prima volta da Tatana Burke, ha generato attacchi al potere ed alle persone di potere da parte di tantissime attrici, anche durante momenti di cerimonia come i Golden Globe, a quelle europee, in particolare francese, che sminuiscono il problema, definendolo “corteggiamento” come si legge nel manifesto della Denevue « Nous défendons une liberté d’importuner, indispensable à la liberté sexuelle ».

E mentre in USA le statunitensi hanno attaccato tutto il sistema del cinema dove le attrici sono state trattate per decenni da vere prede sessuali e in particolare hanno denunciato il potente produttore Harvey Weinstein, Dustin Hoffmann e Kevin Spacey, in Italia la denuncia di Asia Argento è stata accolta con freddezza, non generando azioni eclatanti ma solo critiche.

Solo recentemente nel nostro paese, oltre 100 attrici e registe, tra cui Valeria Golino, Cristina Comencini, Ambra Angiolini, Maia Sansa hanno preso posizione con un manifesto dal titolo “Contestiamo l’intero Sistema” ma come ha fatto notare duramente Asia Argento in una sua critica, nel loro manifesto non hanno fatto i nomi dei molestatori.

Qualcosa sembra muoversi, infatti, pochi giorni fa a Roma è stata sporta denuncia nei confronti del regista Fausto Brizzi  e la procura di Roma ha aperto un fascicolo. Non risulta ancora indagato, ma nei mesi scorsi molte attrici avevano parlato di provini sfociati in molestie e qualcuna potrebbe aver messo nero su bianco quanto ha subito. 

Magrina Di Mauro