Charter di mare e norme restrittive, Balducelli: “Tante imprese del settore bloccate”

3 febbraio 2018 | 12:28
Share0
Charter di mare e norme restrittive, Balducelli: “Tante imprese del settore bloccate”

Ha destato tante perplessità, per usare un eufemismo, la nuova regolamentazione dei taxi del mare. Una regolamentazione che prevede norme molto restrittive, con tanti rischi per le piccole imprese del settore. Sono centinaia di lavoratori a rischio in Costiera amalfitana e Penisola Sorrentina e, come abbiamo riportato qualche giorno fa, è nata un’altra associazione con Roberto Casa, Giovanni Rosina, Enrico Manzi , Agostino Longo, Sebastiano Iuculano per contrastare questa normativa.

Si è tenuto, inoltre, un incontro tra le amministrazioni comunali della Penisola Sorrentina, con in prima linea il sindaco di Massa Lubrense Lorenzo Balducelli, il presidente dell’area protetta di Punta Campanella Michele Giustiniani, l’assessore di Sant’Agnello Giuseppe Gargiulo, il presidente del consiglio comunale di Sorrento Stefano Marzuilo e il contrammiraglio Arturo Faraone.

Il Sindaco Balducelli si è così espresso in merito: “Siamo passati in modo molto repentino dalla deregolamentazione totale del settore ad una nuova normativa talmente restrittiva da bloccare di fatto l’attività di tantissime imprese del settore. La conseguenza preoccupante è la disoccupazione per centinaia di persone che lavorano direttamente nel charteraggio dei natanti ed indirettamente nell’indotto dei trasporti via terra, della logistica, del rimessaggio, delle agenzie di viaggio.

Pur consapevoli che al settore andavano dati degli standard di sicurezza più elevati, constatiamo nostro malgrado, che con la nuova regolamentazione il comparto è effettivamente in ginocchio. È per questo che pur nella considerazione delle competenze, il rispetto istituzionale e la stima nella Capitaneria di Porto, ci vediamo costretti, congiuntamente alla altre amministrazioni comunali della penisola sorrentina, di costituirci nei giudizi davanti al Tar, per la discussione dei ricorsi proposti dai singoli operatori e dalle associazioni di categoria a fianco delle aziende di charteraggio. Lo facciamo nella consapevolezza di doverci mettere al fianco dei lavoratori e delle famiglie che vedono mortificato il loro diritto di impresa”.