Vico Equense. Linee telefoniche del Comune e delle scuole irraggiungibili. Vi spiego io il perché! E’ colpa di Argosid?
Vico Equense. Linee telefoniche del Comune e delle scuole irraggiungibili. Quali sono i motivi? Cerco di spiegarvi tutto con meticolosità ed ordine.
Innanzitutto il Comune, le Scuole (gli Istituti Comprensivi Costiero e Caulino), Centro anziani, Centro Diurno Madonnelle, vari uffici comunali dislocati in tutto il territorio tra cui la SS. Trinità ed i Carabinieri, si avvalgono di un sistema di telefonia fissa e trasmissione dati con numerose linee per le varie esigenze dei vari servizi appaltati ad una ditta locale di nome Argosid Network.
Si parlava di Vico Equense “Città Digitale”, ricordo un convegno tre anni fa in cui si elogiarono i tanti interventi fatti in questo senso per superare il cosiddetto digital divide, cioè il divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione (in particolare personal computer e internet) e chi ne è escluso, in modo parziale o totale.
Proprio per questo questa azienda locale si era offerta senza costi per il comune, utilizzando gli scavi in atto per la metanizzazione del territorio, di cablare con la fibra ottica tutta la città, dal centro alle frazioni, compresa Moiano che fino a qualche tempo fa non arrivava nemmeno l’ADSL e i collegamenti telefonici.
Così venne spiegato al tempo di quella “festa” per la città digitale dall’allora sindaco ed attuale assessore ai Lavori Pubblici Gennaro Cinque: “Siamo arrivati prima dell’Agenda Digitale Europea. Vico Equense è completamente cablata con la fibra ottica. Certo i disagi dovuti ai lavori legati al passaggio degli alloggiamenti per la fibra ottica sono stati tanti e di questo chiedo ancora scusa a tutti i cittadini, ma oggi il peggio è passato e i risultati ci proiettano in uno scenario Europeo dove diventiamo esempio e modello da seguire per le altre città. Ora bisogna guardare alle opportunità offerte da una rete superveloce che ci apre a nuove realtà e grandi possibilità. Possiamo, infatti, vantarci di usufruire di una Rete di ultimissima generazione, in termini tecnici GPON, che significa la fibra ottica fino alla porta di casa. In un territorio di 30 chilometri quadrati sono stati già posti 100 km di cavi pronti a ospitare linee veloci per portare internet in ogni abitazione. Non solo nel centro della cittadina, ma anche nelle frazioni collinari. Da oggi hotel, agriturismi, B&B e tutte le strutture che ospitano turisti provenienti da ogni dove, potranno aggiungere alla propria offerta di servizi anche quella di infrastrutture di connessione adeguate ai tempi”.
Argosid Network è un’azienda con sede legale a Meta e sede operativa a Piano di Sorrento, nata nel 2010, presente nei settori della telefonia fissa, mobile e internet.
Da vari comunicati si legge che è ufficialmente escluso il Comune di Vico Equense dalle aree “bianche” e “grigie” – così come identificate da Infratel Italia, società in house del Ministero dello Sviluppo Economico e delle Telecomunicazioni – ossia dalle aree cosiddette in “digital divide”. “Grazie all’intervento effettuato sul territorio di Vico Equense da Argosid Network e a seguito di verifica ed ispezione da parte di Funzionari della stessa Infratel Italia, è stata certificata la copertura del 91,3% del territorio in FTTh”.
Andiamo in ordine. Viene stipulato nell’aprile 2010 tra Argosid Network e Digitel Italia spa un accordo di partnership per l’installazione e la manutenzione di centrali per la fornitura di servizi avanzati, tra cui i servizi di telefonia che la prima azienda ha in appalto con la seconda. Mese successivo, stesso anno, viene firmato l’accordo in esclusiva con Digitel Italia spa per l’installazione delle centrali su Vico Equense e Moiano.
Digitel Italia nasce nel 1999, piccola società con sede a Firenze, dall’iniziativa di quattro imprenditori con l’intento di cogliere l’opportunità che in quel momento si stava presentando, con i primi passi verso la liberalizzazione del mercato delle TLC.
L’incubo per circa 60mila utenti in Italia di servizi di telefonia fissa, è iniziato a novembre scorso. Telefoni muti e web fuori uso. L’incubo non è finito, ma intanto Agcom è intervenuta con una delibera presidenziale – un atto d’urgenza – per ripristinare i servizi telefonici, facilitare le cosiddette “procedure di migrazione” e uscire dal pantano della diatriba fra Digitel e Telecom con la prima che si è vista staccare le linee dall’ex monopolista, titolare dell’infrastruttura di rete, per una questione di mancati pagamenti dei servizi all’ingrosso acquisiti e tramite cui Digitel rivende servizi voce e dati a reseller e clienti finali.
La delibera presidenziale 27/17/PRES pubblicata sul sito Agcom ricapitola tutta la vicenda. Agcom aveva inviato alle parti interessate comunicazioni il 17 novembre 2016 e il 9 febbraio 2017 con la richiesta di informare i clienti delle situazioni di criticità contrattuale fra i due e della possibilità di interruzione dei servizi. Ad aprile 2017 Agcom, con un primo intervento d’urgenza a salvaguardia dei clienti di Digitel, chiede a Telecom, che aveva diffidato il distacco delle linee a Digitel per mancati pagamenti, che a fronte del pagamento, da parte di Digitel, di 1,5 milioni vi fosse la riattivazione e il mantenimento del servizio per un periodo di 3 mesi dalla notifica del dispositivo (da fine aprile). Il tutto fermo restando «le precedenti obbligazioni economiche di Digitel nei confronti di Telecom per i servizi pregressi e non pagati».
L’8 settembre, il problema dei mancati pagamenti si ripresenta, e Telecom «informa l’Autorità della perdurante esposizione debitoria di Digitel nei propri confronti». E allo stesso tempo l’ex monopolista comunica all’Authority che «in caso di inadempimento nei 30 giorni successivi» alla diffida inviata a Digitel il 31 agosto sarebbe avvenuto il distacco del servizio.
La lettura della delibera Agcom dà conto poi di tutti gli altri vari passaggi, fra cui la contestazione di Digitel di una parte del credito vantato da Telecom, oltre che di una comunicazione sul sito internet della società in cui Digitel segnala proposte formulate per rientrare dal debito rifiutate però da Telecom Italia.
Riassumendo, tutta la fonia (l’ambito voce, telefonico) di Argosid non sono raggiungibili visto il subappalto ad altra ditta (Digitel) che ha un contenzioso con l’ex monopolista italiano. Per ovviare a ciò, tutte le utenze telefoniche comunali delle numerazioni 0818019xxx risultano non attive fino a nuova comunicazione. Oltre ad essere sempre raggiungibili attraverso i canali alternativi: mail istituzionali e PEC https://www.vicoequense.gov.it/servizi-e-uffici, sono state attivate delle numerazioni alternative, per raggiungere gli uffici comunali e le scuole, nello specifico: Comune: 08118321111 Centralino Comune: 08118321xxx uffici secondo le ultime tre cifre presenti sulla vecchia numerazione (es. Uff. Segreteria vecchio numero 0818019380 diventa 08118321380) – Scuola Scarlatti: 08118321612 – Scuola Sconduci: 08118321613.
Ma una domanda credo ci sia concesso di porcela: il Comune in tutta questa baraonda, non farà nulla per risolvere questo grave problema che si incide soprattutto per i suoi uffici? Nuovo appalto o trovare una soluzione alternativa con la ditta che gestisce le linee attualmente? Speriamo che si risolva nel più breve tempo possibile questo DANNOSO problema!
Dunque la colpa, oggettiva, nel senso di imputazione di un fatto-evento, è di Argosid e di tutto quello che è collegato. Ma rimane uno scandalo incredibile che un Comune in Campania e in Italia nel 2018 non riesca a risolvere il problema del telefono. Può essere solo colpa di Argosid e non anche di chi non provvede a rifarsi un sano e normale contratto con altro gestore? Se era un’attività privata invece di un ente pubblico cosa sarebbe successo? Un’azienda avrebbe risolto in 48 ore, al Comune invece aspettano che scendano le soluzioni da cielo e intanto si ha un disservizio enorme per la collettività. Confidiamo nel sindaco Andrea Buonocore che faccia un intervento forte e risolutivo , chiedendo anche i danni a chi di dovere.