Al Comune di Sorrento la concessione sub condizione è ormai prassi.
Continua l’applicazione da parte degli Uffici competenti di quello che in effetti è stato definito un artifizio affinché le richieste di occupazioni di suolo pubblico, ad attività responsabili di abusi edilizi, continuino anche in questa stagione ad essere rilasciate. Una disparità e senz’altro un torto verso quei commercianti onesti e perbene che continuano a rispettare leggi e regolamenti.
Sorrento – A quanto pare saranno ancora una volta i furbi e coloro che intendono le regole come qualcosa da usare a proprio uso e consumo, ad averla vinta anche durante la prossima stagione turistica. Il riferimento non può non andare a quei commercianti responsabili di occupazioni illegittime di suolo pubblico. Con strutture fisse e spesso con abusi edilizi all’interno dei locali che secondo quanto recentemente disposto dagli Uffici comunali preposti potrebbero farla franca a dispetto di leggi e regolamenti da far rispettare. Una serie di norme, secondo le quali, determinate illegittimità dovrebbe in modo improrogabile ostacolare il rilascio della nuova concessione per l’occupazione di suolo pubblico ed in determinati casi addirittura interdette. Invece ancora una volta si potrebbe continuare ad assistere inermi a vere e proprie disparità tra coloro che le regole le rispettano e coloro che continuano ad ignorarle. Continuando ad evidenziare segnalazioni da parte di cittadini e commercianti circa evidenti abusi ,che realizzati in maniera costante e talvolta anche con una certa arroganza, abbiano una sorta di appoggio dal Comune. Un fenomeno ,che vede nella evidente sicurezza di essere degli intoccabili (a cui non segue una efficiente e decisa presa di posizione da parte degli uffici comunali e delle autorità preposte), ha determinato,nel corso degli anni, che intere aree di suolo pubblico, e quindi appartenenti alla comunità sorrentina, fossero occupati abusivamente da strutture fisse. Stessa situazione si è verificata per abusi edilizi relativi alle strutture stesse . Dove palesi illegittimità come aperture irregolari, aumento della cubatura, ed ulteriori opere realizzate abusivamente,come la installazione di canne fumarie,che sebbene segnalati e poi rilevati dalle autorità preposte, non seguono poi il relativo iter giudiziario. Come l’emissione di ordinanze relative al ripristino dello stato dei luoghi, a cui tutti i cittadini sono sottoposti anche per piccoli abusi edilizi. Invece a costoro, che secondo norma,dovrebbero vedere le loro attività interdette, va data la possibilità di continuare ad operare usufruendo della ormai nota inerzia e di qualche artifizio burocratico offerti dal Comune di Sorrento.
Negli ultimi anni, tuttavia vi è stato un cambiamento di tendenza, dovuto sopratutto all’attività sul territorio svolto dalle Associazioni contro le illegalità. Infatti spesso è capitato che cittadini, ma sopratutto commercianti onesti e perbene hanno segnalato tali anomalie che successivamente non potevano non essere rilevate dalla Polizia Municipale, che a differenza del passato sta svolgendo senz’altro un lavoro egregio .
Ma quando, di fronte ad evidenti e documentate situazioni, ci si aspettava che anche dal Comune, stavolta vi fosse una concreta presa di posizione nel fare rispettare Leggi e regolamenti, in alcuni casi si è dato l’opportunità a molti imprenditori, pur di aggirare l’ostacolo (pur sapendo di non poterlo ottenere in maniera favorevole, poichè in presenza di abusi non sanabili), di chiedere alla Soprintendenza di Napoli il parere paesaggistico onde ottenere la sanatoria di quanto realizzato abusivamente.
Con tale presupposto tuttavia il Responsabile dell’Ufficio antiabusivismo,” si è esibito” nel rilasciare il parere “sub -condizione”. Ossia un evento che viene accettato ad una data condizione esprimendo pertanto una riserva. Tale iniziativa è stata determinate affinché, il Dirigente delle Attività Produttive del Comune di Sorrento, avvalendosi del parere “sub condizione”, espresso dall’Ufficio antiabusivismo (da non intendere come “ Nulla Osta Urbanistico”), procedesse al rilascio delle concessioni richieste dai titolari interessati. Una prassi, a tutti gli effetti, illegittima, non prevista da nessuna norma di legge ,nè tanto meno dallo stesso Regolamento OSAP(Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche). In molti casi non risulta specificata quale è la condizione che dovrebbe essere rimossa. Pertanto l’occupazione degli spazi pubblici utilizzati dai titolari di attività commerciali, ai quali il è stata rilasciata la concessione sub condizione, risulta abusiva. In tal caso la Polizia Municipale ha l’obbligo di effettuare i dovuti controlli e verbalizzare l’occupazione abusiva chiedendo al dirigente responsabile di disporre la chiusura per 5 giorni di tali attività nel rispetto dell’Ordinanza sindacale in materia.
Invece a costoro, che secondo norma,dovrebbero vedere le loro attività interdette, va data la possibilità di continuare ad operare usufruendo di una anomala iniziativa offerta dal Comune di Sorrento.
Un discutibile artifizio che in maniera palese aggira leggi e regolamenti creano senz’altro un preoccupante precedente. – 12 marzo 2018 – salvatorecaccaviello.