
vana Infantino L’attesa dura più di un’ora in quella stazione marittima, firmata da Zaha Hadid, che forse non è mai stata così affollata. C’erano tutti, dirigenti di partito, consiglieri regionali, amministratori, militanti, democrat di ogni ordine e grado. Tra la folla ad aspettare anche il fratello Roberto. Come anche la madre. Dopo arriva anche il padre. Una famiglia che si ritrova in quell’ultimo appuntamento elettorale dopo una campagna «aspra e dura», in cui «hanno messo in campo di tutto», sottolineerà Piero. «Violenza e volgarità» aggiunge. «Abbiamo risposto alla violenza come sappiamo fare noi non parlando contro, ma mettendo al centro idee e proposte». Il riferimento è alla videoinchiesta di Fanpage che ha travolto il fratello, assessore dimissionario al comune di Salerno. «Hanno paura di noi dice ma noi non ci siamo fermati, non molleremo. Hanno paura di quello che rappresenta Salerno e della forza che verrà fuori dopo il 4 marzo». Visibilmente emozionato, fra l’acclamazione generale, ribadisce quanto già sostenuto in più di un’occasione: «Non abbiamo arretrato di un millimetro, lotteremo fino all’ultimo secondo utile. Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato con noi dice ancora e la mia famiglia che mi ha sostenuto e che difenderò fino alla fine, fino alla morte». Ed è ovazione per il primogenito del presidente della Regione in corsa per la camera dei deputati nel collegio uninominale Salerno e nel listino proporzionale Caserta. Sullo sfondo le note di Senza paura di Luciano Ligabue, light motive di tutta la campagna, con De Luca junior che si rivolge alla nutrita platea dicendo: «questi siamo noi, questa è Salerno, fuori dai salotti, dai blog, dai click, dai salotti, dalle stanze di partito, noi intendiamo così la politica fra gente, con la gente, per la gente». Al centro il modello Salerno, da «difendere e portare anche Roma». «Sto combattendo per difendere i valori di una comunità spiega – rappresentiamo la politica del fare, non delle chiacchiere e della demagogia. Noi siamo un’altra cosa. Siamo anche la responsabilità e l’etica del coraggio delle scelte». Scelte audaci, come quella delle Universiadi a Napoli: «abbiamo deciso di puntare sulle Universiadi grazie alla tenacia del nostro governatore Vincenzo De Luca, noi siamo un’altra cosa, abbiamo dato una risposta forte all’Italia, alla scelta vergognosa di Roma, quell’immobilismo che danneggia». Al centro la politica del fare, con De Luca junior che passa in rassegna gli impegni prioritari da portare in Parlamento. Dal piano per l’assunzione in Campania di 30 mila giovani nella pubblica amministrazione, al credito d’imposta del 100 per cento per i nuovi investimenti, dalla sicurezza presenza capillare delle forze dell’ordine sul territorio e videosorveglianza diffusa alla scuola che deve farsi comunità e presidio di legalità nei territori, fino alle donne. «Ho incontrato tanti giovani e tante donne che richiedono tutele dice – abbiamo abolito la vergogna delle dimissioni in bianco, ma dobbiamo fare di più perché le giovani donne devono poter guardare con tranquillità alla gravidanza. Vanno rafforzati anche i centri antiviolenza come anche il reddito d’inclusione per garantire condizioni di vita dignitose ai più fragili. Dobbiamo fare in modo che il sistema di welfare messo in campo a Salerno possa essere replicato». Lancia poi l’idea di una carta universale per i servizi alla famiglia e di misure di sostegno per i liberi professionisti, come anche per gli artigiani che ripete «sono i custodi delle nostre tradizioni e della nostra cultura». E giù con l’affondo agli avversari, grillini in testa: «Li stiamo ancora cercando non ci sono, non hanno fatto nulla e non faranno nulla in futuro. La politica al di là delle bandiere, dei blog dei click la fanno le persone in carne ed ossa siamo noi. Io mi candido non per mettere medaglie al petto, ma per stare in trincea per difendere i nostri valori, il nostro modello Salerno, difendiamo il nostro progetto di sviluppo, il nostro futuro». Parla poi della sua città e delle cose da fare, a partire dalla realizzazione del piano di interventi infrastrutturali presentato ieri mattina dal governatore. «Ci sono impegni straordinari da è portare avanti e realizzare per la città di Salerno, dalla metropolitana al completamento della cittadella giudiziaria, dall’ospedale fino agli interventi sulla viabilità provinciale». In agenda tante idee, progetti, proposte da realizzare. Come quella di un asilo nido all’interno della cittadella e il trasferimento di alcune aule dell’università nel palazzo di giustizia dopo il definitivo trasferimento degli uffici. «Dobbiamo decidere cosa fare dei locali del Tribunale, io penso che si potrebbero trasferire lì alcune aule dell’università».