Maiori: Califano fa luce sulle sulle immotivate dimissioni dell’assessore Cipresso e i “giochi” del Sindaco Capone
Tutti a Maiori sapevano che Raffaele Cipresso, ormai ex assessore del Comune, non faceva parte del gruppo di giunta, ma il sindaco Antonio Capone ha fatto finta di niente, senza nemmeno pensare di sostituirlo: Cipresso è il secondo dimissionario dell’amministrazione dopo Vincenzina De Chiara. La nota del consigliere d’opposizione del gruppo Orizzonte, Enrico Califano, fa trasparire dei giochi a cui è sottoposta l’amministrazione della cittadina costiera, in cui domina do ut des, a discapito degli eletti che sono stati costretti a mettersi da parte, perché coscienti di tale situazione.
“La Giunta Capone ha perso un pezzo tre mesi fa. Si è dimesso Raffaele Cipresso: motivi “personali”; cioè dopo due anni è mezzo si è guardato indietro, attorno e dentro. – scrive Califano nella nota dal titolo “Aspettando la cicogna” –
Guidava settori che per una Amministrazione vera non possono restare senza direzione politica: Demanio, Trasparenza amministrativa e Ordinamento degli uffici. E conseguentemente non è stato sostituito.
Succede, quando ti tocca un Sindaco che invece di governare subappalta: prima la funzione di governo ad un tecnico, e poi assieme a lui tutto il paese a qualche politicante di terza fila del capoluogo in cerca di occasioni a buon mercato.
Con i risultati sotto gli occhi di tutti: così per il tentativo di terminal SITA senza ritorni adeguati per i maioresi, così per il depuratore che si vorrebbe imporre a servizio gratuito di quasi tutta la Costiera, così perfino per l’amministratore di fiducia (altrui) della società partecipata che deve gestire i servizi e i soldi (nostri).
Con l’uscita di Cipresso si coglie anche nella maggioranza una prima presa di distanze dalle pratiche di “scambio” in uso da due anni e mezzo, unica garanzia di sopravvivenza di una Amministrazione priva di visione strategica e di elementari capacità operative, ormai non più solo improduttiva, ma dannosa.
Sullo specifico della Giunta poi, il Sindaco ha sempre partorito con dolore (degli altri).
All’inizio ha avuto problemi con le femminucce: la prima gliel’hanno recapitata in confezione regalo (e quindi non rifiutabile) gli amici degli amici di Salerno… diecimila euro per un anno di vacanza a Maiori. E un indimenticabile balbettio in Consiglio sulle magnifiche sorti e progressive della pianificazione progettuale FSE dell’Assessore De Chiara.
Subito dopo, un trimestre di doglie per la sua sostituzione con risorse locali e le relative complesse turnazioni.
Adesso il problema ce l’ha coi maschietti.
Nel dubbio, può sempre fare un colpo di telefono al deputato di Caserta a cui ha recentemente portato (pochi) voti (Piero De Luca, eletto al proporzionale nel collegio di Caserta, ndr). Con l’aria di smobilitazione che tira da quelle parti, per un poltroncina, sia pure piccola, la cicogna arriverà di corsa.
Ma comunque sia, è difficile che porti un assessore alla Cipresso, cui va almeno riconosciuto che i danni creati li ha fatti gratis, senza prendere dal comune un euro di indennità di funzione in trenta mesi.
E non è poco.”