Giovani abusi: un provvedimento per regolamentare gli eccessi della vita notturna. La proposta a Napoli dopo la tragedia di Nicola Marra a Positano
Poca partecipazione da parte dei ragazzi, i veri protagonisti e i principali destinatari di questa iniziativa, che probabilmente vedono in tutto ciò solo dell’ allarmismo fine a sé stesso. Giovani che non hanno ancora colto l’essenza vera del problema, scossi da notizie tragiche che probabilmente dimenticheranno dopo qualche settimana
Napoli . Come si “divertono” i giovani oggi? È l’alcool il vero motore della vita notturna? Partendo da semplici ed usuali domande come queste che oggi, mercoledì 18 aprile, ha avuto luogo la manifestazione Genitori in piazza, indetta dalla fondatrice dell’associazione Onlus “Donne per il Sociale”, Patrizia Gargiulo. L’iniziativa è nata dopo la tragica morte del ventenne Nicola Marra nella notte di Pasqua a Positano in Costiera amalfitana .
Un corteo partito alle 11.30 in piazza Matteotti e conclusosi in piazza Municipio nella sede dell’amministrazione comunale di Palazzo San Giacomo, dove è stato presentato il provvedimento finalizzato ad una maggiore ed effettiva regolamentazione della vita notturna partenopea e non solo. Un elenco di proposte volte ad una limitazione dei danni e ad una prevenzione più incisiva da parte dei genitori e delle istituzioni per riuscire a ridurre se non eliminare i gravi rischi cui, spesso inconsapevolmente, si va incontro.
Dal rimodernamento di alcune leggi all’ esecuzione di quelle già vigenti da tempo (così come riportato dall’ articolo 691 del Codice Penale sulla Somministrazione di bevande alcooliche a persona in stato di manifesta ubriachezza: “Chiunque somministra bevande alcooliche a una persona in stato di manifesta ubriachezza, è punito con l’arresto da tre mesi a un anno. Qualora il colpevole sia esercente un’osteria o un altro pubblico spaccio di cibo o bevande, la condanna importa la sospensione dall’esercizio”).
L’obiettivo è di promuovere una campagna di informazione costante attraverso le famiglie e le scuole, sensibilizzare i giovani all’ amor proprio e i genitori alla loro genitorialità, al buon esempio. Temi non facili da affrontare e soprattutto difficile trovare terreno fertile per l’applicazione di regole che, come ben noto, si scontrano con gli interessi economici dei gestori dei locali notturni. Un business dilagante e complesso da riadattare. Sono stati molti i suggerimenti avanzati nel documento sottoposto in bozza al sindaco Luigi De Magistris ai fini dell’emissione di un’ordinanza che regolamenti la vendita di alcolici nei locali notturni (come ad esempio, l’alcool test agli accessi e le uscite dalle discoteche, o anticipare l’orario di chiusura delle serate). Imparare soprattutto a seguire le regole non perché imposte dai vertici o per il timore di incorrere in sanzioni penali dissuasive ma per una pura e sana tutela di sé. Imparare a limitarsi non per paura di essere rimproverati da un genitore che potrebbe non rifinanziare le prossime sbronze (uso il condizionale perché è risaputo quanto sia difficile tenere il punto, dire NO, ma lo è ancor di più accettare le drammatiche conseguenze di quei NO mancati).
Poca partecipazione da parte dei ragazzi, i veri protagonisti e i principali destinatari di questa iniziativa, che probabilmente vedono in tutto ciò solo dell’ allarmismo fine a sé stesso. Giovani che non hanno ancora colto l’essenza vera del problema, scossi da notizie tragiche che probabilmente dimenticheranno dopo qualche settimana, sorseggiando il quinto drink della serata. Giovani che vogliono evadere dalla realtà e diventano poi vittime dei loro peggiori incubi.
Qui di seguito riporto il comunicato stampa della manifestazione Genitori in Piazza, presentato all’Assessorato all’Istruzione del Comune di Napoli:
Siamo orgogliosi della numerosa partecipazione dei genitori napoletani al corteo che si è tenuto oggi a Napoli.Erano presenti oltre 100 persone, benché avessero dato la propria adesione oltre 1000 genitori – dichiara la Presidente dell’Associazione Donne Per il Sociale Patrizia Gargiulo.Una delegazione della nostra Associazione è stata ricevuta dall’assessore all’Istruzione Anna Maria Palmieri, alla quale abbiamo consegnato la “Carta dei Genitori”, ossia il documento redatto dal team di professionisti che ho coordinato – afferma l’Avvocato Luigi Ferrandino – nel quale sono contenuti una serie di suggerimenti all’Amministrazione Cittadina affinché possa intervenire per combattere l’emergenza giovani – alcol – droga.All’incontro erano altresì presenti il Consigliere Comunale Maria Caniglia Presidente della Commissione delle Politiche Sociali, gli Avvocati Rossella Frendo, Antonella Nardone, il Professore Avvocato Antonio Coviello, alcuni genitori dell’Associazione ed il Presidente dell’Associazione dei Gestori delle Discoteche.Dopo oltre due ore di confronto, si è stabilito che la Carta dei Genitori sarà consegnata alla Direzione Generale ed all’Avvocatura del Comune di Napoli al fine di analizzare le proposte in essa contenute e vederne la concreta fattibilità.In secondo luogo è stata prevista la costituzione di un tavolo permanente che periodicamente si riunirà per l’individuazione delle problematiche relative all’emergenza giovani al fine di individuare strategie di contrasto del fenomeno.