Minala avvelenato, Improta e Busellato a caccia della A: Bari-Salernitana è la sfida degli ex
Il derby dell’amicizia, ma anche una partita ricca di tante storie. Bari-Salernitana è una sfida particolare, unica nel suo genere. Il gemellaggio che lega le due tifoserie è tra i più belli d’Italia, ma in campo è sempre stata battaglia vera. Impossibile altrimenti, perché sul terreno di gioco ci vanno i calciatori e a volte le motivazioni personali contano più di quelle di squadra. Quando si affronta la propria ex squadra si è sempre invogliati a dare un qualcosa in più (vedi Rodriguez di giovedì santo), ma quando si affronta la propria ex squadra dopo essersi lasciati male si vuole vincere e basta. Il protagonista più atteso sarà ancora una volta Joseph Minala. Il mediano camerunense ha giocato 19 partite con la maglia del Bari, 3 gol e un addio molto polemico. Dopo aver ottenuto molti complimenti per la sua prima stagione con i galletti (campionato 2014/2015), Minala ha detto addio in estate per approdare al Latina. Poi, a gennaio 2016, il ritorno al Bari: solo una presenza. L’eroe del Partenio non la prese benissimo e al suo arrivo a Salerno non fece nulla per nascondere il suo malcontento: “Tornare a Bari a gennaio non fu una mia scelta, nel calcio a volte succede. Io lì mi misi a disposizione, sono sempre stato presente agli allenamenti ma forse qualcuno c’era rimasto male per il fatto che in estate avessi accettato Latina e non di tornare in Puglia, per cui non ho avuto spazio. L’ho pagato sulla mia pelle e sono andato avanti”. Minala sarà titolare e anche il primo dei due ex Bari che oggi vestono la maglia della Salernitana, senza considerare il tecnico Stefano Colantuono. L’altro calciatore, naturalmente, è Alessandro Rosina. Il numero 10 granata al San Nicola ha vissuto forse la sua migliore stagione degli ultimi 5 anni, con 12 gol in 41 partite. Un campionato esaltante, giocate che fecero alzare la cornetta al diesse Angelo Fabiani per portarlo all’ombra dell’Arechi. A Salerno, però, Rosina non è riuscito a trasformarsi ancora in Rosinaldo. Molte partite deludenti, ma anche un pizzico di sfortuna. Un ricordo? Facile, Bari-Salernitana di dodici mesi fa. Al San Nicola la Salernitana perse ingiustamente 2-0. C’era un rigore netto per i granata, ma a mangiarsi le mani più di tutti fu proprio Rosina. Due pali, uno sullo 0-0 con una palla a giro magnifica: qualche centimetro e la storia poteva cambiare. In campo con la Salernitana, in quella sfida, c’erano Massimiliano Busellato e Riccardo Improta. Sabato, i due calciatori saranno avversari dopo una stagione tra alti e bassi vissuta a Salerno. Busellato ha giocato 25 partite con la maglia del cavalluccio, due gol e un incredibile infortunio che lo tenne lontano dai campi per praticamente tutto il girone di ritorno. Fu comunque una delle note positive della prima parte di campionato. Improta invece partì bene per poi perdere il posto nel girone di ritorno. 30 presenze totali e 2 gol, uno a Brescia e il secondo indimenticabile nel derby all’Arechi con l’Avellino, l’ultima partita giocata dall’amico di Zito in Via Allende. Quest’anno Improta ha raggiunto la definitiva consacrazione ed è uno dei maggiori pericoli per la difesa granata. A proposito di Zito: lui non è ex, ma con il Bari ha un conto in sospeso. Tutto nacque da quella polemica esultanza quando il mancino granata segnò ai pugliesi con la maglia dell’Avellino, la Curva barese non lo ha mai perdonato. Difficile che a indossare i guantoni sarà Alessandro Berardi (0 presenze per lui con i galletti), mentre c’è qualche possibilità in più per Alan Empereur. Il difensore brasiliano viene da 187 minuti nelle ultime 4 partite e sogna una maglia da titolare, ma per ora appare in svantaggio nelle gerarchie di Fabio Grosso.