Montagne russe a Cremona, ma alla fine è 1-1: il gol di Minala avvicina la salvezza
CREMONA. Benvenuti sulle montagne russe dello Zini di Cremona. Finisce 1-1 una delle partite più strane della stagione della Salernitana: le due squadre danno vita a una partita spettacolare, ma paradossalmente giocano solo gli ultimi due quarti d’ora delle due frazioni. Nella prima mezz’ora di gara e nei primi 30 minuti del secondo tempo non succede assolutamente nulla. Apre Minala al 29’, pareggia Canini quattro minuti dopo poi Kiyine sbaglia un rigore e Bocalon manda sul palo il tap in a porta vuota. Nel secondo tempo Popescu viene espulso (ma era Piccolo a meritare il rosso) e la Cremonese schiaccia i granata nell’area di Radunovic, senza però riuscire a mettere veramente in difficoltà il portiere serbo. Alla fine l’1-1 accontenta le due squadre che si salveranno con senza affanno. Partita cattiva, ben 9 cartellini totali: sabato contro il Cittadella oltre a Popescu non ci sarà neanche Odjer, diffidato e ammonito.
LA CRONACA. Colantuono vara il 4-3-1-2 ma tra turno infrasettimanale e tante diffide propone un ampio turnover. Fuori Vitale e Sprocati, confermato Rosina che non giocava due partite consecutive in campionato da titolare dallo scorso maggio. Dal 1’ c’è Zito, ma la sua partita dura meno di 20 minuti: infortunio muscolare, dentro Minala che era stato inizialmente lasciato in panchina. Segno del destino. Tesser (anche lui squalificato, in panchina siede Strukelj) ha tante assenze e poche scelte, con l’ex Piccolo c’è il talentuosissimo Scamacca. Il primo tempo è stranissimo: tolta una parata col brivido di Radunovic su Piccolo e l’infortunio di Zito, non succede assolutamente nulla per 30 minuti. Tanti errori, confusione, paura di scoprirsi. I granata sono stretti e cercano sempre la verticalizzazione, ma puntualmente il passaggio è sbagliato. Più veloce ma altrettanto imprecisa la manovra dei lombardi. Poi all’improvviso la partita si stappa. Da un angolo battuto da Kiyine, Monaco trova Minala sul secondo palo e la Salernitana passa. Neanche il tempo per esultare che sulla punizione di Piccolo Canini salta più in alto di Ricci (che è venti centimetri più basso, da rivedere le marcature) e fa 1-1. Tre minuti dopo e i granata hanno l’occasione per ripassare in vantaggio. Camara atterra Rosina in area di rigore, Kiyine sbaglia e Bocalon riesce addirittura a fare peggio trovando la traversa da 3 metri dopo la respinta di Ujkani. Nel secondo tempo i ritmi tornano a essere bassissimi. Ricci è in giornata no, Kiyine paga l’errore dal dischetto e quindi il centrocampo non gira. La partita sembra avviarsi tranquillamente alla conclusione, poi Piccolo e l’arbitro la accendono: al 28’ l’ex Salernitana prende per il collo Popescu e poi simula una mano nell’occhio, Balice ci casca ed espelle il terzino granata. La Cremonese ringrazia e comincia a crederci, Scamacca non arriva per un centimetro sul cross di Renzetti poi inizia l’assedio. Angoli e cross, ma la Salernitana resiste a fatica. Al triplice fischio la liberazione, ennesimo piccolo passo verso una salvezza ormai vicinissima.
Pagellone Cremonese-Salernitana: Rosina pimpante, Popescu ingenuo. Che errore Bocalon!
RADUNOVIC 6 subito un rischio con una presa difettosa sul fendente di Piccolo intercettato in due tempi. Incolpevole sul colpo di testa di Canini, attento sul bolide dalla distanza di Scamacca nella ripresa e sulla successiva conclusione ancora dell’ex Lanciano. Ammonito per reiterate perdite di tempo.
CASASOLA 6 si tiene basso per larghi tratti del primo tempo, al primo affondo rientra sul mancino ma il tiro è ribattuto da un avversario. Dopo l’intervallo si distende con maggiore continuità. Si prende qualche rischio nell’applicazione della trappola dell’offside.
TUIA 6,5 esce alto aggressivo su Piccolo, concede le briciole al piccolo Ibra. Sempre attento e ben piazzato.
MONACO 7 chiude col corpo su Scamacca e col gambone su Camara. Bravo nell’azione del momentaneo vantaggio, prende il tempo a Camara e serve un cioccolatino a Minala che non può sbagliare. Finisce la partita con i crampi ma resiste stringendo i denti.
POPESCU 4,5 terzino adattato, rarissimi i suoi sganciamenti offensivi. Dalle sue parti, però, la Cremonese non passa mai. Rovina una partita positiva litigando col mondo intero, Casasola compreso. Riesce a farsi ammonire su un penalty a favore, cade nelle provocazioni dell’ex Piccolo (a Salerno più presenze in pista che in campo) e si becca il rosso diretto.
ODJER 6 sul piano della corsa e dell’intensità è tra i più attivi. Manca un pizzico di qualità nelle sue giocate ed anche di fortuna visto che ogni qualvolta si propone in sganciamento offensivo il pallone non gli arriva mai. Ammonito e già diffidato, salterà la sfida al Cittadella.
RICCI 5,5 gioca pochi palloni per essere il playmaker della squadra e neanche sempre bene. Per puro caso si trova nella zona dove transita Canini che si avvita bene e beffa Radunovic. Riesce difficile comprendere come potesse essere il suo uomo vista la differenza di stazza ed altezza. Avrebbe dovuto calciare il penalty prima delle solite gerarchie ballerine sul dischetto. Ha sul destro un pallone invitante dal limite ma lo mastica e non ne approfitta.
ZITO 5,5 schierato titolare a sorpresa, forse per sfruttarne la voglia di rivalsa contro Tesser con cui non si lasciò bene ai tempi dell’Avellino. Un cross a occhi chiusi verso il nulla, un tiraccio nel piazzale dello stadio e tanti palloni persi. Un problema muscolare lo toglie anzitempo della contesa. Ed è meglio così. Dal 21′ st MINALA 6,5 entra a freddo e sbaglia qualche giocata. Non la zampata da pochi passi dopo la zuccata di Monaco. Il gol ha un effetto stimolante, ma nel secondo tempo cala anche lui.
KIYINE 5 giochicchia a ritmi bassi, mai un’accelerazione o cambio di ritmo. Batte il corner del gol, ma tira come peggio non si potrebbe il calcio di rigore dopo aver scippato il pallone a Ricci. Dal 31′ st VITALE s.v.
ROSINA 6,5 rispetto alla gara col Cesena trova meno spazio anche a causa dell’intenso traffico tra le linee. In fase di non possesso si sacrifica spesso in raddoppio su Piccolo. Guadagna di furbizia e mestiere il calcio di rigore dopo aver trattenuto in campo un pallone che sembrava perso. Delizia la platea con qualche giocata delle sue.
BOCALON 4,5 invita i compagni ad alzare il pressing, ma è il primo ad effettuarlo in maniera blanda e poco convinta. Dopo aver sbagliato l’impossibile contro il Cesena, se possibile fa anche peggio allo Zini. Con la porta sguarnita e Ujkani a terra timbra l’incrocio dei pali sulla ribattuta del penalty fallito da Kiyine. Errore imperdonabile. Dal 18′ st ROSSI 5,5 si fa vedere solo per una dura entrata meritevole di cartellino giallo. Dopo pochi minuti dal suo ingresso la Salernitana resta in dieci e smette di affacciarsi nella metà campo avversaria.
ALL. BENI (Colantuono squalificato) 5,5 tra turnover e scelte tecniche in campo ci va un undici rivoluzionato. Tra i misteri di una stagione a tratti enigmatica resterà il perché non si riesca a stabilire, in maniera netta ed incontrovertibile, colui il quale è deputato all’esecuzione dei calci di rigore. Rivedibili anche piazzamenti e marcature sui calci da fermo avversari.
ARBITRO BALICE DI TERMOLI 5,5 Canini stende Ricci da posizione peraltro invitante per una battuta a rete, assegna un inspiegabile vantaggio e ammonisce Bocalon sul successivo fallo. Vede bene sul penalty assegnato ai granata. Rosina tiene in campo il pallone, il successivo contatto con Camara è netto. Eccessivamente permissivo nei confronti dell’avvelenato ex Piccolo.