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Nicola Marra , Positano. Choc dall’autopsia: «Cocktail di alcool e sostanze chimiche nel sangue»

17 aprile 2018 | 00:26
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Nicola Marra , Positano. Choc dall’autopsia: «Cocktail di alcool e sostanze chimiche nel sangue»

Sulla morte di Nicola Marra, che ha sconvolto la Campania. Torna Il Mattino di Napoli con un articolo a firma di Petronilla Carillo. Potrebbe non essere stato l’alcol a creare uno stato di forte agitazione in Nico Marra, il ragazzo morto la notte di Pasqua a Positano cadendo in un dirupo dopo una serata in discoteca. O almeno potrebbe non essere stato solo l’alcol. I risultati ufficiali dell’autopsia eseguita dal professore Pietro Tarsitano della Federico II e dalla tossicologa Pascale Basilicata saranno consegnati nelle mani del procuratore aggiunto Luigi Alberto Cannavale della procura di Salerno non prima di altri sette giorni. Uno slittamento nella consegna delle perizie reso necessario da un qualcosa che sarebbe emerso dalle analisi e che avrebbe indotto i due esperti ad ulteriori approfondimenti. I risultati (non ancora ufficiali) evidenzierebbero la presenza, nel sangue di Nico, di sostanze chimiche non ancora tipizzate.Insomma, sostanze che necessitano di ulteriori approfondimenti per capire di cosa si tratti e quali effetti potrebbero aver avuto sulle condizioni psicofisiche del ragazzo. Secondo quanto accertato finora ci sarebbero tracce di alcol nel suo corpo ma non in grandi quantità: Nico aveva bevuto ma, probabilmente, non era tanto ubriaco come hanno tutti voluto far credere. Sicuramente, però, l’alcol potrebbe aver amplificato l’effetto di queste sostanze che devono ora essere ben qualificate. Insomma, si procede con cautela e con tutte le attenzioni del caso.  Intanto gli inquirenti attendono proprio le relazioni dei due periti per colmare alcune lacune della drammatica storia e dare così un senso al comportamento del ragazzo. Ci sarebbero difatti dei punti ancora oscuri nella vicenda, soprattutto rispetto a quanto accaduto all’interno della discoteca e del gruppo di amici di Nico. Punti oscuri sui quali chiedono chiarezza anche i genitori del ragazzo. È stato proprio il legale della famiglia, l’avvocato Mario Carnielli, nel giorno dei funerali, a stupirsi del comportamento del giovane: «Lui era un fifone – ha osservato – non si sarebbe mai allontanato da solo e con il buio. Ecco perché noi siamo convinti che sia accaduto qualcosa prima… all’interno della discoteca». Un dettaglio, questo, che sarebbe apparso strano anche dopo la visione dei filmati da parte degli investigatori. Se difatti i carabinieri della compagnia di Amalfi, agli ordini del capitano Roberto Martina, non hanno mai avuto dubbi sulla dinamica dei fatti e sull’accidentalità di quanto accaduto, qualche domanda se la sono posta proprio in merito ad alcune cose che potrebbero essere accadute prima. Indagini in un certo senso blindate dalla procura e proprio questo lascerebbe intendere che forse gli inquirenti possano avere altri sospetti.