Positano morte di Nicola Marra, il padre “Maledetto e spaventoso alcol” Lilly Viccaro Theo di Chi l’ha Visto “Non parla nessuno”
Positano morte di Nicola Marra, il padre “Maledetto e spaventoso alcol” Lilly Viccaro Theo di Chi l’ha Visto “Non parla nessuno” La tragedia del ragazzo di Napoli nella cittadina della Costiera amalfitana continua a essere una vicenda che scuota l’intera Campania. Il padre di Nicola in apertura de Il Mattino si rivolge al mondo del divertimento, mentre le telecamere di “Chi l’ha Visto”, programma che andrà in onda mercoledì sono in giro per la cittadina della Costa d’ Amalfi riprendendo i luoghi dove è stato Nicola Marra. Nessuno parla qui, ma si sa ben poco, visto che era in compagnia di amici e amiche di Napoli, che pure non si sono voluti far riprendere dalla telecamere. Positano, ma anche Capri, dove il ragazzo con la famiglia era un habituè. Intanto
“Mio figlio era un ragazzo pazzesco, con un cuore e una mente enorme, con una vita a disposizione ma che gli andava stretta per le tantissime cose che programmava e del quale era il primo realizzatore”. E’ uno dei passaggi della lettera che Antonio Marra, papà di Nicola il giovane di 21 anni di Napoli che ha perso la vita in un tragico incidente la notte di Pasqua. Secondo l’autopsia, il giovane napoletano, di ritorno da una serata in discoteca a Positano, sarebbe deceduto sul colpo dopo un volo di circa 70 metri.
Nella lettera a Il Mattino il papà di Nico lancia un appello a tutti, genitori e figli adffinchè la morte del ragazzo non sia vana: «Maledetto e spaventoso alcol! Ma perché tutto questo…?
Nico ha voluto inconsapevolmente, casualmente ma purtroppo tragicamente,manifestare che si è arrivati a un punto di non ritorno. E adesso sto a piangerlo con un dolore che
mi fa morire giorno dopo giorno, ma che mi fa rabbia e costringe
ad urlare che non può e non deve succedere. Abbracciate i vostri figli, coccolateli,
fate loro leggere queste parole, la vita è preziosissima, non può essere ceduta in cambio
di uno sballo.
Ho visto gente che vomitava, camicie stracciate, sembrava un campo di guerra..
Il ritorno a casa dopo il divertimento deve essere qualcosa di normale e
scontato. Non si può pregare e sperare ogni volta nel miracolo ordinario di rivedere il proprio figlio riposare,al sicuro,nel proprio letto. A me non è più consentito…
Ciao Nico. Papà ti ama”
Gianni Lombardo ci manda l’articolo del Mattino con un suo commento
Mi permetto di scrivere qui per ricordare il povero ragazzo morto a causa dell’ alcool comprato nella discoteca di Positano.
Era maggiorenne, la discoteca ha sicuramente tutte le autorizzazioni, ma qualcosa non va.
Posti come questo dovrebbero essere luoghi di svago e divertimento e non l anticamera di tragedie.
Spero che questo dramma possa scuotere gli animi. Soprattutto dei positanesi. Non si può assistere indifferenti nel vedere, in tarda notte, ragazzi ridotti male e che vomitavano lungo via dei Mulini.
Questo bellissimo paese non ha bisogno di questo.
Meraviglia, poi, di non leggere un commento del sindaco o dei proprietari del pubblico esercizio.
Leggete invece questa toccante lettera del padre del giovane.
Buona domenica