Sorrento, mentre la cittadinanza continua a rimanere esclusa, cosa bolle in pentola?

15 aprile 2018 | 10:46
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Sorrento, mentre la cittadinanza continua a rimanere esclusa, cosa bolle in pentola?

Con la nuova stagione turistica alle porte, mentre la città si presenta come un cantiere aperto e con le solite ataviche problematiche irrisolte, al Comune ,il Sindaco continua ad essere impegnato a mettere a posto i vari tasselli di una Giunta monca dell’assessore forse più rappresentativo. Reo di non aver rispettato i patti, ma sul cui allontanamento si sono sollevati una serie di interrogativi. Nel frattempo, che si minacciano ulteriori cambiamenti, si profilano i soliti tatticismi di chi ,sia dall’esterno oppure da una opposizione inesistente, usa con scaltrezza le vicissitudini che continuano ad interessare un’ Amministrazione, priva di personalità, per continuare a coltivare soltanto determinati interessi, che come al solito si presentano ben lontani da quelli della cittadinanza.

Sorrento – Dopo che, durante le scorse settimane, si è assistiti alla “silurazione” dell’Assessore meno scadente, di una Giunta, che visto i risultati finora conseguiti, definirla competente sarebbe alquanto azzardato, la cittadinanza continua ad essere mantenuta all’oscuro circa i motivi che hanno portato a tale improvvisa decisione. I cui motivi evidentemente sono da ricercare altrove e non come si è voluto far passare per l’improvvido appoggio, dell’assessore in questione ,al candidato locale del Pd alle scorse elezioni politiche (mentre,a tale proposito, sarebbe opportuno altresì chiarire l’appoggio di Cuomo, al sindaco democratico di Meta di Sorrento, Giuseppe Tito, al rinnovo del Consiglio della Città Metropolitana di Napoli) . Una tesi che tuttavia vede nella debole ed inaspettata replica da parte dei vertici del gruppo Il Ponte ,di cui  Mario Gargiulo rappresenta (o rappresentava) senz’altro la punta di diamante, una ulteriore conferma. L’appoggio esterno, confermato dal leader Pontecorvo, ed il tempo richiesto per proporre un nuovo assessore, che paradossalmente dovrebbe essere sempre espressione del gruppo, non rappresenta, la giusta reazione quando ufficialmente, per futili motivi, viene fatto fuori un proprio uomo. Un Assessore, che oltre ad essere indicato come il principale futuro sindaco rappresentava senz’altro l’esponente più dinamico di un’Amministrazione che ,ora più di prima, continua a fare acqua da tutte le parti. In attesa che si sciolga tale dilemma, intanto l’Opposizione(definita ormai inesistente dalla maggior parte della cittadinanza) sembra non cogliere affatto l’ennesimo momento di “riflessione” del Sindaco Cuomo. Anzi gli fornisce addirittura il rimedio per uscire dall’embasse ,con uno degli uomini più affidabili e competenti delle scorse amministrazioni capeggiate dall’ex Sindaco, Marco Fiorentino. Insomma un evolversi confuso di una situazione, che continua a presentarsi, agli occhi dei cittadini, come un intrigato rebus. Dove, secondo alcune tesi, rancori personali sembrerebbero mischiarsi a cospicui interessi che vedrebbero in effetti al centro dell’attenzione la realizzazione di alcune impofrtanti opere strutturali di cui la città ormai da tempo ha un disperato bisogno. Interessi che potrebbero essere stati anche alla base dell’allontanamento, dal Comune, di Gargiulo. Il quale, seppure nella veste poco credibile di “traditore”, ora viene visto quasi come un “appestato” da cui tenersi alla larga.
Ora, a meno di eclatanti e per certi versi attese “novità” che , secondo alcune voci, potrebbero arrivare anche “dalle pendici del Vesuvio”, difendere determinati interessi e futuri programmi (che a quanto pare si estenderebbero finanche oltre il territorio comunale) quello che duole e che di fronte ad un tale scenario la cittadinanza continua a vestire il ruolo di spettatrice passiva.

Intanto, trascorso il momento di “intossicamento” ,dovuto probabilmente alla mancata candidatura alle politiche ed ufficialmente al voltafaccia dell’assessore Gargiulo, il Primo cittadino si è esibito in un nuovo rimescolamento di carte. La “nuova” Giunta, al di là di un ritorno al Comune di un professionista del calibro di dott. Franco Parlato, rivede i soliti noti. I quali assegnatari di deleghe che probabilmente (visti i risultati finora conseguiti rappresentati dall’ evidente stato di abbandono della città), continueranno con la ormai confermata incapacità mescolata alla solita arroganza, a rimanere inattivi. Supportando in tal modo quell’atavica inerzia, entro la quale, sia i vertici dell’amministrazione comunale ed i suoi sostenitori esterni, nonché una opposizione  a corrente alternata, trovano terreno fertile per coltivare determinati interessi. Anche la ventilata prossima estromissione dell’Assessore Coppola(la cui carica , come Gargiulo, rappresenta in ogni caso una netta espressione dell’elettorato) sembrerebbe entrare in una trattativa tra singoli che continuano a gestire interessi pubblici mantenendo all’oscuro la cittadinanza. Intanto, a stagione turistica ormai avviata, si registra il solito (se non peggio) caos lungo le strade e le piazze di una città in cui il buon turismo praticato una volta è soltanto un lontano ricordo. Dove però, anche l’imprenditoria turistica che continua a promuovere il prodotto Sorrento ad un certo livello, continua a navigare a vista adagiandosi ad un tale andazzo. Mentre altresì dovrebbe pretendere con decisione più servizi e strutture efficienti.

Uno scenario del tutto inverosimile quello tuttora offerto dall’Amministrazione comunale, che nel tentativo di giustificare un decennio di defaillance ed in mancanza di risposte concrete ad appuntamenti fondamentali per il futuro della città (come il collegamento parcheggio Achille Lauro -Porto), continua ora ad arrovellarsi in inspiegabili giochi di palazzo. In cui determinate pressioni ,per usare un eufemismo, ed eclatanti prese in giro (come l’attesa indefinita di un nuovo fantomatico Assessore), nonché la complicità di una opposizione silente, vedono nella gestione del potere ed il cercare in ogni modo di mantenerlo anche in futuro, l’obbiettivo primario. Evitando nella maniera più assoluta, mentre la città ed il territorio languono, che la cittadinanza in qualsiasi modo, interceda. – 15 aprile 2018 – salvatorecaccaviello.