Alcune riflessioni sul recente divieto di balneazione di Giuseppe Civale
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Alcune riflessioni sul recente divieto di balneazione
di Giuseppe Civale
Alle tre piaghe bibliche che affliggono da decenni la Costa (circolazione traffico, ospedale Castiglione, incendi estivi) si è aggiunta una quarta, ossia il divieto di balneazione, in effetti anch’esso da decenni onnipresente, ma regolarmente ignorato per comodità o per semplice tornaconto. Apprendo che le spiagge coinvolte sono quelle di Minori, Atrani e Vietri, mentre tutte le altre possono legittimamente inalberare la bandiera verde del vincitore, almeno stando ai recenti prelievi effettuati dall’ente addetto.
Ma ciò che sorprende è il fatto che solamente a Minori, Atrani e Vietri siano stati rilevati parametri abnormi. Per quanto ne so, l’acqua è un liquido che, a causa della limitata forza di coesione molecolare, è ampiamente scorrevole, cioè essa presenta caratteristiche di fluidità estrema. In altri termini l’acqua del mare non è in grado di riconoscere confini o limitazioni di sorta, essa non conosce barriere di alcun tipo, anzi predilige gli sconfinamenti, in gergo troppo dilettantisticamente chiamate inondazioni o tracimazioni. Alla luce di quanto sopra mi sia lecito chiedere per quale motivo (intendo fisico-chimico, non altro!) i valori inquinanti prelevati abbiano penalizzato solamente Minori e Atrani, risparmiando Maiori o Amalfi, tanto pericolosamente affiancate? Cosa dire? Anche per l’inquinamento marino ci vuole fortuna!
Giuseppe Civale