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Alcune riflessioni sul recente divieto di balneazione di Giuseppe Civale

25 maggio 2018 | 16:09
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Alcune riflessioni sul recente divieto di balneazione di Giuseppe Civale

Alcune riflessioni sul recente divieto di balneazione
di Giuseppe Civale

Alle tre piaghe bibliche che affliggono da decenni la Costa (circolazione traffico, ospedale Castiglione, incendi estivi) si è aggiunta una quarta, ossia il divieto di balneazione, in effetti anch’esso da decenni onnipresente, ma regolarmente ignorato per comodità o per semplice tornaconto. Apprendo che le spiagge coinvolte sono quelle di Minori, Atrani e Vietri, mentre tutte le altre possono legittimamente inalberare la bandiera verde del vincitore, almeno stando ai recenti prelievi effettuati dall’ente addetto.
Ma ciò che sorprende è il fatto che solamente a Minori, Atrani e Vietri siano stati rilevati parametri abnormi. Per quanto ne so, l’acqua è un liquido che, a causa della limitata forza di coesione molecolare, è ampiamente scorrevole, cioè essa presenta caratteristiche di fluidità estrema. In altri termini l’acqua del mare non è in grado di riconoscere confini o limitazioni di sorta, essa non conosce barriere di alcun tipo, anzi predilige gli sconfinamenti, in gergo troppo dilettantisticamente chiamate inondazioni o tracimazioni. Alla luce di quanto sopra mi sia lecito chiedere per quale motivo (intendo fisico-chimico, non altro!) i valori inquinanti prelevati abbiano penalizzato solamente Minori e Atrani, risparmiando Maiori o Amalfi, tanto pericolosamente affiancate? Cosa dire? Anche per l’inquinamento marino ci vuole fortuna!

Giuseppe Civale