De Laurentiis giovedi 17 incontro con Sarri
Cai tifosi cerchiamo di non essere scaramantici la decisione sul futuro dell’allenatore toscano attesa a metà della prossima settimana giorno 17 ?
Mica è il d-day, ma no: è il giorno di Sarri, uno non a caso, che va incastonato nel calendario, tra le mille pieghe di una settimana in cui ci saranno comunque un po’ di cose da fare, per De Laurentiis, per l’allenatore, per la squadra. E’ l’ora della verità, ammesso che possano bastare una sessantina di minuti, e spulciando qua e là tra gli appuntamenti – e senza ovviamente poter tener presente dei colpi di scena – giovedì 17 sembrerebbe la data giusta, se non fosse per quella vena di scaramanzia che accompagna tanto De Laurentiis quanto Sarri e che induce entrambi ad anticiparsi magari al mercoledì.
SI CENA. Però, e su questo non si deroga, la tavola (del ristorante) può ritenersi già imbandita, perché la cena di fine anno calcistico, al solito ristorante con vista panoramica, è prenotata da un bel po’. E allora, si può dedurre che a metà della prossima settimana, si arrivi alla fumata, che sia bianca (33%), che sia grigia (33%) o persino nera (33%), a meno che, per sfuggire alle convenzioni, non decidano di vedersi prima, magari già dopodomani a Figline, dopo la partita di Marassi, nonostante un calendario personale ricco di impegni.
E ALLORA. E quindi, si capirà nel breve volgere di qualche ora se Maurizio Sarri avverta ancora in sé quelle motivazioni che lo spingano a dare il 101% nei confronti di un «popolo che si può solo amare»: decide lui, sulla base di quanto si dirà con De Laurentiis, parlando di strutture, di mercato, di quella clausola da otto milioni di euro che andrebbe onorata per liberarlo. E non c’è strategia delle parti, non ce ne dovrebbe essere, in questa vicenda che è una storia sostanzialmente d’amore e che Hysaj conta di rivivere tra pochi mesi: «Perché se restiamo tutti, faremo un altro grande campionato. E abbiamo dimostrato la nostra forza».
SCHERMAGLIE. Ma il diario del giorno è pieno di schermaglie dialettiche in una specie di tutti contro tutti, con De Magistris che replica attraverso Kiss Kiss a De Laurentiis («faccio fatica a comprendere il suo attacco e per quelle frasi diffamatorie non si potrà fare altro che agire per vie legali») e con Nicchi, il presidente dell’Aia, che fa altrettanto: «Le frasi del presidente del Napoli, se sarà il caso, verranno valutate dalla Procura Federale». Mica era ieri, però, era il d-day?
fonte:corrieredellosport