Maradona «Voglio salutare Maurizio Sarri, un Signore che mi diede una lezione di umiltà quando ebbi da ridire su di lui: e la famiglia Maradona gliene sarà sempre grato». Sua Maestà è sceso di nuovo in campo, stavolta l’ha fatto attraverso Facebook, perché sappia chiunque viaggi virtualmente che lui è seriamente pentito d’un tackle rifilato a Sarri in epoche non sospette e già ricomposto a modo loro, tra strette di mano e abbracci, scambiatisi ripetutamente e successivamente. Ma (ri)scrive Diego, e lo fa tre anni dopo, quasi a voler cancellare quelle frasi («non mi sembra all’altezza del Napoli») a cui Maurizio Sarri, «quel Signore che mi diede una lezione di umiltà», rispose sorridendo: «Per me Maradona può dire tutto quello che vuole, già il fatto che mi conosca mi onora e spero di fargli cambiare idea». Disse Sarri a Maradona, il 18 maggio dell’anno scorso, quando il Re arrivò a Castel Volturno: «Mi inchino ai tuoi piedi». E stavolta, a diciassette mesi di distanza, il pibe de oro ne ha di nuovo di dolcissime per un allenatore che l’ha stregato, anche umanamente.
DIEGO SCEGLIE. E lo dice ancora, Maradona, e proprio ora, e certo non è un caso che ciò accada mentre si sta per arrivare al d-day, e bisognerà lanciarsi nel futuro, andando oltre il contratto: sa di invito, a Sarri e a De Laurentiis («con il quale avrò modo di parlare di calcio più in là»), a ritrovarsi ancora, a starsene assieme, a continuare a credere in qualcosa, che si possa anche chiamare «umilmente» Sogno.
FIRME PER SARRI. Dice Napoli, o una parte di essa, che può esserci un modo romanticamente antico per provare a convincere Maurizio Sarri a restare: magari raccogliendo firme, e non certo per un referendum, ma semplicemente per ricordargli che qui «nessun’altra città gli saprebbe offrire l’amore della sua città… mentre qui hanno ancora un sogno nel cuore». Dicono quella trentina che hanno avviato la petizione, che si potrebbe passare in una libreria di Portici per arricchire il libro dell’affetto e poi spedirlo sino a Castel Volturno, affinché Sarri sappia. Dice Luigi De Magistris, il sindaco di Napoli, che stavolta – attraverso Canale 9 – non ha usato la clava per disquisire di calcio come pure gli è capitato la settimana scorsa, che Maurizio Sarri «deve rimanere, perché è un grande allenatore con un legame profondo con questa città e da tifoso, da primo cittadino e da napoletano non chiedo altro che lui resti qua con noi». Chissà cosa dica a se stesso Maurizio Sarri, leggendo tutto ciò.
fonte:corrieredellosport