Meta di Sorrento, su “Cattive abitudini” c’è la satira della tuttologa del web Martina Dell’Ombra: “per noi donne lo stupro è grandissimo business”
Il personaggio pariolino “ironizza” sulle difese agli imputati nella cruda vicenda, avvenuta nell'”hotel degli orrori”
La storia di violenze a Meta di Sorrento continua a far discutere il web e tutto il mondo, in maniera tale che un articolo della redazione di Positanonews è stato ripreso da uno dei personaggi del web più in voga del momento, che risponde al nome di Martina Dell’Ombra. La tuttologa pariolina (in realtà attrice), ha ironizzato in maniera pungente sulla “difesa” da parte di quelli che sembrano i familiari di alcuni degli indagati. “I parenti di alcuni imputati giustamente li difendono ipotizzando che la donna abbia organizzato tutto perché aveva una assicurazione sullo stupro. – scrive in un post sulla propria pagina Facebook Martina Dell’Ombra (alias Federica Cacciola) – In effetti io gli do ragione: per noi donne lo stupro è un grandissimo business”.
I passaggi del post poi assumono il tono ironico che è il marchio di fabbrica del personaggio web, che con la propria capacità di suscitare emozioni contrastanti nel pubblico. “Infatti una donna su tre subisce una violenza nell’arco della vita e solo in Italia ci sono circa 20 stupri al giorno. Ne consegue che raggiungere l’obiettivo è molto semplice: basta indossare una minigonna, andare in giro di notte da sola, o semplicemente soggiornare da sola in un hotel lusso 4 stelle, per arrivare velocemente al risultato”.
Quindi secondo la youtuber – è economicamente vantaggioso. Infatti il rimborso di 20.000 euro necessari per le cure mediche e psicologiche che qualunque assicurazione sanitaria garantisce in caso di aggressione fisica di qualunque tipo è sicuramente più che sufficiente per affrontare i minimi danni collaterali di uno stupro” – che con black humor afferma – basta farsi stuprare almeno 5/6 volte l’anno per raggiungere un reddito da far invidia alla Boschi”.
Martina Dell’Ombra, che recentemente ha presentato il libro Fake, mette in discussione anche importanti temi sociali a modo suo, quando afferma che lo stupro resta impunito il 70% delle volte, oppure che tali violenze sono un modo per dissuadere coloro che vogliono abortire, tirando in ballo anche coloro che sono contro le leggi sull’aborto. Lo stile provocatorio di tali post, dividono spesso il pubblico tra coloro che apprezzano tale satira e chi ancora prende sul serio il personaggio, cadendo nella rete.