Monte Faito (Vico Equense). Franco Cuomo dei Vas: “In montagna illegalità paurosa, piantiamo alberelli e ricordiamo solo quelli che muoiono per la legalità poi tacciamo su tutto il resto!”
Vico Equense. Una forte denuncia quella di Franco Cuomo, dei Vas, su quello che sta accadendo a Monte Faito in questi ultimi mesi. Una montagna che sta diventando terra di nessuno dove ognuno fa ciò che vuole. Appena si trova qualche fondo europeo si fa qualche ampliamento, oppure si nasconde qualche rifiuto speciale e tossico e si operano sbancamenti di terreno per costruirci sopra.
Ecco la dichiarazione completa:
“Volete sapere come questa amministrazione crede di far politica a Vico Equense? – dichiara il prof. Cuomo – Ve lo dico subito in pochissime righe. Allora: Il sottoscritto denuncia un misfatto che viene compiuto sul territorio, l’ultimo in ordine di tempo è uno sbancamento pauroso a Faito in località ex Fattoria. Chi scrive chiede l’intervento delle figure istituzionali responsabili di una montagna abbandonata: Regione, Provincia, Ente Parco e ultimo ma non ultimo il Comune di Vico Equense.
Il sottoscritto denuncia una gravissima latitanza di legalità: la faccenda che ho denunciato la conoscono tutti e non da ora ma, chissà perché, nessuno interviene o è intervenuto fino ad ora, o meglio, ora vi spiego come interviene il Comune di Vico Equense, ovvero il sindaco e la sua giunta e il presidente del consiglio e i consiglieri tutti.
Guardate! Scrivo io; nel paese c’è una gravissima crisi istituzionale (il primo che si sveglia e ha mezzi a disposizione fa ciò che vuole), che alimenta una paurosa latitanza della legalità non ostacolata da nessuno. La risposta che è arrivata dalle istituzioni sapete qual è? Invece di attivare immediatamente controlli e disposizioni atte a bloccare quello che accade organizzano un teatrino: “Il 26 maggio prossimo, giovani alberi saranno piantumati a Faito per la festa degli alberi e formeranno il sentiero delle querce che sarà dedicato alla memoria di Angelo Vassallo Sindaco di Pollica, che il 5 settembre 2010 pagò con la vita il suo desiderio di legalità, di giustizia ed il suo amore per l’ambiente”.
Ovvero, detto senza fronzoli e con molta onestà: lasciamo che il solito ambientalista solitario rompicoglioni denunci un misfatto che noi non abbiamo nessuna intenzione di bloccare, né tanto meno di verificare chi lo sta compiendo, e però invece facciamo una bella manifestazione di retorica arboricola (mettiamo le piantine che poi moriranno dopo un poco non curate da nessuno), chiamiamo i bambini e scolaresche festanti, piantiamo gli alberelli su uno dei quali mettiamo il nome del povero Angelo Vassallo, sindaco ucciso dalla stessa assenza di legalità che ormai alberga dovunque e così facciamo vedere che stiamo dalla parte dell’ambiente e della legalità.
Ecco. Qui a Vico Equense ormai è così che si amministra una città. E’ così che questa amministrazione fa politica a Vico Equense lasciando situazioni pendenti, non toccando argomenti molto seri, e questo succede per Faito, e questo succede per le spiagge rapinate ai cittadini, non ultime finanche le scogliere affittate agli albergatori ingordi, e questo è per il ponte di Seiano chiuso ai pedoni da quasi tre anni senza che nessuno fornisca una spiegazione plausibile, e anche qui, dopo una mia denuncia, il giorno dopo si videro due operai che lavoravano e ogni tanto compaiono ad intervalli di giorni e naturalmente la solerte descrizione degli interventi fatta dai solerti pennivendoli dei mediocri giornalini di provincia al soldo di chi li paga per far propaganda.
Quello che qui è denuncio è molto grave! Grave per tutti! Perché Vico Equense sta finendo col somigliare alle peggiori realtà della provincia di Napoli. I comportamenti di illegalità diffusa tollerati aumentano giorno dopo giorno e per ravvisare elementi di un way of life camorristico non c’è bisogno degli spari di rivoltelle in strada, basta già questo”.