Napoli -Crotone in 55.000 al San Paolo
Napoli-Crotone: probabili formazioni
Probabili formazioni
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Mario Rui; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Milik, Insigne. Allenatore: Sarri
Crotone (4-3-3): Cordaz; Faraoni, Ceccherini, Capuano, Martella; Rohden, Mandragora, Barberis; Trotta, Simy, Nalini. Allenatore: Zenga
Il Napoli ha trovato il successo in tutti e tre i precedenti di Serie A contro il Crotone, subendo un solo gol nel parziale.
Il Napoli con i tre punti potrebbe diventare la prima squadra della storia del nostro campionato a superare i 90 punti senza vincere lo Scudetto; inoltre sarebbe la terza squadra della storia ad andare oltre questa cifra dopo Inter e Juventus.
Il Napoli su 56 partite casalinghe di campionato dell’era Sarri ha perso solo quattro volte: due con la Roma, una con la Juventus e una con l’Atalanta.
Sono sei le vittorie esterne nella storia in Serie A del Crotone, nessuna delle quali arrivata contro una squadra classificata nel 2016/17 o nel 2017/18 nelle prime otto posizioni.
I calabresi hanno perso in cinque delle ultime sei trasferte di campionato (1V), subendo ben 13 gol in questo parziale.
11 degli ultimi 14 gol del Napoli in campionato sono arrivati negli ultimi 20 minuti di gioco.
E sei degli ultimi 13 gol del Napoli in A sono arrivati su sviluppi di calcio d’angolo, cinque dei quali segnati da difensori.
Salgono così a 14 le reti segnate dagli azzurri su sviluppo di corner, almeno tre più che qualsiasi altra formazione di questa Serie A; il Crotone è invece quella che ne ha subite di più in questo modo (13, alla pari dell’Udinese).
Lorenzo Insigne, che ha siglato una doppietta al Crotone nella sfida al San Paolo dello scorso campionato, ha segnato un solo gol con gli ultimi 50 tiri tentati in Serie A.
Al contrario Simy ha segnato sei gol nelle sue ultime sette presenze in A, con 20 conclusioni totali.
Che non sfili tutto via, anonimamente: come se fosse semplicemente scivolato via un anno, con dentro un campionato, e la sua normalità. Ma no: perché è stato semplicemente eccezionale starsene lassù e provare l’ebbrezza di lambire la Storia, ventiquattro volte da capolista e per diciotto giornate da solo, fino a quando, poi, le emozioni sono state stropicciate. E mica potrebbe esser congedata così la Grande Bellezza, un saluto e via, senza neppure un grazie, qualcosa che rimanga, che valga la pena di raccontarsela poi assieme questa domenica 20 maggio, in cui in cinquantamila avranno scelto il san Paolo, per amore e per gratitudine, per riconoscenza e per sentimento. Napoli-Crotone è l’Evento, lo trasformeranno in tale, sapendo che dall’altra parte ci sarà un gioco il destino e la favola d’una città che disperatamente proverà ad aggrapparsi con le unghie e con i denti alla serie A, di tenersela (ancora) tutta per sé, con l’angoscia di chi dovrà scalare una parete scivolosa, come potrà esserlo quello stadio che gronderà sudore o anche lacrime, perché certi momenti spingono a commuoversi.
PIENO. Sarà per tante varie cose messe assieme, una domenica speciale: si coglierà l’empatia tra questo Napoli e la sua gente, e si scorgerà pure quell’affetto per ciò che è stato offerto, un regalo maestoso di un calcio diverso, limpidamente elegante, d’una statura universalmente riconosciuta. E perché sia chiaro che Napoli sia rimasta assorbita dallo spettacolo, ne arriveranno in cinquantamila: come se fosse una festa o comunque una celebrazione, come se ci fosse ancora un domani, che certo dovrà pur esistere, magari ancora con Sarri, che con De Laurentiis ha ritrovato l’intesa e adesso deve solo dare l’assenso, oppure negarlo, e magari potrà definitivamente decidere alzando gli occhi.
L’ONORE. Napoli-Crotone per portar con sé varie immagini di un campionato intero, per riempirlo ancora di gioiosità, per scandire l’ultimo passaggio attraverso una «ola» o un applauso per quella squadra che ieri sera è andata ancora in ritiro e garantirsi la concentrazione giusta, quella che dovrà servire per spingersi – se possibile – oltre i novanta punti, mica un traguardo banale. Mancherà Chiriches, operato alla spalla, non ci saranno Ounas e Leandrinho, trasferiti in Primavera, chissà se toccherà dall’inizio ancora ai titolarissimi o se stavolta Milik sarà riuscito a convincere Sarri d’essere stato restituito al suo splendore, e ci sarà un Crotone che avrà nella sua testa, nelle proprie gambe, un orizzonte da andare a conquistare, in quella Napoli mai eguale a se stessa e sempre capace di stupire nelle sue cinquantamila sfumature d’azzurro.
fonte:corrieredellosport