Sarri vuole davvero incontrare De Laurentiis?

15 maggio 2018 | 07:51
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Sarri vuole davvero incontrare De Laurentiis?

Maurizio Sarri non andra’ al Chelsea perche’il patron Abramovich preferisce Pochettino.
Sarri è ormai lontano da Napoli è secondo un mio modesto parere non vorrebbe neanche incontrare il presidente De Laurentiis.
Si parla tanto del nuovo allenatore Carletto Ancelotti ma tutti sappiamo che costa intorno ai 7 milioni di euro all’anno piu’ le tasse siamo intorno ai 14 milioni.
Sicuramente l’ex Bayern Ancelotti vorra’ calciatori di caratura internazionale e i diritti di immagine tutti per se.
Siamo sicuri che allenera’ la squadra nel centro tecnico di Castelvolturno?dopo aver allenato Real,PSG,e Bayern sicuramente vorra’ strutture all’avanguardia.
De Laurentiis gli garantira’ questo?

Miki De Lucia

Maurizio Sarri non andra’ al Chelsea perche’il patron Abramovich preferisce Pochettino.
Sarri è ormai lontano da Napoli è secondo un mio modesto parere non vorrebbe neanche incontrare il presidente De Laurentiis.
Si parla tanto del nuovo allenatore Carletto Ancelotti ma tutti sappiamo che costa intorno ai 7 milioni di euro all’anno piu’ le tasse siamo intorno ai 14 milioni.
Sicuramente l’ex Bayern Ancelotti vorra’ calciatori di caratura internazionale e i diritti di immagine tutti per se.
Siamo sicuri che allenera’ la squadra nel centro tecnico di Castelvolturno?dopo aver allenato Real,PSG,e Bayern sicuramente vorra’ strutture all’avanguardia.
De Laurentiis gli garantira’ questo?

147 Gare con il Napoli Dal 2015 ad oggi Sarri ha guidato il Napoli in totale per 147 volte

2,15 Media punti La media-punti ottenuta da Sarri con il Napoli in tutte la competizioni

14 Anni di presidenza De Laurentiis ha acquistato acquistato il Napoli nel 2004
3 trofei vinti
è riuscito a vincere 3 coppe due volte è arrivata la coppa italia (2012, 2014) una volta la supercoppa
italiania (nel 2014)

Ecco cosa chiederà il presidente

rielaborazione del contratto, con scadenza sino al 2021, ma senza più la clausola di maggio 2019

L’immediato intervento a Castel Volturno, con lavori che dovrebbero partire sin dalla prossima settimana

Sfruttamento più ampio dell’organico, sottoutilizzato in alcuni elementi (Rog, Diawara)

Comunicazione in linea con la statura del club e dunque conferenze stampa pre-partita

Garanzia che
il ciclo continui e che il progetto aspiri, come sempre, a “grandi” risultati

Ecco cosa chiederà l’allenatore

adeguamento economico dell’attuale contratto con una cifra che superi i 3 milioni di euro

rinnovamento del Centro Sportivo di Castel Volturno, con interventi strutturali innovativi

un mercato che sia sempre in linea, dal punto di vista qualitativo, con l’attuale organico

comunicazione diretta e pubblicadi De Laurentiis e senza equivoci sulle reali ambizioni del club

necessità che il ciclo continui con la conferma di sei-sette calciatori titolari e di Giuntoli

Questo non è un gioco di specchi con immagini che si sovrappongono, ma la trasparente incertezza che si coglie all’orizzonte, alle spalle di Sarri, dove resta un interrogativo, avvolto nel mistero di valutazioni. Quella è una panchina e ne è padrone il suo “Comandante”: e soltanto nel caso in cui non esista più la possibilità di lasciarlo accomodare al proprio posto, De Laurentiis si lancerà in quel nuvolone, per farsi un’idea compiuta e anche definitiva. La prima scelta si chiama Maurizio Sarri ma essendoci una clausola, quindi il rischio che venisse onorata, più che un casting è cominciato, da un po’, un giro di perlustrazione, utile a capire come e con chi, eventualmente, poi affrontare il futuro. Quel che appare come lusinghiera fantasia mediatica, e cioè la scelta di una figura autorevolissima, un pluridecorato di fama internazionale, qualcuno che, come accadde con Benitez, introduca nell’universo scintillante dei top club, in realtà è la strategia più immediata che De Laurentiis vorrebbe inseguire, e nella lista, che si è andata sgrossando, vengono sempre tenuti, con le difficoltà che si possono intuire, sia Carlo Ancelotti che Antonio Conte, idee e non suggestioni, ipotesi poi da andare a verificare. E Unai Emery, che già cinque anni fa è stato vicinissimo al Napoli, è tornato prepotentemente attuale: all’epoca, carico dei trionfi dell’Europa League, lo spagnolo fu soluzione impercorribile per distanze non colmabili e per la successiva tentazione di De Laurentiis di osare con Sarri; ma stavolta, c’è il biennio (e di che livello) al Psg, che si va ad aggiungere a quello con lo Spartak e che potrebbe essere arricchito da una nuova tentazione. Emery è piaciuto, caratterialmente, a De Laurentiis, in quell’incontro all’aeroporto di Madrid.

MADE IN ITALY. Conte e Ancelotti non solo gli unici due italiani che occupano i pensieri di De Laurentiis, che si è soffermato – con Chiavelli e con Giuntoli – sui vari aspetti che conducono ad una scelta: Giampiero Gasperini, nel 2011, è stato per una notte l’allenatore del Napoli, poi Mazzarri si arrese al corteggiamento del suo presidente, smise di aspettare la Juventus, e quell’accordo (mica sulla parola) svanì, come concordato. L’Atalanta di Gasperini ha riempito gli occhi, ha rappresentato una frontiera del calcio moderno, e la difesa a tre non costituisce – non può – un pregiudizio. E Marco Giampaolo, per affinità riconosciute con Sarri, non è mai stato rimosso dai candidati ad una panchina per la quale il favorito, anzi il preferito, continuerà a chiamarsi Maurizio Sarri: si vede la sagoma riflettere in quello specchio che sta a Castel Volturno.