Turista stuprata in albergo a Meta di Sorrento. Arresti a Vico Equense e Massa Lubrense. Ripresa col telefonino, i video come trofei

14 maggio 2018 | 14:59
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Turista stuprata in albergo a Meta di Sorrento.  Arresti a Vico Equense e Massa Lubrense. Ripresa col telefonino, i video come trofei

Turista stuprata in albergo a Meta di Sorrento. Arresti a Vico Equense e Massa Lubrense. La notizia di questa mattina ha sconvolto tutti Ripresa col telefonino, i video come trofei . C’erano anche foto e video  della violenza sessuale scambiate in chat come se fossero trofei. Immagini della turista inglese struprata dal branco nel suo albergo in penisola sorrentina. Una violenza sessuale subita dalla donna drogata da un gruppo di dipendenti dell’Hotel in cui soggiornava a Meta. Arrestati i cinque violentatori incastrati dalle prove dell’orrore che avevano conservato come ricordo della notte dell’orrore, cinque barman di Vico Equense, Massa Lubrense, Portici e Torre del Greco.  Molti  lettori di Positanonews sconvolti per il fatto che  fossero anche dipendenti della Penisola Sorrentina e non solo della provincia di Napoli, un episodio senza precedenti in Campania . Questa la svolta delle indagini che prendono il via nell’ottobre del 2016 quando la donna, cinquantenne, presenta denuncia alla polizia di Kent una volta tornata in Gran Bretagna.
Sottoposta a prelievo di campioni biologici e ad accertamenti legali, i medici trovano sul suo corpo le tracce della violenza, lividi ed ecchimosi ovunque. Così dal suo paese viene informata l’autorità giudiziaria italiana tramite il servizio di cooperazione internazionale della polizia. L’ultima sera di permanenza della donna, due dei cinque, barman in servizio nel locale, offrirono a lei e a sua figlia un drink con la cosiddetta ‘droga dello stupro’. La turista di 50 anni venne condotta nell’adiacente locale piscina dove i due abusarono di lei. Consumata la prima violenza, la donna venne portata nella stanza dove alloggiava il personale dove “ad attenderla vi era un numero imprecisato di uomini, almeno una decina, che a turno usarono violenza su di lei”. Le indagini hanno portato alla scoperta di una chat, denominata ”cattive abitudini”, attraverso i telefonini sequestrati al personale maschile della struttura, nella quale gli autori dello stupro commentavano l’accaduto, scambiandosi messaggi e perfino foto scattate alla donna durante le violenze.
Recuperate anche le foto dei due barman che per primi hanno abusato della turista britannica, scattate col telefonino della donna. Delle cinque persone raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dalla procura di Torre Annunziata, uno degli uomini è stato individuato grazie al tatuaggio a forma di corona sul collo della donna. Decisivi infine i rilevamenti del Dna degli indagati sul corpo della vittima, che è stata inoltre sottoposta a esame tossicologico su alcuni campioni biologici che hanno dimostrato la somministrazione – nel periodo coincidente con lo stupro poi denunciato – di sostanze appartenenti alle classi farmacologiche conosciute come ”droghe da stupro”, in grado cioè di alterare la capacità di autodeterminazione della vittima e la sua capacità di reazione.
In una nota, il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico, sottolinea come ”è stato possibile pervenire all’identificazione solo di alcuni dei componenti del gruppo, tutti dipendenti dell’hotel” e che ”le articolate indagini, di natura tecnico-scientifica, disposte dalla Procura, unitamente agli accertamenti urgenti effettuati dalla polizia del Kent, hanno consentito di fornire ampi ed incontrovertibili riscontri al contenuto della denuncia della cittadina britannica”.

Speriamo che ci siano note di controparte, speriamo  tutti che la notizia di questa mattina abbia almeno una reazione da parte dell’albergo o dei diretti interessati .