Vico Equense. Lettera dei Frati Minimi di San Vito per la ricorrenza del 75 anniversario del Patronato di San Francesco sulla gente di mare d’Italia

16 maggio 2018 | 18:47
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Vico Equense. Lettera dei Frati Minimi di San Vito per la ricorrenza del 75 anniversario del Patronato di San Francesco sulla gente di mare d’Italia
Vico Equense. Lettera dei Frati Minimi di San Vito per la ricorrenza del 75 anniversario del Patronato di San Francesco sulla gente di mare d’Italia
Vico Equense. Lettera dei Frati Minimi di San Vito per la ricorrenza del 75 anniversario del Patronato di San Francesco sulla gente di mare d’Italia

Vico Equense. Una lettera dei Frati Minimi di SanVito per festeggiare la ricorrenza del 75 anniversario del Patronato di San Francesco di Paola sulla gente di mare d’Italia, è quella firmata da Padre Federico Maria Rubino, rettore della chiesa di San Vito e frate del convento annesso.

Ai carissimi cittadini
Ai pescatori e marinai

Cari fratelli e sorelle,
i solenni festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola che ci apprestiamo a celebrare nei giorni 9 e 10 Giugno p.v. si ammantano, quest’anno, di una maggiore particolare ammirazione, ricorrendo il 75° anniversario della proclamazione del nostro Santo Padre e Fondatore a Celeste Patrono di tutti i marittimi d’Italia, avve- nuta il 27 Marzo del 1943 con “Breve Apostolico“ del Sommo Ponte ce, il venerabile Pio XII.

Memori della tenerezza con cui Gesù predilesse gli uomini delle barche e delle reti, vivendo in mezzo a loro, scegliendo proprio in questa categoria i primi discepoli ed eleggendoli alla dignità di “pescatori di uomini”, il nostro Santo, intercedendo per ogni marittimo d’Italia, perpetua questa sollecitudine del Signore attraverso la sua potente intercessione.
“Mentre solcate gli oceani a bordo di potenti navi; voi, umili pescatori delle spiagge italiane, lavoratori operosi dei porti e dei cantieri; voi tutti che del mare fate come la vostra dimora, e che il mare abbraccia, quasi madre di immensa famiglia, provve- dendo a ciascuno il lavoro e il sostentamento” (Pio XII, radiomessaggio 16 Giugno 1957) siete sostenuti dal patrocinio di San Francesco di Paola, siete da lui seguiti e custoditi come padre sollecito del bene dei suoi gli.

La nostra memoria si ravviva in quella gura del nostro santo che – come traman- dano le fonti – sul suo logoro mantello posato sulle onde compì il passaggio dello stretto di Messina. San Francesco, che ha fatto della carità una regola di vita, è dive- nuto così compagno fedele dell’italica gente di mare, che Lo venera nei porti e sulle navi, molte delle quali si fregiano della sua sacra immagine recante l’invocazione “AD LITUS EDUC PATRIAE“, guidaci al patrio lido.

Questa ricorrenza ci esorta a ravvivare la nostra devozione a San Francesco, a guar- dare al luminoso esempio della sua vita che ci sprona ancor più ad amare e servire il Signore. Ascoltando la voce del mare, maestosa creatura di Dio, siamo invitati alla contemplazione e alla preghiera; chiediamo che in questo cammino ci accompagni, nel quotidiano esercizio della nostre attività, San Francesco, nostro speciale patrono.

Fraternamente, invocando su ciascuno la benedizione di Dio.

San Vito – Vico Equense, 15.05.2018

P. Federico M. Rubino o.m.
Superiore

PATRONO
DELLA GENTE DI MARE Breve Apostolico di Pio XII
A PERPETUA MEMORIA DELL’AVVENIMENTO

L’assegnare, all’occasione perpetua, il Patrocinio dei Santi alle varie classi della Società Cristiana, poiché sprona i fedeli a chiedere con ducia a Dio aiuto nelle loro necessità per l’intercessione dei Santi, induce anche a Noi, per il bene spirituale della Gente di mare italiana, a dare ad essa uno speciale Patrono celeste, accondiscendendo pure alle suppliche testé rivolteCi. Ci è infatti ben noto con che viva fede la Associazioni preposte alla cura della Gente di mare, le Società di navigazione e con tutti i Marittimi italiani, Ci abbiano insistentemente chiesto che Ci degnassimo stabile San Francesco di Paola loro celeste Patrono presso Dio ed anche con che calde parole sia i Principi di Casa Savoia ed il Cardinale di Santa Romana Chiesa l’Arcivescovo di Genova, sia l’Arcivescovo Castrense Ordinario d’Italia, e il Correttore Generale dell’Ordine dei Minimi, sia in ne le Autorità civili italiane abbiano avvalorato col loro ampio appoggio le stesse richieste.

Imperocché S. Francesco di Paola Confessore, che fu il Fondatore dell’Ordine dei Minimi e, grande per virtù e miracoli, fu dal Nostro antecessore Leone X iscritto nel numero dei Santi, è sempre stato venerato con profonda devozione dai Marittimi italiani, essendo la stessa vita del Taumaturgo piena di prodigi compiuti sul mare e spesso in favore dei naviganti, i quali avendolo in seguito invocato, hanno esperimentato la valida protezione dello stesso Santo nei loro pericoli, come è dato specialmente vedere dagli ex voto che adornano il Santuario di Genova noto a tutte le coste tirrene per la sua «CAMPANA DEL MARE», benedetta solennemente da pochi anni.

Perciò sembrandoCi opportuno in questo stesso giorno, 27 Marzo, in cui, nell’anno 1416, il medesimo Santo Taumaturgo nacque in Calabria, accondiscendere alle dette suppliche con quell’ardente sentimento, che Ci anima verso tutti i cittadini della nostra comune Patria, sentito anche il Nostro venerabile Fratello Cardinale di Santa Romana Chiesa il Vescovo di Palestrina, Prefetto della Sacra Concrezione dei Riti, a tenore della presente lettera e con la pienezza della Nostra Apostolica Autorità, stabiliamo e confermiamo spontaneamente con piacere ed in perpetuo San Sua Santità, Pio XII, con il Rev.mo P. Francesco Savarese, Correttore Generale dei Minimi Francesco di Paola Confessore, speciale PATRONO CELESTE PRESSO DIO delle Associazioni preposte alla cura della Gente di mare, delle Società di Navigazione e di tutti i marittimi della nazione Italiana. Nonostante qualsiasi cosa in contrario.

Benignamente abbiamo ciò stabilito, decretando che la presente lettera si e rimanga sempre stabile, valida ed e cace, abbia e consegua i suoi pieni e completi e etti, sia pienamente giovevole a coloro ai quali interessa o potrà interessare, ora ed in futuro; e così giudichiamo e de niamo, dichiarando irrito e nullo quello che in contrario, da chiunque e con qualunque autorità, scientemente o no, venisse tentato.

Dato a Roma, presso San Pietro, sotto l’anello del Pescatore, il giorno 27 del mese di marzo, dell’anno 1943, V del Nostro Ponti cio.

Luigi Card. Maglione – Segretario di Stato