Vico Equense. L’Istituto Comprensivo Costiero presenta il suo progetto per Festa a Vico per “una scuola a passo con i tempi”
Vico Equense. Quest’anno alla sedicesima edizione di Festa a Vico, il raduno-evento ideato dalo chef Gennaro Esposito per incontrare cuochi emergenti e affermati dell’enogastronomia internazionale, che vedrà l’avvio domenica 3 giugno con la Repubblica del Cibo che animerà ed affollerà le strade, giardini e palazzi del centro di pregiatissimi chef, provenienti da tutta Italia e non solo, sarà presente l’Istituto Comprensivo Costiero di Vico Equense con il suo progetto.
“Il progetto mira ad orientare i giovani, nel senso di aiutarli a trovare le proprie passioni – racconta la Dirigente Scolastica Debora Adrianopoli – a scoprire quello che interessa loro, creando ambienti di classe sensibili ai bisogni, alle idee, ai sogni e ai sentimenti degli studenti.
Le idee alla base del nostro progetto vanno ad incidere sulle tre dimensioni del fare scuola: lo spazio, il tempo e la didattica. Il tempo e la didattica impattano esclusivamente sull’organizzazione della scuola, per incidere sullo spazio è necessario il contributo dell’evento FESTA A VICO perché ci sono da sostenere costi per l’acquisto di arredi ed attrezzature di cui la scuola non dispone.
Cominciare ad incidere sulla variabile spazio, con nuovi setting/nuovi ambienti per l’apprendimento; creare spazi flessibili e Aule laboratorio disciplinari, significa avvertire la necessità di andare ad agire anche sul tempo scuola. Cambiare il setting d’aula tradizionale con i classici e vecchi banchi allineati, adeguati ad una didattica esclusivamente trasmissiva, per favorire modelli didattici diversi (TEAL, Spaced learning, ICT lab, Didattica per scenari), significa aprirsi ad una didattica di tipo laboratoriale, collaborativa, partecipativa.
Ciò impone un graduale ripensamento degli spazi e dei luoghi che preveda soluzioni flessibili, polifunzionali, modulari e facilmente configurabili in base all’attività svolta, e in grado di soddisfare contesti sempre diversi. Spazi così concepiti favoriscono il coinvolgimento e l’esplorazione attiva dello studente, i legami cooperativi e lo “star bene a scuola”. Condizioni indispensabili, queste, per promuovere una partecipazione consapevole al progetto educativo e innalzare la performance deglistudenti, favorendo la condivisione delle informazioni e lo sviluppo delle capacità comunicative.
Una scuola a passo con i tempi deve rendere duttili i suoi ambienti affinché vi siano spazi sempre abitabili dalla comunità scolastica per lo svolgimento di attività didattiche, per la fruizione di servizi, per usi anche di tipo informale; spazi dove lo scambio di informazioni avviene in modo non strutturato, dove lo studente può studiare da solo o in piccoli gruppi, dove può approfondire
alcuni argomenti con l’insegnante, ripassare, rilassarsi. La scuola così si apre all’esterno e diventa baricentro e luogo di riferimento per la comunità locale: aumentando la vivibilità dei suoi spazi, diventa un civic center in grado di fare da volano alle esigenze della cittadinanza e di dare impulso e sviluppo a istanze culturali, formative e sociali».
L’attenzione agli spazi significa attenzione alla persona, ai ragazzi, visti come soggetti attivi e
partecipi. La centralità della persona, il nuovo umanesimo e l’apertura al territorio trovano
nell’ambiente di apprendimento il contesto idoneo per organizzare i saperi e per stare bene:
benessere e accoglienza, flessibilità, identità ma anche socialità sono le parole chiave.
Per avviare il progetto, bisognerebbe realizzare tra la sede in via Sconduci e quella in Largo dei Tigli l’atrio come ambiente e spazio ricreativo, la biblioteca, la sala polifunzionale al secondo piano e almeno tre aule 3.0.
«Gli elementi che caratterizzano lo spazio sono arredi appositamente progettati, in particolare tavoli rotondi e/o trapezoidali scomponibili e assemblabili, tribunette su ruote, carrelli di servizio in sostituzione della cattedre, arredi per spazio biblioteca, puffi e divanetti per ambienti lettura e
spazio ricreativo”.
Stima costi:
Atrio: Euro 2.010,00
Biblioteca: Euro 3.183,00
Aula polifunzionale Plesso Scarlatti : euro 4.265,26
Aula 3.0: Euro 3.500
Almeno 3 aule 3.0: Euro 10.500
TOTALE 19.958,26. Mira a realizzare ambienti di apprendimento innovativi che favoriscano modelli didattici diversi (TEAL, Spaced learning, ICT lab, Didattica per scenari), per promuovere una didattica di tipo laboratoriale.
“La scuola è di tutti: il contesto scolastico ed il gruppo classe devono garantire – conclude la Preside– le condizioni ideali per potersi esprimersi, rappresentare una palestra di vita dove capire prima di tutto chi siamo, facendo emergere idee, spunti, ragionamenti, suggestioni, che ogni bambino o ragazzo sente dentro di sé e di cui spesso non è in grado di comprendere il significato. Aiutaci a realizzare tutto ciò!”.