Agerola, sversamenti nel torrente Penise: salva azienda agricola di via Ponte

Un’azienda agricola di via Ponte ad Agerola è salva dopo la certificazione dei controllo. Una serie di equivoci, anche burocratici, hanno bloccato l’attività di un allevamento dei preziosi bovini agerolesi, che secondo primi accertamenti dei Carabinieri e della polizia municipale e provinciale, risalenti a qualche settimana fa, denunciavano lo smaltimento illegale di reflui e l’inquinamento del torrente Penise, da parte della 57enne proprietaria A. L..
Ora si è accertato che l’azienda in questione, in realtà era iscritta al registro per l’utilizzazione degli effluenti zootecnici e dei materiali assimilati ad acque reflue, ma secondo il legale della proprietaria, Fortunato Savarese, ma gli atti non risultava vidimato. Gli accertatori poi non hanno rilevato alcun tipo di sversamento nel torrente, mentre le concimaie ed i pozzi a perfetta tenuta, erano in attesa di essere smaltiti per l’esito dei controlli.
Le aziende con i preziosi capi di bestiame sono ormai una realtà economica consolidata, ed è da questa primavera che sono stati messi in campo controlli a tappeto sui circa 50 allevamenti presenti sul territorio di Agerola. Le forze dell’ordine hanno rilevato che 3 allevamenti su 5 sono tenuti in maniera irregolare, tale da definirli fuorilegge: l’attività dei carabinieri ha lo scopo di prevenire l’inquinamento della falda acquifera dei paesi limitrofi e del Furore.