Castellammare, la 12enne violentata nelle terme lascerà Gragnano. I giudici “Violentatori belve”
Castellammare, la 12enne violentata nelle terme lascerà Gragnano. I giudici “Violentatori belve” . La bambina se ne andrà da Castellammare di Stabia e lascerà Gragnano sua città natale, si trova ancora in Campania per le indagini poi scapperà via da qui, dalla provincia di Napoli, dove ha vissuto l’orrore. «Per ora è qui, ma la volontà della famiglia è di andare via. Sicuramente a settembre la ragazza non sarà più nella scuola che ha frequentato fino a poche settimane fa», l’annuncio firmato dall’avvocato Roberto Chiavarone, il legale che difende la 12enne di Gragnano, la ragazzina che un mese fa ha denunciato 3 minorenni di Castellammare di Stabia per violenza sessuale, come riporta Metropolis oggi a firma di Ciro Formisano
Nonostante l’arresto dei baby-orchi e la conferma delle accuse blindate, mercoledì mattina, dai giudici del Riesame del tribunale per i minori, la famiglia della giovane ha deciso di andare via. Abbandonando, forse per sempre, la propria città. «Non è una questione di paura – chiarisce l’avvocato – La famiglia ha immensa fiducia nella giustizia. Ma è semplicemente la volontà di aiutare, in ogni modo, la 12enne a intraprendere un percorso di recupero psicologico. Ha bisogno di resettare e ricominciare da capo, come ci hanno suggerito anche gli psicologi che la stanno seguendo nel corso di questi mesi».
Mesi terribili scanditi dalle immagini agghiaccianti di quel triste sabato pomeriggio di fine aprile. Il giorno in cui i 3 ragazzini hanno trascinato a forza la 12enne in un locale abbandonato all’interno delle terme dismesse di Castellammare di Stabia. L’hanno portata in una stanza e a turno l’hanno violentata. «Ridevano mentre io piangendo, li imploravo di smettere », il racconto della vittima al pm della Procura per i minori, Fabrizia Pavani. Accuse confermate in pieno dai video choc ritrovati su telefoni e pc degli indagati. «Hanno ripreso tutta la scena con i cellulari », un altro passaggio dei verbali della 12enne. Da qui l’inchiesta e poi l’arresto. Mercoledì il tribunale del Riesameper i minorenni ha confermato il carcere per i 3 indagati (tra loro c’è anche un parente di un personaggio di spicco del clan D’Alessandro di Castellammare di Stabia).
Per il collegio presieduto dal giudice Ornella Riccio (a latere Rosa Labonia) la richiesta di scarcerazione presentata dai legali dei 3 minorenni va respinta. I baby orchi non meritano perdono nonostante la confessione resa in sede di convalida del fermo. Un’ammissione di colpe «parziale» e arrivata soltanto davanti «all’evidenza dei filmati», scrivono i giudici del Riesame. Una confessione che non basta a cancellare il quadro «avvilente», «squallido» e «volgare» raccontato dal provvedimento che conferma le accuse della Procura per i minori. Condotte, quelle dei baby orchi definite «spaventose» dai giudici del Riesame, secondo i quali gli indagati vanno sottoposti a un «periodo di riflessione» e di «educazione sentimentale, oltre che al rispetto delle primarie regole di vita». Parole che blindano la genuinità dei racconti della giovane, lasciando dietro le sbarre i 3 minorenni indagati, a vario titolo di violenza sessuale, violenza privata ed estorsione. Parole che però non fermano la fuga di quella bambina di appena 12 anni.