Condotta sottomarina Cetara –Vietri sul mare .Secondo Squizzato : “Il Comune di Vietri era da tempo a conoscenza dell’intervento.”
Oramai la querelle della condotta sottomarina coinvolge un po’ tutti, e la confusione creata e/ o creatasi ,mette in grande difficoltà i cittadini dei due comuni costieri, i quali, per ovvie ragioni, vorrebbero sapere, capire ed eventualmente farsi una opinione in merito sulla questione. Il “polverone” che si è alzato in questi giorni ,anzi in questi mesi, non crediamo sia destinato a placarsi ,anzi. E su questo,per dare un contributo di chiarezza l’ex sindaco di Cetara Secondo Squizzato dice la sua.
“I dubbi e le ostilità che si continuano a manifestare nei confronti dell’intervento di collettamento dei reflui di Cetara all’impianto di Vietri, già collegato a quello comprensoriale di Salerno, a mio avviso non sono più giustificati. Se agli inizi, a causa della mancata conoscenza dei dettagli tecnici e operativi dell’intervento potevano essere maturate delle perplessità, la lettura degli atti tecnici e l’ampia illustrazione degli stessi da parte del progettista dell’AUSINO, ing. Vitagliano e del Responsabile della Provincia di Salerno, arch. Cavaliere, dovrebbero aver fugato ampiamente le preoccupazioni. Il Comune di Vietri era da tempo a conoscenza dell’intervento e i dubbi espressi agli inizi, nel corso dei primi incontri, erano stati già chiariti. Inoltre, con la progettazione esecutiva e gli interventi di miglioramento proposti dalla società che si è aggiudicata l’esecuzione dell’intervento, sono stati ulteriormente ridotte le possibili criticità in sede realizzativa. Faccio riferimento all’uso di sonde per ridurre gli scavi e attività impattanti. Inoltre non sfugge a nessuno che poiché a mare non ci sono confini, risolvere la problematica della depurazione è un interesse di tutte le realtà costiere. E’ giusto chiedere garanzie sul buon funzionamento degli impianti, in particolare sulla questione delle pompe di sollevamento ed altri aspetti, ma una volta ottenute dal gestore dell’impianto le formali rassicurazioni, puoi apparire poi pretestuoso insistere sulla questione, specie se ciò può comportare ritardi nell’esecuzione dell’intervento.”
All’ex sindaco di Cetara , abbiamo inoltre chiesto una breve memoria, per ripercorrere la questione sin dal suo inizio , cercando di farci capire come sono realmente avvenuti i fatti che hanno portato all’approvazione definitiva del progetto .
“Nel 2012, con delibera di Giunta Regionale della Campania n. 400 del 31/7/2012 viene approvato il ‘Grande progetto Risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della provincia di Salerno, con uno schema di protocollo d’intesa che affida alla provincia di Salerno i fondi (complessivamente circa 90 milioni di euro) e le procedure per la realizzazione degli interventi. Fra questi è previsto, tra gli altri, un finanziamento di Euro 2.429.327,00 destinato ad un intervento per Cetara.
Dall’esame degli atti si verifica che è stata prevista la realizzazione di un impianto ubicato all’interno di un ampio manufatto che occupa gran parte del secondo spiazzale del molo di sottoflutto del porto di Cetara, un intervento che – da sindaco – feci notare subito non essere conforme alla normativa urbanistica ed ambientale vigente e, pertanto, non realizzabile. D’intesa con il gestore del servizio idrico integrato AUSINO Spa, che dal 2000 era il soggetto a cui il comune aveva trasferito definitivamente il servizio idrico, si punta ad una soluzione alternativa, ritenuta invece fattibile e compatibile con l’importo del finanziamento, che altrimenti sarebbe stato anche insufficiente: si tratta del collettamento dei reflui a mezzo di condotta sottomarina all’impianto di Vietri sul Mare che, nel frattempo era in fase di adeguamento per essere collegato a quello di Salerno.
Si susseguono numerose riunioni ai vari tavoli convocati presso la provincia per dimostrare, attraverso un’accurata progettazione eseguita dall’AUSINO, la validità del progetto. Dopo oltre un anno il progetto viene accolto ed incluso nel comparto n. 6 d’intervento che prevede gli impianti di Maiori-Minori, Tramonti e Cetara.
Nel luglio del 2014 l’amministrazione comunale di Cetara approva il progetto definitivo dell’intervento ed invia tutti gli elaborati all’Amministrazione Provinciale competente per l’espletamento delle procedure per indire la gara di appalto. Trascorrono poi mesi senza avanzamenti delle procedure mentre il comune di Cetara continua a sollecitare l’avvio della gara per la realizzazione dell’intervento. In sostanza si apprenderà poi che in considerazione della scadenza dei fondi (2007 – 2013) della vecchia programmazione l’intervento sarebbe stato spostato sulla nuova programmazione 2014/2020. Intanto il 2 maggio 2016, unitamente ad altri impianti in costiera amalfitana, viene eseguito il sequestro dell’impianto di pre-trattamento dei reflui urbani di Cetara e quello di altri comuni con nomina del custode giudiziario nella persona del prof. Paolo Massarotti. Da quella data tutti gli interventi sono stati oggetto di una ‘particolare attenzione’ del custode giudiziario nominato dalla procura ed hanno subito una netta accelerazione anche sulla spinta della regione Campania che ha posto la giusta attenzione sulla questione. “
Antonio Di Giovanni