Kolarov show – l’Italiaserbia gia’ vola

18 giugno 2018 | 06:13
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Kolarov show –  l’Italiaserbia gia’ vola
Kolarov show –  l’Italiaserbia gia’ vola
Kolarov show –  l’Italiaserbia gia’ vola

Dettaglio articolo
Tre punti preziosi per gli slavi al debutto, solo Mitrovic e Ljajic steccano

l’italserbia già vola

Milinkovic ispira, Kolarov decide su punizione
Costa Rica battuta

La splendida rovesciata di Milinkovic, una delle tante prodezze della sua partita ANSA
di Fabrizio Ponciroli

Quando si fa parte del gruppo del Brasile, sempre meglio farsi trovare pronti. La Serbia esordisce al Mondiale con un bel successo ai danni della Costa Rica, griffato Italia. Il gol vittoria, un capolavoro su punizione, porta la firma di Kolarov, alla sua undicesima rete con la nazionale serba, indubbiamente la più importante. Straordinario il romanista, non a meno l’apporto di Milinkovic-Savic. La stella della Lazio, uomo mercato per eccellenza, non ha tradito le attese, disputando una prova di grande qualità. Solo gli errori del compagno di squadra Mitrovic gli hanno impedito di festeggiare almeno un paio di assist. In generale, applausi ad una Serbia molto compatta e ben organizzata. Unico neo, la scialba prova di Ljajic. Il granata, di fatto, ha costeggiato la gara, senza mai una giocata degna del suo indubbio talento.

Mondiali, Costa Rica-Serbia 0-1: Kolarov show, a Milinkovic manca il gol
Buona la prima dei ragazzi del c.t. Krstajic: un calcio di punizione strepitoso del capitano regala i 3 punti. Il laziale ci prova senza fortuna

La sua squadra ha iniziato il Mondiale con una vittoria, importante per il debutto in un Mondiale. Krstajic, commissario tecnico dei serbi, è decisamente soddisfatto: «I miei giocatori hanno avuto l’atteggiamento e l’approccio giusto: unità. Dovevamo essere un gruppo compatto sia in difesa che in attacco e questa è la cosa più importante». Deluso Ramirez, CT della Costa Rica: «Dovevamo concretizzare le nostre occasioni ma ho detto ai miei giocatori che non è ancora finita». Da ricordare che Branislav Ivanovic ha disputato ieri il suo match numero 104 con la Serbia, superando Dejan Stankovic (103) e diventando così il giocatore più presente con la propria nazionale maggiore.

BELLA COSTA RICA. Onore anche alla Costa Rica. Forse meno spavaldi (e talentuosi) rispetto all’edizione 2014 (quella squadra sconfisse gli azzurri nel disastroso Mondiale brasiliano), va comunque apprezzato lo spirito dei rossi, già più che soddisfatti per aver centrato, ancora una volta, una fase finale di una Coppa del Mondo. Ritmo indiavolato nei primi minuti del match. La voglia di tre punti è radicata in entrambe le squadre che offendono senza paura. La partita è godibile, le occasioni, anche se non clamorose, non mancano. Con il passare dei minuti, la fisicità dei balcanici inizia a farsi sentire. Milinkovic-Savic si prende sulle spalle la Serbia e comincia a mostrare le sue qualità, sia come rifinitore che goleador aggiunto. Da applausi una sua rovesciata che Keylor Navas controlla a terra (giocata vanificata dal fuorigioco). Il fantasista biancoceleste si inventa un assist al bacio per Mitrovic, fermato dal solito Keylor Navas.

PUNIZIONE GOL.Il numero uno del Real Madrid non può nulla, all’11’ della ripresa, sul gioiello di Kolarov. La punizione del giallorosso è perfetta: 1-0 Serbia e vantaggio più che meritato per la compagine di Krstajic. I Ticos, subita la rete, faticano a reagire e perdono di coraggio. Ramirez capisce che è tempo di intervenire sull’undici in campo. Dentro volti nuovi, ossia, nell’ordine, Bolanos, Campbell e Colindres. I rossi si rianimano ma non riescono a rendersi pericolosi dalle parti di Stojkovic. Anzi, la Serbia va più volte vicina al raddoppio con Mitrovic che si addormenta su un’altra perla di Milinkovic-Savic. Nel convulso finale accade di tutto. Prima qualche scaramuccia tra Matic e la panchina della Costa Rica poi diventa protagonista l’arbitro Diedhiou. Il direttore di gara senegalese ricorre al VAR per una manata di Prijovic, subentrato all’evanescente Mitrovic, ai danni di Acosta. Dopo aver rivisto l’azione, Diedhiou corre verso l’attaccante in forza al Paok ma, a sorpresa, non sventola il cartellino rosso ma esibisce quello di colore giallo. E’ l’ultima emozione di una partita decisamente coinvolgente. Finisce con la vittoria della Serbia “italiana” che, nel gruppo E dell’osannato Brasile, conferma di essere una nazionale da osservare con grande attenzione e rispetto. Per la Costa Rica, il Mondiale è, ora, ancor più in salita. Venerdì prossimo c’è il Brasile.
fonte:corrieredellosport