La Svezia fatica ma vince con la Corea grazie al Var.A segno l’ex genoano Granqvist
60 Anni dopo Svezia ok
al debutto La Svezia non vinceva la prima partita ad un Mondiale dal 1958, nell’edizione casalinga, quando sconfisse il Messico 3-0. Successivamente, cinque pareggi e due sconfitte in sette “debutti” di torneo.
A Nizhny Novgorod gli scandinavi meritano il successo col gol dell’ex Genoa dal dischetto nella ripresa. La squadra di Shin Taeyong combina poco
Svezia di rigore. I giustizieri degli azzurri esordiscono al Mondiale con una preziosa vittoria ai danni di una volenterosa Corea del Sud. Un match che non vincerà, sicuramente, il premio di gara più spettacolare della Coppa del Mondo (43 falli sanzionati) ma, per gli svedesi, tre punti che li catapultano al comando del Gruppo F, al fianco della sorpresa Messico. Dopo le polemiche da “spionaggio calcistico” della vigilia (componente dello staff tecnico svedese allontanato dal campo di allenamento dei coreani e seduta “mascherata” dal CT Tae-yong), le due squadre si danno battaglia in campo. La Corea del Sud si dimostra diligente e ben disposta in campo. La fisicità degli svedesi è comunque un fattore. Jo, portiere schierato a sorpresa dal CT coreano (al posto di S.C. Kim), diventa protagonista al 20’, salvando su una conclusione a colpo sicuro di Berg (l’attaccante dell’Al-Ain poteva fare meglio). I gialloblù gestiscono il pallone ma faticano a concretizzare. I coreani, quando ripartono in contropiede, sono decisamente pericolosi, anche se si confermano sterili e poco precisi al momento di calciare verso la rete avversaria. Nella ripresa, altra palla gol per gli svedesi con Jo ancora decisivo. La partita si sblocca esattamente al minuto 65. Kim interviene, in area di rigore, in maniera scomposta su Claesson. L’arbitro Aguilar, lascia correre ma, grazie all’intervento del VAR, cambia correttamente opinione: penalty per gli svedesi. Sul dischetto si presenta l’ex genoano Granqvist che non sbaglia. Trovato il gol del vantaggio, la compagine del tecnico Andersson prova a chiudere i conti. Diverse le potenziali occasioni da gol per gli svedesi, nessuna sfruttata a dovere. La mancanza di un finalizzatore di qualità si fa sentire (il pensiero va a Ibrahimovic, rimasto a casa). Nel finale, la Corea del Sud prova il tutto per tutto. La Svezia arretra eccessivamente e rischia grosso nel recupero quando i coreani vanno ad un passo dal clamoroso pareggio: colpo di testa di Hwang che, da favorevole posizione, non inquadra la porta. Finisce con la gioia degli svedesi che non vincevamo “alla prima” di una Coppa del Mondo da 60 anni (Mondiale 1958, 3-0 ai danni del Messico). La compagine del CT Andersson non brilla ma, come abbiamo avuto modo di sperimentare sulla nostra pelle, è quadrata e tremendamente solida. Sabato, per la seconda giornata del Gruppo F, è in programma un succulento Svezia-Germania.
fonte:corrieredellosport