Mondiale finito per kalinic -Dalic lo caccia dal ritiro
Nikola Kalinic 30 anni ERA ALLA SUA PRIMA PARTECIPAZIONE AD UNA COPPA DEL MONDO: CON LA NAZIONALE HA PARTECIPATO AGLI EUROPEI DEL 2016: due presenze e un gol
42 PRESENZE E 15 RETI CON LA CROAZIA
Una stagione iniziata con un certificato medico che doveva portarlo lontano dalla Fiorentina e finalmente al Milan, la squadra del suo idolo di sempre, Sheva, è finita con la cacciata da un Mondiale, coperta alla meglio dalla Croazia con la scusa di una malattia, poco diplomatica, per quanto è accaduto qui in Russia. Nikola Kalinic ha perso la più grande occasione della sua carriera, costretto a lasciare il ritiro croato, con tanto di conferenza stampa.
E’ toccato al ct Zlatko Dalic metterci la faccia, pur provando a cambiare registro alla vicenda: «Nikola per tre volte mi ha detto di avere problemi di spasmi alla schiena. E’ successo nell’amichevole contro il Brasile, nella partita qui contro la Nigeria e poi ancora in allenamento. Quindi tre volte con lo stesso problema e questo vuol dire che non posso tenere qui un giocatore che non è in condizione. L’ho mandato a casa per questo». La verità è rivoluzionaria, soprattutto da queste parti: i reali motivi della decisione sono disciplinari. Come i media croati hanno iniziato a sostenere subito dopo la partita contro la Nigeria, durante la quale l’attaccante si è rifiutato di entrare al 40′ della ripresa, in sostituzione di Mandzukic.
PREZZO SALATO. Vedremo se la questione medica servirà nelle prossime ore a permettere alla federazione del presidente Davor Suker di chiedere alla Fifa di poter reintegrare il giocatore “infortunato”. Possibilità remota dato che occorre la certificazione della commissione medica. Eppoi siamo già oltre metà giugno, difficile trovare un sostituto da mondiale. Quindi la Croazia resta in 22 uomini.
PRECEDENTI. Non è la prima volta che accade un episodio di questa natura. Senza andare lontano, e ancora parlando di milanisti, durante Sud Africa 2010 il Ghana di Appiah rimandò a casa anzi tempo Boateng e Muntari, che si erano appiccati in allenamento.
ANNATACCIA. Il fatto è che per Kalinic sono stati mesi sempre più amari, arrivati adesso a questo epilogo davvero incredibile. Del suo arrivo al Milan abbiamo detto, voluto da Montella, non è riuscito mai a scaldare i cuori rossoneri, che lo hanno fischiato spesso, senza che lui riuscisse ad andare oltre i 6 gol in 40 presenze. Prima il rifiuto di entrare in campo a Torino (a novembre) poi l’attrito con Gattuso prima di Chievo quest’anno, con il neo tecnico che lo lascia a casa, in punizione.
Ma niente di paragonabile a quanto accaduto in Russia.
FUTURO INCERTO. Una vicenda che complicherà ulteriormente il suo futuro. Il Milan vorrebbe cederlo, insieme a Bacca, puntando su Cutrone mentre André Silva è bloccato dal valore dell’operazione iniziale. Altro che spasmi, per Kalinic.
fonte:corrieredellosport