Mondiali 2018 Russa -Egitto ore 20 – Golovin il giocatore nel mirino della Juve è pronto al bis
5 Gol Mondiali segnati finora dalla Russia, più di quanti ne ha segnati nelle ultime due edizioni della coppa del Mondo: nel 2002, in Giappone e Corea, ne aveva realizzati quattro in totale, nel 2014 in Brasile, invece, appena due.
0 Vittorie ai Mondiali per l’Egitto che, fino a questo momento, ha giocato cinque gare in una coppa del Mondo, ottenendo due pareggi e tre sconfitte. I Faraoni non hanno mai vinto contro una squadra europea al Mondiale.
Dopo lo show inaugurale contro i sauditi, oggi torna in campo la Russia: l’avversaria, sulla carta, potrebbe creare più problemi dell’Arabia ai padroni di casa, visto che l’Egitto, pur non essendo una superpotenza del calcio planetario, ha migliori armi tecnico-tattiche e giocatori più incisivi rispetto a quelli a disposizione di quelli schierati da Pizzi 5 giorni fa. Certo è che Cherchesov può contare su uno dei crack che hanno più impressionato in questa prima giornata della fase a gironi: stiamo parlando di quell’Aleksandr Golovin che ha marchiato a fuoco la prima partita del Mondiale di Russia 2018.
Prestazione da orgasmo. Il gioiello siberiano, infatti, ha sfoderato una prestazione monstre nel match inaugurale: due assist, un gol su punizione da spellarsi le mani per gli applausi e tanta, tanta qualità. Insomma, ci ha visto lungo la Juventus che, ormai da diverso tempo, segue il giocatore molto da vicino e sta provando ad assicurarselo, a strapparlo al CSKA Mosca, la squadra dove milita, e a portarlo a Torino. Non sarà facile, però: su Golovin c’è forte anche l’Arsenal e la prestazione da autentico fuoriclasse di 5 giorni fa certamente non farà abbassare il prezzo del cartellino del talento ventiduenne di Kaltan. Golovin superstar, dunque, almeno per quanto fatto vedere finora: la curiosità per la sfida di oggi è grande. Chissà se Héctor Cùper, il tecnico argentino che guida i Faraoni, avrà preparato qualcosa di speciale per lui, una gabbia, una marcatura particolare a uomo per evitare che riesca a essere devastante come nel match d’esordio. La risposta l’avremo alle 20 di stasera.
Niente castelli in aria. I russi, che hanno riversato il loro entusiasmo sul Mondiale ma che fino alla prima partita sono stati molto più che freddi, pessimisti e critici nei confronti della nazionale di casa, ora sembrano essere stati travolti da un ottimismo pazzesco, irrefrenabile. Tocca quindi al ct Stanislav Cherchesov fare il pompiere, provare a frenare l’euforia collettiva: «Pensiamo partita dopo partita, se non lo facciamo rischiamo di inciampare. Se iniziamo a sognare a occhi aperti il risveglio sarà molto molto brusco e per nulla piacevole – spiega il ct -. Sappiamo come affrontare l’Egitto, sappiamo che hanno a disposizione un fuoriclasse tremendo, ossia Mohamed Salah che, a quanto leggo e secondo quanto mi riferite, sarà in campo. Ebbene, sappiate che siamo pronti a fermarlo. Anzi, lo fermeremo». Dopo essere messo stato sul gusto dalla prima partita giocata da Golovin, ora il ct gli chiede continuità, vuole dal suo fuoriclasse un clamoroso bis. «Stiamo dando ad Aleksandr la possibilità di mostrare le sue qualità migliori – sottolinea Cherchesov – Ha fatto del suo meglio nella prima partita e speriamo che continui a farlo. Ovviamente i giocatori d’attacco sono quelli che più attirano l’attenzione ma ci sono giocatori importanti anche in difesa. Abbiamo fatto un bel risultato nella prima partita e tutti i giocatori hanno avuto la chance di dimostrare quanto valgono».
Sì, ORA TOCCA A MO Gioca Salah, l’Egitto lo vuole
E venne il giorno tanto atteso, quello del debutto di Mohamed Salah al Mondiale di Russia. Dopo l’assenza forzata nella partita contro l’Uruguay a causa del problema alla spalla destra figlio di un contrasto con Sergio Ramos nella finale di Champions League persa dal Liverpool contro il Real Madrid, il fuoriclasse di Nagrig è finalmente pronto e l’Egitto può tirare un clamoroso sospiro di sollievo. La squadra di Héctor Cúper infatti vale almeno il 30% in più con il bomber del Liverpool al centro del proprio reparto offensivo. Sospiro di sollievo dunque, anche perché l’Egitto non può più permettersi di sbagliare dato che il ko patito nel convulso finale contro l’Uruguay nella partita d’esordio degli africani rischia di condizionare seriamente le speranze di qualificazione dei Faraoni. Il destino dell’Egitto, insomma, calcisticamente parlando è tutto nei piedoni di Mo Salah.
Il post sui social. E quando nella tarda mattinata di ieri l’attaccante ex Fiorentina e Roma ha deciso di esternare il suo pensiero sul proprio account ufficiale di Instagram, in Egitto hanno iniziato a preparare la festa. Salah, per ogni egiziano, è l’idolo. Il suo popolo lo adora, lui ricambia l’affetto impegnandosi anche nel sociale, con opere benefiche come finanziare la costruzione di pozzi in aree disagiate oppure scuole e aule per i bambini meno fortunati. Insomma, Salah in Patria è molto più che un esempio da seguire.
Pretattica Cuper. Quando in conferenza viene posta la domanda diretta a Cùper, ecco che riparte la pretattica del santone di Chabas, Santa Fe: «Salah è in buona forma, ma ha ancora una riserva, voi dite che giocherà sicuramente, io che sono il ct dell’Egitto,uello che alla fine prende le decisioni, vi dico: non è sicuro, vedremo. Io voglio che Mo giochi, per noi è importantissimo, ha molto talento e gioca per la squadra, non per se stesso: questo è tipico dei leader veri e autentici. Questo per me è fondamentale. Nessuno può negare che per noi sia importante». Un Paese intero lo aspetta. Un popolo che la notte di Kiev, lo scorso 26 maggio, s’è accasciato a terra con lui e ha pianto con lui. Avanti, Mo: è finalmente arrivato il tuo momento.
fonte:corrieredellosport