Il principe Harry -Doppietta di Kane l’Inghilterra supera la Tunisia nel recupero
12 Gare senza vittorie ai Mondiali per la Tunisia (4 pareggi e 8 sconfitte)
15 Gol di Kane in 25 partite con la sua Nazionale: 5 nelle ultime 4 gare.
Francamente imbarazzante (e non è più un caso isolato) l’arbitraggio del colombiano Roldan: lui è il suo collega al VAR Ricci (ma non era uno dei più quotati?) si perdono la bellezza di due rigori, entrambi su Kane, placcaggi degni del rugby più che del calcio. Evidenti anche a velocità normale, inammissibili nell’epoca del VAR. Soprattutto dopo il rigore dato alla Tunisia, che ci sta (Walker allarga il braccio senza senso e abbatte F. Ben Youssef) ma è molto, molto meno netto dei due negati agli inglesi.
PATATRAC
Iniziamo dal primo: Sassi abbraccia e poi placca letteralmente Kane senza preoccuparsi mai del pallone, nessun intervento neanche dal VOR (Video Operation Room).
BIS INDIGESTO
Non passa molto e, dato che in area vale tutto, la Tunisia ci riprova: stavolta è Meriah che mette al tappeto sempre Kane e anche stavolta nessuno muove un dito. E dire che Infantino aveva scommesso molto sulla credibilità del VAR…
Dio salvi pure la Regina, ma almeno in questo mese pensi prima ad Harry Kane e magari anche ai corner, che sono stati la forza degli inglesi e l’incubo dei tunisini. Due a uno per l’Inghilterra sulla nazionale nordafricana con una doppietta del bomber del Tottenham, due gol da cannoniere puro, di quelli che in area di rigore prevedono prima di tutti gli altri dove andrà a cadere il pallone. Due gol sugli sviluppi di due calci d’angolo: quando Young e Trippier calciavano dalla bandierina, si spargeva il terrore nell’area tunisina.
La squadra di Southgate ha meritato la vittoria con un primo tempo entusiasmante, pieno di gioco, di corsa, di occasioni (compresa una traversa e un palo), povero solo di gol, appena uno. Ha rischiato di buttare via tutto quando Walker ha regalato il rigore dell’uno a uno alla Tunisia e se l’è vista brutta nella ripresa, quando aveva esaurito le migliori energie. Ma se in mezzo all’area c’è Kane, al 15° gol in 25 partite con la nazionale, tutto può succedere, basta mezzo pallone, come quello che è arrivato sulla sua testa al terzo minuto di recupero. Ne mancava uno solo…
DOMINIO INGLESE. Sembrava tutto facile per l’Inghilterra, padrona assoluta del gioco e del campo fin dai primi minuti. La Tunisia ridotta a una difesa continua e, per difetto dei propri difensori, mai sicura. Due palle-gol sbagliate da Sterling, che continuerà sulla linea dello spreco per tutto il primo tempo, hanno introdotto la rete di Harry Kane. E’ arrivata presto, all’11′, ma era ampiamente prevista e facilmente prevedibile. L’angolo battuto da Young è stato girato di testa da Stones (saltato in piena libertà), respinto da Hassen e rintuzzato in rete da quella faina dell’area di rigore di nome Kane. I corner erano la grande paura della difesa africana, incapace di contrastare le torri britanniche: in quelle occasioni c’erano anche due placcaggi da rigore su Kane.
SCIOCCHEZZA DI WALKER. La Tunisia era stordita, l’Inghilterra non mollava la presa. Pressing asfissiante, attacchi in verticale di Dele Alli e Lingard, recupero palla immediato. In più la nazionale nordafricana era costretta a sostituire il portiere Hassen, uscito in lacrime per un brutto colpo alla spalla. Ma il calcio non ha pietà e se sbagli tutti quei gol, ti punisce. E’ successo quando la Tunisia ha messo fuori la testa per la prima volta: cross da destra, la palla aveva appena lasciato dietro di sé Walker e Fakhredine Ben Youssef quando il difensore inglese ha steso il tunisino con una gomitata senza senso. Rigore, giallo per Walker e pareggio di Sassi.
ANCORA INGHILTERRA. L’1-1 non ha scosso gli inglesi che sono ripartiti all’assalto degli africani e in 5 minuti, dal 39′ al 44′, hanno avuto altre quattro palle-gol, comprese una traversa (di Dele Alli con deviazione di Syam Ben Youssef) e un palo di Lingard. Sprechi davvero esagerati. Più della difesa tunisina erano i moscerini e le zanzare di Volgograd a infastidire Kane e compagni.
SEMPRE KANE, SOLO KANE. Quando nel secondo tempo il ritmo si è abbassato, la Tunisia (aspettando il Senegal, quattro sconfitte su quattro per le squadre africane) ha saputo difendersi con meno affanno. L’Inghilterra aveva speso troppo nel primo tempo, adesso la sua pressione non faceva paura. Southgate ha provato con Rashford (troppi giochini) e poi col gigante Loftus-Cheek, ma la sua fortuna era un’altra, sempre la stessa: il suo centravanti si chiama Kane. Sull’ultimo calcio d’angolo di Trippier, dopo un rimpallo aereo in mezzo all’area, la palla è schizzata dove lui, che in un attimo si era liberato dalla marcatura, la stava aspettando: colpo di testa, due a uno. Kane è già uno dei protagonisti di Russia 2018.
fonte:corrieredellosport