Capri, giallo sul sindaco Di Martino: è stato lui il collaudatore di Villa Settanni. Non poteva farlo
Il sindaco di Capri Giovanni Di Martino, non poteva accettare l’incarico professionale. Questo è quanto emerge dalle indagini anti abusivismo, che hanno messo nel mirino il deposito antisismico sui Faraglioni, sequestrato dalle forze dell’ordine nel dicembre del 2017.
L’inchiesta ha fatto emergere come collaudatore del deposito sismico della suggestiva Villa Settanni, proprio il nome dell’ingegner Di Martino, che paradossalmente è sindaco dal 2014 assumendo ad interim la delega all’Edilizia privata e urbanistica: nel febbraio 2016 il sindaco-tecnico prende l’incarico dal committente.
La tegola giudiziaria arriva sul primo cittadino e ingegnere Di Martino per mezzo della norma, infatti in componenti di giunta comunale, competenti in materia di urbanistica ed edilizia, non possono prendere in carico tali attività professionali, secondo il comma terzo dell’articolo 78 n.267/2000.
Tanti sono gli intrecci che sono dietro a questi lavori, infatti Giovanni Di Martino, fino al 2001 è stato responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Capri alle dipendenze dell’architetto Massimo Stroscio, anch’egli indagato in questo procedimento. Poi il sindaco dal 2002 al 2014, ha esercitato la professione presso lo studio dell’ing. Aprea, direttore dei lavori del manufatto in questione ed anch’egli sotto indagine: resta da capire le modalità del pagamento.