Chelsea spese folli – da Higuain a Pjanic

26 luglio 2018 | 07:41
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Chelsea spese folli – da Higuain a Pjanic

Il mercato è adesso. O mai più. Il Chelsea è già in Italia con Ramadani, nelle prossime ore è attesa a Milano Marina Granovskaia. Morale: capitale della moda e non solo, ora diventa un bel rimbalzo di linea. Cinque nomi, tra entrate e uscite, senza escludere altre piste. In ordine sparso: Higuain, Morata, Rugani, Pjanic e… Antonio Conte. Non chiedeteci di mettere i tasselli in ordine, è praticamente impossibile. Possiamo soltanto aggiungere una cosa essenziale: la Premier è quasi al via, l’11 agosto è dietro l’angolo. Quindi, il blocchetto degli assegni deve essere in bella evidenza: quanti ne stacchiamo? Andiamo nel dettaglio.

Daniele Rugani è il chiodo fisso di Sarri. Non da giorni, piuttosto da settimane. E’ vero che la Juve si è distratta nelle pieghe dello scambio Bonucci-Caldara, ma la somma stanziata per il biondino è davvero considerevole. Parliamo di 55 milioni di euro con relativo ingaggio di 4,5 milioni a stagione, magari trovando il condimento giusto (bonus) per rendere il piatto più appetitoso. La domanda è: ma la Juve può cedere sia Rugani che Caldara? Sinceramente nulla escludiamo, tuttavia comprendiamo i mille quesiti. Ma di sicuro il Chelsea sbarca in Italia per perfezionare l’operazione.

Mira nel mirino. Miralem Pjanic è figlio di un ritornello. Questo: mai Allegri rinuncerebbe a uno come lui, indispensabile per le geometrie a centrocampo. Però… Se la scelta societaria fosse definitiva, avrebbero provveduto all’adeguamento del contratto: attuale ingaggio 4,5, richiesta di un paio di milioni in più a stagione per scacciare qualsiasi strega di mercato. Fino a quando quel passaggio non si consumerà, la Juve resterà alla finestra e in attesa di un’offerta da sballo: abbiamo detto tripla cifra, 100 milioni. Ramadani amoreggia con il Manchester City, ma Guardiola nega, tuttavia non dimentichiamo che è soprattutto l’agente di Miralem e il principale riferimento dei sogni di Abramovic. Quindi, occhio (anche al Barcellona).

Le punte. Gonzalo Higuain e Alvaro Morata sono strettamente collegati. Sul primo c’è un pressing alto di Sarri da almeno quattro-cinque settimane, prima che si insediasse al Chelsea. Il fratello-manager Nicolas è rimasto in stretto contatto con Ramadani e ha dato disponibilità come l’ha data al Milan. Operazione da 60 milioni con ingaggio battezzato da almeno 7,5 milioni a stagione, sconti in vista non ce ne sono. Higuain piace da impazzire a Leonardo, ma l’attuale strategia di Elliott è chiara: in condizioni di normalità, meglio puntare un profilo più giovane. Certo, la prolificità di Higuain non è quella di Morata, lo sanno persino i bambini che non si occupano di calcio. E la Juve sarebbe contenta di incassare con Higuain, a maggior ragione se la linea della proprietà rossonera prevalesse. Ma dobbiamo aspettare ribadendo il concetto: con il Chelsea in azione a Milano può davvero succedere di tutto.

Contenzioso. Conte è il quinto incastro. Lo stesso allenatore che aveva voluto Morata al Chelsea, peccato che il ritorno tecnico non sia stato all’altezza dell’investimento fatto (80 milioni). Il vento di Conte soffia forte su Gattuso, lasciamo perdere rassicurazioni e amenità varie, fanno parte del gioco. Ringhio sa che i risultati sono importanti, ma non sarebbero sufficienti se la fiducia fosse fittizia. E anche qui c’entra il blocchetto degli assegni di Abramovic: la disponibilità di Conte in chiave rossonera è totale, a patto di risolvere il contenzioso sulla penale garantitagli in caso di esonero. E per sbrogliare quella matassa occorrono tempo, pazienza e buona volontà.

fonte:corrieredellosport