Ciarambino: “Asl, servono criteri oggettivi per procedere al reclutamento del personale”
La presidente della Commissione regionale Trasparenza al termine dell’audizione con i dirigenti delle aziende sanitarie campane
“C’è una totale disomogeneità da parte delle Asl campane nelle modalità di reclutamento del personale del servizio sanitario, con una preferenza a indire nuove procedure concorsuali e in assenza di regole e criteri oggettivi e uniformi riguardo allo scorrimento delle graduatorie preesistenti. L’audizione di questa mattina della Commissione speciale Trasparenza e della Commissione Sburocratizzazione conferma le nostre preoccupazioni. Al tavolo erano presenti quasi tutti i rappresentanti delle Asl regionali e delle aziende ospedaliere, oltre ad alcune sigle sindacali e a cittadini che in questi mesi ci hanno inviato segnalazioni in ordine ad anomalie sulle procedure di reclutamento. Gli esiti delle audizioni hanno dato un ulteriore conferma ai nostri timori. Ovvero, che la modalità di scorrimento delle graduatorie viene effettuata in maniera assolutamente discrezionale e in assenza di trasparenza, con tutti i rischi di favoritismi e corruzione che ne derivano”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Trasparenza Valeria Ciarambino.
“Come presidente della Commissione Trasparenza – prosegue Ciarambino – ritengo necessario che si lavori nella direzione di garantire la legalità nelle procedure di reclutamento e prevenire eventuali contenziosi, con ulteriore aggravio di costi per l’ente. Bisogna inoltre procedere alle stabilizzazione dei precari, nel rispetto delle determinazioni della legge Madia, consentire a chi lavora fuori regione di rientrare, attivando la mobilità, ed inoltre effettuare una ricognizione di tutte le graduatorie valide ed efficaci distinte per profili professionali, con evidenza degli idonei disponibili. Bisogna assolutamente rendere trasparenti e conoscibili a livello regionale le graduatorie in corso di validità, anche attraverso la creazione di un’apposita piattaforma Internet. Le Asl, infine, dovranno dotarsi di un regolamento preventivo e chiaro, che fissi i criteri con cui attingere alle graduatorie, rispettando il principio dell’imparzialità del proprio agire”.