Comune di Sanza: Nob. Cav. Attilio De Lisa,commemorazione Carlo Pisacane 2 luglio 2018. Presente il Procuratore Vittorio Russo.
Prefettura di Salerno – Sezione di Comune di Sanza Federazione Provincia di Salerno Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro Vallo della Lucania Salerno – Comune di Sapri-Padula-Castel San Lorenzo – ASL Salerno Presidio Ospedaliero dell’Immacolata di Sapri – IIS Carlo Pisacane Sapri – Ernesto Maria Pisacane.
Infatti si è vista e notata dopo invito anche la presenza e commozione del Nob. Cav. Attilio De Lisa (Padre di Rocco e Vincenzo originario di San Rufo della Diocesi di Teggiano-Policastro facendo riferimento a Mons. Antonio De Luca) designato nel Libro d’Oro della famiglie Nobili e Notabili Italiane in qualità di Referente Provinciale e Presidente Sezione Comune di Sanza Federazione Salerno Associazione Nazionale Combattenti e Reduci con il Presidente Provinciale Prof. Antonio Landi oltre dirigente di ruolo dell’ASL Salerno P.O.-Presidio Ospedaliero dell’Immacolata di Sapri.
Avvenuto alle ore 09.30 di questa mattina presso il Cippo di Pisacane della Spedizione di Sapri, a 161 anni dalla tragica fine dei valorosi Trecento. Commovente celebrazione alla presenza del Procuratore Vittorio Russo (di cui è stata affidata la conclusione come intervento) in onore del grande Patriota Carlo Pisacane di cui è stata deposta una corona di alloro in presenza dopo invito anche del Presidente Nob. Cav. Attilio De Lisa (onorando con fascia identificativa,distintivo identificativo,bandiera tricolore italiana dell’Associazione e foulard) oltre a quella del Parroco don Giuseppe Spinelli (al termine per la benedizione e la preghiera),del socio Sindaco Vittorio Esposito (nel suo discorso, ha ricordato il peso della storia sulla comunità locale per quel che accadde quel 2 luglio del 1857),del Luogotenente Antonio Russo dell’arma-stazione dei carabinieri locale,del socio Vincenzo Manduca Capo della Polizia Municipale (il compito di deporre la corona al cippo insieme al Luogotenente Antonino Russo dei carabinieri),del giornalista Lorenzo Peluso moderatore che ha esposto anche i ringraziamenti a tutti i presenti come onnipresente Sezione Combattenti e Reduci,della Protezione Civile locale,dell’Università Popolare “Sabino Peluso” di Sanza con la presenza della Prof.ssa Rita Giordano e del Presidente Centro Sociale Anziani.
Quindi il Sottoscritto presente con le massime autorità locali (Politiche,Religiose e Armate) ed ha onorato dopo invito da parte dell’Associazione SApieNZA Onlus in collaborazione con l’amministrazione comunale di Sanza di cui arrivano dal Sottoscritto i dovuti ringraziamenti. Nell’occasione è stata aperta alle visite anche la mostra “Firmato Diaz” allestita presso il vicino Centro Cea Salemme di cui il Procuratore Vittorio Russo ha fatto visita apprezzando l’iniziativa,un viaggio nella memoria tra immagini, documenti e cimeli che raccontano storie di uomini e battaglie per onorare i cento anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale.
La “Spigolatrice di Sapri”, la poesia di Luigi Mercantini che grazie alla storiografia ufficiale, contribuì ad infondere all’impresa un alone di misticismo laico teso per fini liberal-monarchici, a futura memoria segnò il fallimento della spedizione. “Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti”. Spesso il popolo di Sanza è stato considerato, a torto, responsabile della fine di quel sogno. In realtà,i responsabili di quel fallimento, e di quella tragedia, che voglio ricordare si consumò nella giornata di ieri nel 1857 alle mura della Certosa a Padula, sono ben altri. Nel maggio del 1857 Mazzini, giunto in segreto a Genova, spinse cinicamente Carlo Pisacane a tentare uno sbarco in Calabria, assicurandogli che, con la sua sola presenza, si sarebbe scatenata la rivoluzione. La spedizione, era nota anche al Garibaldi, che rifiuta di parteciparvi, viene organizzata segretamente dal governo piemontese che mira a far divampare un’insurrezione nelle campagne del sud per sondare la reazione dello Stato delle Due Sicilie ad un’aggressione esterna” ha ricordato Esposito.
Una ricostruzione che ha trovato il favore del Procuratore Russo. “Quel che qui accadde, quella mattina del 2 luglio del 1857, dunque non fu altro che l’epilogo di una storia già scritta e segnata da un fallimento preannunciato. Le teorie politiche così lontane dalla realtà del popolo non sono non erano attecchite, ma anzi causarono sgomento e maggior timore. Dove i rivoluzionari infervorati dai loro stessi discorsi parlavano di repubblica e di rivolte a Napoli, Roma, Genova, Livorno e Reggio Calabria, trovarono gente inerme, che non conosceva neppure i principi fondanti di quel pensiero mazziniano che spinse Pisacane dell’impresa” ha riferito il Procuratore Russo.
Infine dal Presidente Nob. Cav. Attilio De Lisa un caloroso saluto alle Autorità locali insieme al Procuratore Vittorio Russo e ai Soci Sezione Comune di Sanza Federazione Salerno Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.