Condotta fognaria sottomarina Cetara-Vietri sul mare Una breve cronistoria degli eventi

4 luglio 2018 | 12:22
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Condotta fognaria sottomarina Cetara-Vietri sul mare  Una breve cronistoria degli eventi

Il progetto di condotta fognaria sottomarina Cetara-Vietri – avviato sulla carta fin dal 2009 – comincia a prendere forma concreta allorché si profila all’orizzonte la possibilità di convogliare le acque reflue del Comune di Vietri direttamente nell’impianto di depurazione del Comune di Salerno. Si giunge così alla completa dismissione dell’impianto di pre-trattamento delle acque reflue locale, ormai vecchio, obsoleto e del tutto inadeguato a far fronte alle nuove necessità del territorio vietrese.

Dicembre 2012 

Il Comune di Vietri sollecita un incontro aperto a tutti gli Enti interessati per la messa in funzione del depuratore a servizio di Vietri: entro fine gennaio si prevede  di completare gli allacci dei reflui di Vietri al depuratore di Salerno (Cronache del salernitano, 15.12.2012). Nello stesso incontro, avvenuto il 14.12.2012, presenti l’Autorità di Ambito Sele, unitamente ai sindaci di Vietri e di Cetara, al Commissario Liquidatore della SIIS Spa e al Presidente dell’Ausino Spa, viene raccolto ed espresso il parere favorevole sulla proposta del Comune di Cetara, previa specifica valutazione tecnica posta a carico dell’Ausino Spa in sede di progettazione preliminare (dalla Relazione agli atti nel sito della Provincia di Salerno – Trasparenza edall’intervento del consigliere Mario Pagano al Consiglio Comunale del 22 maggio 2018). Il suddetto progetto – riferisceCronache del salernitano– “secondo una prima valutazione è potenzialmente in grado di accogliere anche Cetara e parte del Comune di Cava”.

15 ottobre 2013

La stampa dà notizia di una Conferenza di sindaci della Costa d’Amalfi a Salerno a Palazzo S. Agostino della Provincia, per esaminare alcune remore della Provincia sul progetto. Le conclusioni dell’incontro indicano la propensione ad accelerare i tempi di realizzazione del progetto e a razionalizzare le spese, e i sindaci decidono di adottare la soluzione proposta  dal Comune di Cetara, che “sembra al momento la più economica e sensata”. (Cronache del salernitano, 15.10.2013).

25 settembre 2015 

Ancora una riunione alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente della Regione e di alcuni sindaci della Costa d’Amalfi, che vuole riparare ad anni d’incapacità della classe politica costiera nel realizzare grandi opere pubbliche indispensabili per un territorio che è fra le prime mete turistiche del mondo. (ll Vescovado, 22.09.2015)

12 febbraio 2016

Ulisseonline riporta un’intervista all’allora sindaco Benincasa il quale “conferma che il Comune di Cetara realizzerà una condotta sottomarina che collegherà il loro impianto con il nostro impianto di collettamento, anche se ci sono molte prime donne fra i miei colleghi che voltano  le spalle ai comuni vicini e guardano solo al loro feudo comunale”; e conclude con una lamentela: “Purtroppo nel mare non ci sono confini e quindi Vietri subisce un inquinamento visivo che poi proviene da altri comuni”.

23 febbraio 2018

Il Presidente della Giunta Regionale della Campania dà l’avvio ai lavori di realizzazione della nuova rete fognaria e dell’impianto di depurazione a Cetara, con un’iniziativa  che, sia pur con un chiaro sapore elettoralistico, costituisce un momento decisivo nella storia del progetto. (Positanonews)

24 febbraio 2018

Cronache del salernitano pubblica un articolo dal titolo “Cetara ha finalmente il nuovo impianto, ma Benincasa ricorre al Tar. Litigi in Costiera”. La motivazione del passo non sono esposte nell’articolo, ma cominciano a diventare chiare con la formulazione di una diffida che il sindaco facente funzioni di Vietri indirizza a tutti gli Enti coinvolti nel progetto – dichiara lo stesso sindaco al corrispondente di Repubblica -, “perché non siamo stati mai informati di tale iniziativa e inoltre non si sono verificate le condizioni di compatibilità con l’impianto esistente” (Il Vescovado, 3.4.2018)

 1° aprile 2018

Un comunicato stampa proveniente dal Comune di Vietri riporta che “non poche perplessità suscitano i rischi della scelta tecnica della realizzazione del progetto”, perché “la maggiore      portata di acque miste all’impianto di sollevazione (sic, “sollevamento”, NdR )esistente potrebbe, soprattutto in casi di troppo pieno, provocare (la) fuoriuscita di acque luride(sic, “reflue”, NdR)  sul litorale vietrese con gravi problemi igienico sanitari e ambientali” (Cronache del salernitano , 1.4.2018).

Sembrano, stante la mancata conoscenza del progetto, del tutto gratuite le affermazioni secondo cui “manca la previsione della manutenzione dell’impianto, un fatto di rilevanza primaria nelle vicende in considerazione del rischio probabile collegato al verificarsi di disfunzioni anche a seguito dell’aggravio di carico”. (La Città di Salerno, 1.4.2018). Infatti coloro che avanzano perplessità affermano in documenti resi pubblici che essi hanno preso visione del progetto solo il 14 maggio.

3 maggio 2018

Amministratori e funzionari del Comune di Vietri hanno avuto un incontro con Ausino e Provincia, nel corso del quale l’ing. Vitagliano, Direttore Generale dell’Ausino Spa e l’arch. Cavaliere, Dirigente dell’Area Tecnica Ambiente-Urbanistica   della Provincia di Salerno, hanno fornito chiarimenti sul progetto. In particolare:

– l’ing. Vitagliano avrebbe affermato che “la proposta progettuale in corso di esecuzione, già validata sotto l’aspetto tecnico dall’Ausino, fornisce adeguate garanzie di  funzionalità del sistema di collettamento verso il depuratore di Salerno senza generare rischi di sovraccarico sulle condotte a servizio dell’attuale sistema già in esercizio.”

– L’arch. Cavaliere chiarisce che “non vi è aumento di portata, e che il sistema emergenza dell’impianto di sollevamento ST1 viene gestito mediante la condotta sottomarina e l’ulteriore sfioro dell’eccedenza nel torrente Bonea senza l’apporto dei reflui del comune di Cetara che, mediante la messa a punto di un sistema di controllo remoto, determinerebbe l’interruzione dei reflui provenienti dall’impianto Cetara”. (dichiarazioni rese nel corso del Consiglio Comunale del 22 maggio dal Consigliere Comunale Massimiliano Granozi).

22 maggio 2018

Lo stesso Consiglio Comunale dà risposte decisive alla mancanza di informazioni fornite al Comune di Vietri: il consigliere Mario Pagano afferma che “il Comune di Vietri era a conoscenza dell’idea progettuale che si stava perfezionando e che il Comune di Cetara aveva manifestato la volontà di realizzarlo”; il consigliere Antonio Borrelli crede che “tutte le problematiche sono sorte perché è stato dato poco spazio a questa progettualità negli anni scorsi”.

19 giugno 2018

Assemblea cittadina indetta dal Comitato vietrese per la difesa dei Beni Comuni, nel corso della quale l’ing. Vitagliano e l’arch. Cavaliere hanno ulteriormente chiarito i termini tecnici della questione ed hanno fugato tutti i dubbi e le perplessità avanzate nel corso del dibattito. Un elemento preoccupante emerge dall’intervento dell’ing. Vitagliano quando fa presente che l’Ausino nel caso di superamento dei limiti di tempo indicati per il progetto potrebbe essere passibile di una penale (fra i 60 e i 90 mila €), che comunque sarebbero addebitati ai cittadini di Vietri attraverso la voce Depurazione della fattura per il consumo dell’acqua.

20 giugno 2018

Per comprendere gli sviluppi della situazione occorre fare un passo indietro e tornare al 18 maggio 2018,allorché, nonostante le “perplessità” manifestate dall’Amministrazione Comunale, il dirigente dell’Area Tecnica del Comune di Vietri sul Mare, ing. Marano, sembra dare risposta alla richiesta di autorizzazione da parte della Provincia di Salerno..

Infatti Marano, nella qualità di Responsabile dell’Area Tecnica e rappresentante del Comune di Vietri sul Mare, rilascia un’autorizzazione – prot. n. 6793/2018 n.1/2018 del Registro delle concessioni – diAnticipata Occupazione Aree Demaniali Marittime, ex art. 38 c.d.n.,ampiamente accettata dall’arch. Angelo Cavaliere, rappresentante della Provincia di Salerno, ovvero l’Ente concessionario. Nella concessione sono indicate le coordinate dei punti relativi allo specchio d’acqua di competenza del Comune di Vietri, dove deve essere posizionata la condotta. L’autorizzazione, come si legge nel dispositivo, è propedeutica al rilascio della concessione demaniale marittima, ovviamente al termine dei lavori di posa in opera della condotta sottomarina.

E’ la dimostrazione che per i tecnici delle parti interessate, e dello stesso tecnico del Comune di Vietri, non esistono  pericoli per la salute e l’economia né eventuali rischi tecnici per la portata delle acque miste. I timori sembrerebbero definitivamente scomparsi.

Ma non è così, perché l’ing. Marano, in data 01/06/ 2018 dispone la pubblicazione del provvedimento diAnticipata Occupazione Aree Demaniali Marittimedel 18/05/2018 all’Albo Pretorio del Comune, dando informazione dell’avvenuta pubblicazione agli Enti interessati ed alle ditte esecutrici dei lavori con nota del 04/06/2018.

Nella nota si precisa che l’efficacia del provvedimento diAnticipata Occupazione Aree Demaniali Marittime,è sospeso fino alla decorrenza dei termini di pubblicazione all’Albo, 16 giugno 2018, con la precisazione che nel caso di presentazioni di opposizioni da parte di terzi e/o controinteressati, l’efficacia del provvedimento continuerà ad essere sospeso fino alla definizione totale. Viene applicata una procedura che si riferisce a violazioni nei casi: 1) di autorizzazione subingresso e affidamento, 2) disposizioni sulla concorrenza, 3) indirizzi concessioni demaniali, 4) individuazione porti regionali, 5) indirizzi concessioni demaniali. Nel caso in questione non ricorrono le condizioni per l’applicazione di questa procedura, perché si tratta di un’opera di rilevante interesse pubblico e ambientale, finanziata dalla Regione, con progetto regolarmente approvato. Vengono comunque presentati alcune opposizioni, alcune fuori termine, da parte di concessionari di spiagge, concessionari di stabilimenti balneari, cooperative di piccolo trasporto marittimo, tutti portatori di interessi che sarebbero stati maggiormente favoriti dal disinquinamento delle acque.

L’elenco dei ricorrenti è leggibile per esteso nella determinazione con la quale il 20 giugno il Responsabile del Settore Legale del Comune il quale,avvertita (?) l’Amministrazione,conferisce incarico all’avvocato Lorenzo Lentini di produrre ricorso al T.A.R., perché –  allo scopo di “dare certezza che ogni azione è stata esperita a difesa del comune”, e di “fugare ogni dubbio –   è opportuno ricorrere al T.A.R. Campania e far valere in questa sede le ragioni del comune.” Per addivenire a questa nomina, il già citato Responsabile del settore legale utilizza una relazione inviata al Comune lo stesso giorno 20 giugno a cura dell’ing. Domenico Benincasa, al quale, il giorno precedente 19 giugno, era stato conferito incarico, con determinazione dello stesso Responsabile Affari Legali e del Responsabile dell’area tecnica, “a supporto della procedura afferente tali lavori in considerazione che il Comune non ha avuto per tempo la possibilità di esaminare il progetto relativo all’opera de qua.

Eppure, come richiamato nelle note sopra riportate, il Consiglio Comunale del 22 maggio 2018 aveva ascoltato interventi di consiglieri, che avevano detto l’esatto contrario e deliberato all’unanimità la costituzione di un tavolo tecnico con rappresentati dei Comuni di Vietri e Cetara, dell’Ausino e della Provincia, che non si sarebbe mai formalmente riunito.

27 giugno 2018

Daniele Benincasa, figlio del Sindaco decaduto, dopo aver raccolto 500 firme “contro la condotta fognaria” in un intervista aLa Città di Salernodel 27 giugno 2018, si rammarica“che le forze politiche del territorio, ad eccezione di alcuni esponenti del Pd, non mi sono state vicine”.

Viene proprio voglia di richiamare come spiegazione più corretta della vicenda quanto affermato dal sindaco dell’epoca Franco Benincasa nell’intervista a Ulisseonline sopra richiamata: “Ci sono molte prime donne fra i miei colleghi che voltano le spalle ai Comuni vicini e guardano solo al loro feudo comunale”. 

Ma a noi non interessa esprimere un giudizio sul comportamento dei responsabili della cosa pubblica a Vietri, perché il nostro obiettivo è quello di pervenire in tempi rapidi alla realizzazione di un impianto che potrebbe costituire una premessa decisiva nella soluzione dei problemi del nostro mare. Proprio per questo, chi volesse davvero avere un confronto serio e costruttivo sull’innovativo sistema di depurazione integrata rappresentato dalla condotta fognaria sottomarina Cetara-Vietri, troverà nel nostro Comitato pieno ascolto e degna attenzione.

Comitato vietrese per la difesa dei Beni Comuni,

ed anche a nome di tutti coloro che hanno condiviso le nostre posizioni

Vietri s/m 02 luglio 2018       

comitatovietresebenicomuni@outlook.it

Comitato vietrese per la difesa dei Beni Comuni 

Alfonso Gambardella 

Antonio Luciano          

Giuseppe Schiavone  
Michele Cimino            
Raffaele Dell’Isola       
Umberto Massimino   

Vincenzo Buonomo

– RASSEGNA STAMPA DEL 03.07.2018 

SULLA VICENDA CONDOTTA FOGNARIA SOTTOMARINA –

Stop ai lavori condotta fognaria Vietri-Cetara, Secondo Squizzato: «Non c’è più ragione di aspettare»Scritto da (ranews), martedì 3 luglio 2018

Continua ad essere al centro del dibattito pubblico e politico la condotta fognaria che da Cetara dovrebbe collegarsi a Vietri sul Mare sull’impianto di sollevamento dei reflui, i cui lavori di realizzazione sono al momento fermi a causa della mancata autorizzazione del Sindaco facente funzioni di VietriMarcello Civale. L’ultima iniziativa, in ordine temporale, è stata la raccolta di firme promossa daDaniele Benincasae supportata da 500 cittadini contro il proseguimento dei lavori – si legge nella petizione –«di quella che chiamano condotta sottomarina, ma che non è né più né meno di una fognatura da Cetara a Vietri».In disaccordo il Comitato vietrese per la difesa dei Beni Comuni, che parla di«assurdo ostruzionismo»da parte dell’Amministrazione comunale.

Sulla questione si è espresso ancheSecondo Squizzato, ex sindaco di Cetara, in un comunicato stampa che riportiamo integralmente, in cui ritiene«ingiustificati i dubbi e le ostilità espresse contro la condotta»e fornisce una “Breve storia dell’intervento in fase di realizzazione”. Come aveva già assicurato il responsabile unico del procedimento del Grande progetto di “Risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali nel salernitano”,Angelo Cavaliere, in occasione del dibattito pubblico organizzato dalComitato vietrese per la difesa dei Beni Comunilo scorso 19 maggio, anche Squizzato afferma che«il Comune di Vietri era da tempo a conoscenza dell’intervento e i dubbi espressi agli inizi, nel corso dei primi incontri, erano stati già chiariti».Inoltre, spiega,«con la progettazione esecutiva e gli interventi di miglioramento proposti dalla società che si è aggiudicata l’esecuzione dell’intervento, sono stati ulteriormente ridotte le possibili criticità in sede realizzativa».Pertanto,«dato che a mare non ci sono confini, risolvere la problematica della depurazione è un interesse di tutte le realtà costiere».Segue testo integrale:

Chiarimenti sull’impianto in costruzione

I dubbi e le ostilità che si continuano a manifestare nei confronti dell’intervento di collettamento dei reflui di Cetara all’impianto di Vietri, già collegato a quello comprensoriale di Salerno, a mio avviso non sono più giustificati. Se agli inizi, a causa della mancata conoscenza dei dettagli tecnici e operativi dell’intervento potevano essere maturate delle perplessità, la lettura degli atti tecnici e l’ampia illustrazione degli stessi da parte del progettista dell’AUSINO, ing. Vitagliano e del Responsabile della Provincia di Salerno, arch. Cavaliere, dovrebbero aver fugato ampiamente le preoccupazioni. Il Comune di Vietri era da tempo a conoscenza dell’intervento e i dubbi espressi agli inizi, nel corso dei primi incontri, erano stati già chiariti. Inoltre, con la progettazione esecutiva e gli interventi di miglioramento proposti dalla società che si è aggiudicata l’esecuzione dell’intervento, sono stati ulteriormente ridotte le possibili criticità in sede realizzativa. Faccio riferimento all’uso di sonde per ridurre gli scavi e attività impattanti. Inoltre, non sfugge a nessuno che, poiché a mare non ci sono confini, risolvere la problematica della depurazione è un interesse di tutte le realtà costiere. È giusto chiedere garanzie sul buon funzionamento degli impianti, in particolare sulla questione delle pompe di sollevamento ed altri aspetti, ma una volta ottenute dal gestore dell’impianto le formali rassicurazioni, può apparire poi pretestuoso insistere sulla questione, specie se ciò può comportare ritardi nell’esecuzione dell’intervento.

Breve storia dell’intervento in fase di realizzazione

Nel 2012, con delibera di Giunta Regionale della Campania n. 400 del 31/7/2012 viene approvato il ‘Grande progetto Risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della provincia di Salerno, con uno schema di protocollo d’intesa che affida alla provincia di Salerno i fondi (complessivamente circa 90 milioni di euro) e le procedure per la realizzazione degli interventi. Fra questi è previsto, tra gli altri, un finanziamento di Euro 2.429.327,00 destinato ad un intervento per Cetara.

Dall’esame degli atti si verifica che è stata prevista la realizzazione di un impianto ubicato all’interno di un ampio manufatto che occupa gran parte del secondo spiazzale del molo di sottoflutto del porto di Cetara, un intervento che – da sindaco – feci notare subito non essere conforme alla normativa urbanistica ed ambientale vigente e, pertanto, non realizzabile. D’intesa con il gestore del servizio idrico integrato AUSINO Spa, che dal 2000 era il soggetto a cui il comune aveva trasferito definitivamente il servizio idrico, si punta ad una soluzione alternativa, ritenuta invece fattibile e compatibile con l’importo del finanziamento, che altrimenti sarebbe stato anche insufficiente: si tratta del collettamento dei reflui a mezzo di condotta sottomarina all’impianto di Vietri sul Mare che, nel frattempo era in fase di adeguamento per essere collegato a quello di Salerno.

Si susseguono numerose riunioni ai vari tavoli convocati presso la provincia per dimostrare, attraverso un’accurata progettazione eseguita dall’AUSINO, la validità del progetto. Dopo oltre un anno il progetto viene accolto ed incluso nel comparto n. 6 d’intervento che prevede gli impianti di Maiori-Minori, Tramonti e Cetara.

Nel luglio del 2014 l’amministrazione comunale di Cetara approva il progetto definitivo dell’intervento ed invia tutti gli elaborati all’Amministrazione Provinciale competente per l’espletamento delle procedure per indire la gara di appalto. Trascorrono poi mesi senza avanzamenti delle procedure mentre il comune di Cetara continua a sollecitare l’avvio della gara per la realizzazione dell’intervento. In sostanza si apprenderà poi che in considerazione della scadenza dei fondi (2007-2013) della vecchia programmazione l’intervento sarebbe stato spostato sulla nuova programmazione 2014/2020. Intanto il 2 maggio 2016, unitamente ad altri impianti in costiera amalfitana, viene eseguito il sequestro dell’impianto di pre-trattamento dei reflui urbani di Cetara e quello di altri comuni con nomina del custode giudiziario nella persona del prof. Paolo Massarotti. Da quella data tutti gli interventi sono stati oggetto di una ‘particolare attenzione’ del custode giudiziario nominato dalla procura ed hanno subito una netta accelerazione anche sulla spinta della regione Campania che ha posto la giusta attenzione sulla questione.

https://www.ilvescovado.it/it/sezioni-25/politica-2/stop-ai-lavori-condotta-fognaria-vietri-cetara-se-72437

Condotta sottomarina – L’assessore Giovanni De Simone: “Non vogliamo correre rischi”

Vietri sul Mare Disastro ecologico-ambientale annunciato. Precisazioni dell’Assessore De Simone

Redazione AM

03 luglio 2018

In relazione all’articolo apparso su “LA CITTA’” del 28.6.2018, nella qualità di Assessore al Demanio ed al Turismo del Comune di Vietri Sul Mare, al fine di fare chiarezza sull’intera vicenda, ormai infarcita di imprecisioni, mezze verità e menzogne, mi preme precisare ed evidenziare quanto segue.

Il Grande Progetto, al quale fa riferimento il Sindaco Squizzato, prevedeva la realizzazione di un “depuratore” a Cetara, precisamente sul Porto di Cetara, che è cosa estremamente diversa da quella che si vuole realizzare.

Con un’idea bizzarra, al limite della “incoscienza ambientale”, tale Sindaco, verso la fine del 2012, temendo che il depuratore avesse creato una “puzza” sul porto e per evitare la perdita di spazio sulla banchina e l’attraversamento della cittadina da parte dei Tir per il recupero dei fanghi, diede incarico all’Ausino di predisporre un progetto per il collegamento fognario sottomarino di cui si discute.

L’impianto di sollevamento del Comune di Vietri sul Mare è entrato in funzione nel 2014, per cui giammai si può sostenere che nel 2012 sia stata data l’autorizzazione al collegamento, quando ancora non esisteva alcun progetto in tal senso, se non una semplice e “strana” idea di tutelare il proprio paese a scapito dell’altro confinante. Nessuna conferenza di servizi mi risulta che sia stata mai fatta, anche se devo registrare la correttezza e lealtà del sindaco Squizzato, il quale, a differenza di altri, non ha mai dichiarato che il Comune di Vietri Sul Mare avesse dato le necessarie autorizzazioni e/o che conoscesse il progetto, anche perché, dopo il 2012, nessun atto è stato comunicato a detto Comune, nessun accordo o convenzione è stata mai sottoscritta e nessun atto deliberativo è stato mai fatto.

La riprova di ciò è che nessun funzionario della Provincia ha mai contattato il Comune di Vietri e, mi risulta, che il sindaco Benincasa non conosce nemmeno fisicamente l’arch. Cavaliere, contrariamente a quanto dallo stesso sostenuto.

Non sussiste alcuna “ostilità” alla realizzazione della depurazione delle acque di Cetara, però vi sono soluzioni alternative che possono essere praticate, più funzionali e meno pericolose, che non  interferirebbero con il territorio Vietrese e non creerebbero il pericolo di un “disastro ecologico-ambientale”.

Il ruolo di un amministratore è quello di tutelare il territorio ove agisce e le attività ivi esistenti, per cui appare giusto schierarsi contro qualsiasi iniziativa, da chiunque provenga, che possa mettere in pericolo l’economia turistica e l’immagine della città che si amministra.

Se è vero che “per mare non ci sono confini” è anche vero che “per mare non ci sono taverne” (come diceva qualcuno) e quindi che non c’è alcun “riparo” o “ricovero” in caso di mareggiate, che nella nostra zona raggiungono anche forza 8 , tanto che nel 1987 vi fu il disastro della nave Stabia 1 e che molto spesso il mare raggiunge il centro dell’abitato della frazione Marina.

Nessuno ha mai certificato che la realizzanda condotta, che poi è l’unico esempio in Italia di “fognatura a pressione” sottomarina, possa reggere agli urti delle mareggiate, anche perché 2,7 km della stessa risultano “appoggiati” sul fondale marino, ancorché zavorrati.

Alcuno studio delle correnti marine risulta agli atti ed alcuna certificazione relativa alla capacità dell’impianto di sollevamento vietrese di ricevere anche i reflui di Cetara esiste, anzi tale impianto è insufficiente alle esigenze della sola Vietri, visto che in caso di piogge entra regolarmente in funzione il “troppo pieno” che scarica i reflui a ml. 1250 dalla battigia ed intasa pericolosamente l’intera rete fognaria della frazione Marina, che alla fine scarica laddove è possibile .

Per tale  fatto, qualche anno fa, fu aperta anche un’indagine dalla Magistratura penale, che vide coinvolto anche l’ing. Vitagliano dell’Ausino, relativa al cattivo funzionamento dell’impianto di sollevamento, che, tra l’altro, ha delle rumorosissime e pericolose vibrazione nella stazione centrale nei pressi dell’Hotel La Lucertola, a dimostrazione che la situazione non è pacifica come la si vuole far credere.

Il rispetto istituzionale nei confronti del territorio di un altro Comune e degli abitanti dello stesso imponeva un “protocollo d’intesa” tra il Comune di Cetara e quello di Vietri per, a tutto concedere, concordare il tipo di intervento e stabilire anche i costi di gestione e di manutenzione dell’impianto, mentre attualmente, in ipotesi di cattivo funzionamento e/o di rottura della fognatura o del sollevamento, non si sa chi dovrebbe intervenire.

L’arroganza e la prepotenza con le quali è stata svolta la gara d’appalto e sono iniziati i lavori, senza dire o concordare nulla con nessuno e senza nemmeno ottenere le necessarie autorizzazioni demaniali, non credo che siano tollerabili…!!!

Basti pensare che, contrariamente a quanto viene dichiarato ed alla foto dello stralcio del progetto inserita in testa all’articolo de “La Città”, il progetto esecutivo predisposto dall’impresa appaltatrice prevede la realizzazione di una “vasca di raccolta” di ml 3 x ml. 3 sull’arenile posto alla sinistra idraulica del torrente Bonea, per cui la “puzza”  ed i reflui verrebbero spostati da Cetara a Vietri con il rischio di creare un “disastro ambientale”, allo stato non calcolabile, e con la materiale “distruzione” delle attività esistenti su tale tratto di spiaggia.

La cittadinanza e gli operatori turistici del territorio sono estremamente preoccupati dall’intervento in atto, tanto che sono stati depositati al Comune circa 10 opposizioni ed è stata fatta una petizione con la raccolta di circa 500 firme.

Attualmente, la questione è pendente dinanzi al TAR, per cui si è in attesa della decisione della Giustizia Amministrativa e poi “ai posteri l’ardua sentenza”, evidenziando che ognuno si assumerà le proprie responsabilità anche di carattere morale.

Questa è la reale ricostruzione dei fatti e non ho “timore di smentita”, perché è l’unica VERITA’.